La FIAT compra in Cina e gli operai italiani andranno a casa!

[T34]

La differenza fondamentale tra cinesi e giapponesi è che mentre entrambi hanno cominciato copiando i prodotti occidentali i giapponesi li hanno studiati a fondo per migliorarli e successivamente hanno trovato una adeguata collocazione sui mercati internazionali per la qualità raggiunta, i cinesi, invece, copiano e studiano solo il sistema di produrre prodotti similari ma con qualità del tutto scadente ignorando le più semplici norme di etica commerciale

Io c'ero...la qualità di prodotti giap era la stessa dei cinesi odierni, scopiazzature e pure fatte male.

E' famoso l'aneddoto dei krukki che vendettero ai giap due unità navali e la pretesa dei gialli di avere i disegni di costruzione delle stesse unità navali.
Dopo poco tempo, furono varate dai giap due navi che finirono direttamente sott'acqua...
I krukki, avevano consegnato i disegni con il baricentro volutamente spostato...

[furbo]

secondo me i giapponesi sono maghi nel marketing
i livelli di qualita' denunciati per le loro apparecchiature non ne giustificano il prezzo , poi non aguro a nessuno di dovere rivendicare una garanzia con i giapponesi.

[T34]

secondo me i giapponesi sono maghi nel marketing
i livelli di qualita' denunciati per le loro apparecchiature non ne giustificano il prezzo , poi non aguro a nessuno di dovere rivendicare una garanzia con i giapponesi.

Sto lavorando a due commesse, una per Chiyoda e una per Toyo, ti assicuro che generalmente sono penosi.
Grandi pianificatori e produttori di carta riciclata.

[T34]

Ansa :: 10 agosto

Tecnologia: Cina, boom richieste brevetti, +33% nel 2005
Moltiplicati per 8 in 10 anni: 600.000 quelli registrati

(ANSA) - GINEVRA, 10 AGO - La Cina e' al terzo posto dopo Giappone e Usa nella classifica dei brevetti: nel 2005 le richieste sono salite del 33%. Nello spazio di 10 anni ha moltiplicato per otto i brevetti registrati (a quota 600.000) e, nel 2005, ha segnato un incremento del 4,7%. Oltre al dato cinese, lusinghiero e' anche quello della Corea del Sud, che nel 2005 ha richiesto 160.921 brevetti, guadagnando la quarta posizione. Segue, al quinto posto, l'Europa, con 128.713 brevetti.


Buona notizia...adesso saranno loro a preoccuparsi di proteggere i loro brevetti.

[Nelson]

L'eletronica non è mai stata un'industria di massa, prova a dire a Detroit che la Chevrolet chiude le fabbriche perchè delocalizza in Cina, poi ne riparliamo.
Inoltre il tenore di vita tu lo misuri in beni materiali, io lo misuro in qualità della vita, non so se sia cosi migliorata?!
Il processo di delocalizzazione è vantaggioso solo per gli industriali che aumentano i profitti riducendo i costi. I paesi in via di sviluppo vanno aiutato insegnado loro a saper fare le cose non a fare le cose.

Lo hanno fatto. Ovviamente. Si chiama ciclo di vita del prodotto: inizialmente il nuovo prodotto ha un elevato valore aggiunto, perché contiene un elevato livello di nuove tecnologie e quindi garantisce elevati profitti e la possibilità di pagare elevati stipendi. Col tempo le tecnologie che lo caratterizzano diventano accessibili ad altri produttori e si entra nella fase matura del prodotto. Il suo valore aggiunto, e quindi il margine di profitto, calano, ma sono ancora sufficienti ad assicurare la convenienza a produrlo anche a un elevato costo della mano d'opera. Quando il contenuto tecnologico del prodotto non garantisce più margini di profitto accettabili, perché ci sono molti competitori in grado di offrire prodotti analoghi, si entra nella fase declinante del ciclo di vita del prodotto. A quel punto ci sono due possibilità:
1 - cessazione della produzione e spostamento dei capitali e delle risorse su altri beni a maggior valore aggiunto. Questo è ad esempio è quanto fece a suo tempo la Nokia, ma la transizione richiede una flessibilità e capacità di affrontare i costi sociali molto elevate. E' più facile dove esistono forti ed efficaci sistemi di welfare e il personale coinvolto è relativamente poco numeroso.
2 - si delocalizza progressivamente la produzione, o almeno alcune delle sue parti (ad esempio la Boeing ormai produce i pezzi dei suoi aerei in diversi paesi e poi a Seattle si limita ad assemblarli) dove l'abbassamento dei margini di profitto dovuti al minore valore aggiunto del prodotto può essere compensato dal basso costo della mano d'opera e, particolarmente nel caso della Cina, dove la delocalizzazione può assicurare un allargamento del mercato di riferimento del prodotto (nuovi clienti). I capitali così liberati e acquisiti vengono impiegati per l'avvio di un altra produzione, o di fasi della produzione, ad alto valore aggiunto nelle sede originale o comunque nel paese d'origine.

