Risultati da 1 a 3 di 3
  1. #1
    Marcus 22
    Ospite

    Predefinito Un libro che bisogna leggere .

    Start > ebraismo > 2 secoli insieme - Ebrei e russi durante il periodo sovietico (vol. II)

    Autore: Solgenitsin A.
    Pagine: 651

    €30,00
    Legenda:
    Disponibilità
    Contenuto

    Il secondo e ultimo volume di questo importante saggio di Aleksandr Solgenitsin sulle relazioni tra ebrei e russi è dedicato al periodo sovietico dal 1917 al 1972.
    Nei diversi capitoli viene analizzato il ruolo svolto dagli ebrei russi nelle drammatiche vicende del comunismo sovietico, senza trascurare la pagina dolorosa e finora "proibita" della loro partecipazione all'apparato repressivo del Gulag.
    Lanciando uno sguardo severo sui decenni sovietici, Sonja Margolina, una scrittrice ebrea della diaspora, scrive: "Sicuramente la storia degli ebrei è stata, come quella degli altri popoli, non soltanto una storia di persone pie, ma anche di persone che non avevano alcuna coscienza, non soltanto quella di esseri che senza difesa erano condotti a morte, ma anche quella di persone armate che hanno portato la morte.
    In questa storia ci sono pagine che non si possono aprire senza fremere. E sono precisamente quelle pagine che sono state scientemente e sistematicamente occultate nella coscienza degli ebrei".

    Il PRIMO VOLUME di questo notevole studio di Aleksandr Solgenitsin è incentrato sulle relazioni tra ebrei e comunisti prima della rivoluzione bolscevica.

    ALEKSANDR ISAEVIC SOLGENITSIN nasce 111 dicembre 1918 a Kislovodsk. Laureato in matematica, combatte nella seconda guerra mondiale, raggiungendo il grado di capitano di artiglieria.
    Arrestato per alcune critiche a Stalin, inizia una lunga detenzione nei lager sovietici.
    Da questa dolorosa esperienza nasceranno capolavori quali Una giornata di Ivan Denissovic, Divisione cancro, Il primo cerchio, Arcipelago Gulag.
    Espulso dalla Russia nel 1974, raggiunge gli Stati Uniti, dove resta fino al 1994, quando farà ritorno alla sua terra. Nel ciclo di romanzi la ruota rossa dipinge un vasto e tragico affresco dell'esperienza comunista in Russia.
    Nel 1971 gli viene assegnato il premio Nobel per la letteratura. Di recente è stato insignito da Vladimir Putin del prestigioso Premio di Stato, il più importante della Russia, con la motivazione: "Per i risultati eccezionali raggiunti nel campo umanistico ".






