Sanità, Storace è indagato La procura di Roma: corruzione
«I fatti nel 2005, quando era ministro»
http://www.unita.it/view.asp?IDcontent=68087
Indagato per corruzione. Così la Procura di Roma ha recepito una indagine che è stata aperta, nel 2005, dalla Procura di Bari.
Gli atti dell'accusa che riguardano il senatore sono già stati trasmessi, secondo quanto si è appreso, al Tribunale dei ministri.
I fatti risalirebbero, come detto, al 2005 quando l'attuale leader del movimento "la Destra" - ed ex esponente di Alleanza nazionale - era, all'epoca, ministro della Salute e riguarderebbero «una serie di finanziamenti concessi da Storace ad alcuni centri di ricerca».
L'indagine, che riguarda una serie di accertamenti sui finanziamenti concessi, è arrivata a Roma, per competenza, dopo l'invio del fascicolo dai pm di Bari, che avevano svolto i primi accertamenti.
La formalizzazione dell'accusa per il leader de "La destra" è un «atto dovuto», si sottolinea a piazzale Clodio. Lo «stralcio», in cui è coinvolto Storace, è compreso in una vicenda processuale su sanità e appalti, più vasta, e che ha riguardato anche l'ex governatore della Puglia, Raffaele Fitto - per il quale era anche stato chiesto l'arresto - e l'imprenditore Gianpaolo Angelucci. In un altro filone venne tirato in ballo anche monsignor Cosmo Francesco Ruppi, presidente dei vescovi pugliesi, ai quali la giunta regionale di centrodestra aveva erogato finanziamenti per la costruzione di oratori.
La difesa di Storace, assistito dall'avvocato Giosè Bruno Naso, punta essenzialmente sul fatto che le delibere a favore della ricerca medica erano perfettamente in regola. Inoltre gli stessi provvedimenti avevano ricevuto il plauso dell'allora presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi e del premio Nobel Rita Levi Montalcini. Infine quei fondi non furono mai erogati perché la Corte costituzionale, accogliendo un ricorso delle Regioni, revocò lo stesso decreto.