Le tue obiezioni a questa realtà sono ridicole. Avete proposto, tu e ci ti ha dato ragione, che l'Italia sposi il modello economico della Corea del Nord, e neanche ve ne siete accorti!

[roby68]

L'eletronica non è mai stata un'industria di massa, prova a dire a Detroit che la Chevrolet chiude le fabbriche perchè delocalizza in Cina, poi ne riparliamo.
Inoltre il tenore di vita tu lo misuri in beni materiali, io lo misuro in qualità della vita, non so se sia cosi migliorata?!
Il processo di delocalizzazione è vantaggioso solo per gli industriali che aumentano i profitti riducendo i costi. I paesi in via di sviluppo vanno aiutato insegnado loro a saper fare le cose non a fare le cose.

Assolutamente no...si delocalizza perche si abbassano i costi e costi e solo per quello e costi piu bassi vuole dire che piu persone possono comprare i beni..
Adesso nel mercato globalizzato se un azienda non delocalizza se lo prende in quel posto perche i suoi prodotti costerebbero di piu e il mercato cioe NOI vogliamo comprare la cosa migliore che costa meno... Allora saresti d'accordo se ti obbligano a comprare solo la FIAT in Italia, sono cosi di puo fare quello che dici tu impedendo la delocalizzazione e proteggendo il mercato. La Russia lo ha fatto e dopo un tanti anni si sono ritrovati la TRABANT come unica macchina prodotta...

Inoltre parlando di qualita della vita si esporta sempre il lavoro di basso profilo che e molto degradante e delocalizzare vuol dire anche far alzare il livello di professionalita nel proprio paese....ricerca e sviluppo...
puo lascia che sia i cinesi contadini a fare i lavori in catena di montaggio...per loro e un bel lavoro (per i loro standard di vita) per noi e un incubo..

[Hatukase]

Io c'ero...la qualità di prodotti giap era la stessa dei cinesi odierni, scopiazzature e pure fatte male.

E' famoso l'aneddoto dei krukki che vendettero ai giap due unità navali e la pretesa dei gialli di avere i disegni di costruzione delle stesse unità navali.
Dopo poco tempo, furono varate dai giap due navi che finirono direttamente sott'acqua...
I krukki, avevano consegnato i disegni con il baricentro volutamente spostato...

Bah, pensa solo alle macchine fotografriche, Nikon, tanto per citarne usa e vedi. Se poi dai una occhiata alla cantieristica giapponese e la paragoni a quella italiana c'è da divertisti, yacht a parte. E comunque anche il Giaha delocalizzato pesantemente in varie zone dell' Asia.

[T34]

Bah, pensa solo alle macchine fotografriche, Nikon, tanto per citarne usa e vedi. Se poi dai una occhiata alla cantieristica giapponese e la paragoni a quella italiana c'è da divertisti, yacht a parte. E comunque anche il Giaha delocalizzato pesantemente in varie zone dell' Asia.

Ma di cosa parli?
Ma di cosa parli....

Cantieristica quale???

[Scipione]

La Fiat mica è un ente benefico: la logica primaria è quella del profitto, come ben seppe dimostrare questa industria mungendo lo stato quando era in perdita ed incassando fior di quattrini quando era in attivo.

[MEROVINGIO]

la GLOBALIZZAZIONE ha arricchito la CINA e impoverito l' OCCIDENTE

solo 1 scemo potrebbe sostenere il contrario

l'OCCIDENTE deve abbandonare il liberismo e abbracciare il Mercantilismo . xchè 1 paese si arricchisce solo se riesce a esportare + di quello che importa (che è prorpio quello che intelligentemente stanno facendo i cinesi...)