  2. #2
    Marcus 22
    Ospite

    Predefinito

    Mi dispiace non è tradotto in italiano
    Judaic Communists
    V.I. Lenin, supreme dictator. Leon Bronstein (Trotsky): supreme commander of the Soviet Red Army. Grigory Apfelbaum (Zinoviev): executive, Soviet Secret Police. Solomon Lozovsky: deputy Soviet foreign minister. Maxim Wallach (Litvinov): Soviet foreign minister. Yuri Andropov: director, Soviet KGB, later supreme dictator of the Soviet Union.
    Jacob Sverdlov: first president of the Soviet Union. Sverdlov ordered the massacre of the Czar's family--women and children--in the town named after Catherine the Great, Yekaterinburg, (renamed Sverdlovsk in 1924 in honor of the murderer).
    Jacob Yurovsky: commander, Soviet Secret Police. Yurovsky led the death squad which carried out Sverdlov's order for the murder of the Czar's family, including the bayoneting to death of the Czar's daughters. The Ipatyev house, where, in the basement, the massacre had occurred, stood intact until 1977, when the local Communist party boss at that time, Boris Yeltsin, ordered it demolished, lest it become a shrine to anti-Jewish sentiment.
    Lazar Moiseyevich Kaganovich (pictured at left): chief mass murderer for Stalin, ordered the deaths of millions and the wholesale destruction of Christian monuments and churches, including the great Cathedral of Christ the Savior. Standing amid the rubble of the cathedral, Kaganovich proclaimed, "Mother Russia is cast down. We have ripped away her skirts." (N.Y. Times, Sept. 26, 1995).
    Mikhail Kaganovich: deputy commissar of heavy industry, supervisor of slave labor, brother of Lazar. Rosa Kaganovich: Stalin's mistress; sister of Lazar. Paulina Zhemchuzina: member of the Central Committee and wife of Soviet Foreign Minister Molotov. Olga Bronstein: officer, Soviet Cheka Secret Police, sister of Trotsky, wife of Kamenev.
    Genrikh Yagoda: chief of Soviet Secret Police, mass murderer extraordinaire. (Jewish poet Romain Rolland, winner of the Nobel Prize, wrote a hymn of praise to Yagoda).
    Matvei Berman and Naftaly Frenkel: founders, the Gulag death camp system.
    Lev Inzhir, commissar for Soviet death camp transit and administration. Boris Berman: executive officer of the Soviet Secret Police and brother of Matvei. K.V. Pauker: chief of operations, Soviet NKVD Secret Police.
    Firin, Rappoport, Kogan, Zhuk: commissars of death camps and slave labor, supervised the mass deaths of laborers during the construction of the White Sea--Baltic Canal.
    M.I. Gay: commander, Soviet Secret Police. Slutsky and Shpiegelglas: commanders, Soviet Secret Police. Isaac Babel: officer, Soviet Secret Police.
    Leiba Lazarevich Feldbin (Aleksandr Orlov): commander, Soviet Red Army; officer, Soviet Secret Police. Feldbin was chief of Soviet Security in the Spanish Civil War. He supervised the massacre of Catholic priests and peasants in Spain.
    Yona Yakir: general, Soviet Red Army, member of the Central Committee. Dimitri Shmidt: general, Soviet Red Army. Yakov ("Yankel") Kreiser: general, Soviet Red Army. Miron Vovsi: general, Soviet Red Army.
    David Dragonsky: general, Soviet Red Army, Hero of the Soviet Union. Grigori Shtern: general, Soviet Red Army. Mikhail Chazkelevich: general, Soviet Red Army. Shimon Kirvoshein: general, Soviet Red Army. Arseni Raskin: deputy-commander, Soviet Red Army. Haim Fomin, commander of Brest-Litovsk, Soviet Red Army. At least one hundred Soviet generals were Jewish (cf. Canadian Jewish News, April 19, 1989).
    :

  3. #3
    Marcus 22
    Ospite

    Predefinito

    Alla caduta del communismo ,migliaia,centinaia di
    mgliaia di ebrei volevano lasciare la Russia per
    Israele. Gli americani avevano perfino minacciato
    la Russia di lasciar partire gli ebrei.
    Il mondo pensava che gli ebrei avevano vissuto
    gli orrori del communismo. Oggi possiamo realizzare
    le ragioni ...
    Non erano vittime ma i torturatori.
    La signora Sonya Margolina ,una ebrea della diaspora, ci spiega il motivo.

    Un altro libro :
    Judaic Communists: The Documentary Record

    by Michael A. Hoffman II

    Copyright 2006. All Rights Reserved
    "The only two non-Jews in the communist conspiracy were Chambers and Hiss...Every other one was a Jew and it raised hell with us."
    Statement of President Richard Nixon in 1971, as recorded at the White House on tape and released by the National Archives in 1999. The reference is to Whittaker Chambers and Alger Hiss. (Sources: N.Y. Times, Oct. 7, 1999 and Newsweek, Oct. 18, 1999, p. 30)
    "It is legitimate to adopt a critical attitude toward the relatively large number of Jews who particularly in the first decade after the Bolshevik revolution collaborated with the Soviet Government in the persecution of other peoples."
    Statement of researcher Michael Mills, an official of the government
    La verità non si puo annegare.......riviene sempre a galla.

 

 

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