Unione... de che?
Unione... de che?
non è colpa mia se tu scrivi:
Sapendo (visto che con l'ultimo post sembri dire questo) che non è vero...Originariamente Scritto da FreeFlag
In quanto la coalizione si chiamava allora come ora "L'Unione"....
Ti ho risposto inizialmente cercando di farti vedere l'errore....
Se lo hai visto bene....
Cmq fatto sta che le primarie del 2005 erano di COALIZIONE....
Domanda numero uno: Come si chiamava la COALIZIONE al tempo delle primarie 2005 ?
qualuncuno scrive che le primarie del 2005Domanda numero due: Il PD è un Partito o una coalizione ?Originariamente Scritto da FreeFlag
Domanda numero tre: Può un Partito usare per fini propri elenchi che sono della Coalizione ?
È il giallo politico dell'estate: dove sono finiti i famosi elenchi con i nomi dei quattro milioni di elettori che votarono alle primarie dell'Ulivo? Chi avrebbe interesse a occultarli? Chi se ne è impossessato? Ecco le ipotesi più plausibili.
Pista Veltroni
L'elenco è nelle mani di Walter Veltroni, che intende servirsene per lo spettacolare comizio conclusivo della sua campagna. In un luogo fortemente simbolico, la spiaggia Bagni Gaetano di Anzio dove sbarcarono gli americani, in piedi accanto al primo flipper importato in Italia, indossando la giacca di Bob Kennedy, il cappello di Federico Fellini, la borsetta di Simone Weil e le scarpe di Indira Gandhi, Veltroni leggerà uno per uno i quattro milioni di nomi, dandogli del tu e invitandoli personalmente a impegnarsi in politica. La lettura dell'elenco, nelle simulazioni al computer, durerà tre settimane, nel corso delle quali Veltroni sarà alimentato con le flebo. Alle sue spalle saranno proiettate le diapositive della famiglia Kennedy, partendo dal trisavolo Joshua, che impugna il caratteristico fucile a trombone, e senza risparmiare i rami secondari e i parenti d'acquisto, fino a un totale di 3.200 Kennedy, comprese le gemelle siamesi Rosalyn e Evelyn Kennedy, che furono rivali alle primarie del 1878.
Pista comunista
Un gruppo di scrutatori scelti, fedeli alla tradizione del vecchio Pci, avrebbe imparato a memoria i nomi dei quattro milioni di elettori e subito dopo avrebbe ingoiato le schede. Lo scopo dell'operazione è inspiegabile.
Pista dietrologica
L'elenco sarebbe finito nelle mani della Cia, attraverso la massoneria. Gli americani, che stanno cercando di affinare la loro conoscenza delle dinamiche politiche nei paesi mediterranei, vogliono accertare se tra i quattro milioni di elettori ulivisti siano in maggioranza i sunniti o gli sciiti. Hanno anche deciso di rapire, a scopo difensivo, gli elettori di nome Omar (quasi tutti romagnoli), fortemente sospettati di collusione col terrorismo arabo.
Pista artistica
I quattro milioni di schede sono in possesso della transavanguardia romana, che intende realizzare il collage più grande del mondo incollandole sul Colosseo.
Pista Binetti
La leader dei teo-dem avrebbe sequestrato gli elenchi, ritenendo non validi i nominativi mancanti di certificato di battesimo e lettera di presentazione del parroco. La Binetti ora chiede di ammettere alle primarie del partito democratico solo le due schede rimaste valide dopo il suo vaglio: si tratta di un'anziana suora orsolina, che si era recata alle urne per sbaglio (credeva di essere in coda alla posta) e della stessa Binetti, che invece sapeva benissimo che stava andando a votare e ha dato il suo suffragio a don Bosco.
Pista Bersani
Stimatissimo negli ambienti economico-finanziari, il ministro Bersani si sente tagliato fuori dalle primarie ma vorrebbe rendersi ugualmente utile. Avrebbe dunque usato il prezioso indirizzario per spedire a ciascuno degli elettori un piano di investimenti personalizzato, che tiene conto del luogo di residenza, della vocazione economica locale, della professione e perfino del segno zodiacale. Molti degli elettori, dopo avere ricevuto la lettera di Bersani, sostengono di avere migliorato nettamente le proprie condizioni economiche, e dunque voteranno a destra.
Pista Consorte
L'ex presidente di Unipol avrebbe usato l'elenco degli elettori per dare la scalata alla Toyota, spacciando i quattro milioni di nomi per piccoli azionisti. Il piano è venuto alla luce perché una massaia di Bari, simpatizzante di Bertinotti, è stata invitata in Giappone per presiedere il consiglio di amministrazione della Toyota.
Pista commerciale
Gli elenchi sarebbero stati venduti sottobanco ad aziende che hanno forti interessi per il target del partito democratico. Interessate, in particolare, le ditte farmaceutiche specializzate in ansiolitici e calmanti.
(09 agosto 2007)