Originariamente Scritto da
SANGRIA
perdona l'OT, ma nella compagine politica attuale, di partigiani ce ne sono ben pochi. Una sinistra un po' salottiera, un po' chiesina, un po' centro sociale, molte anime che traggono origine dalla società degli anni 60 e 70 più che da quella che contribuì a liberare l'Italia tra molte luci e molte ombre nel 1943-44.
Che Il Cavaliere faccia i suoi proclami è ovvio, lo deve fare perché è leader dell'opposizione, lo stile è quello che ha e può o meno piacere ( a me ,personalmente, no) ma è normale. CIrca la politica estera del governo Prodi, ho forti dubbi sulla sua grandezza, una politica estera di basso profilo, che ha avuto un exploit solo per il Libano, senza ad oggi raccoglierne i frutti, visto che nonostante accordi bilaterali tra Siniora e l'ambasciata italiana a Beirut (con l'importante apporto dell'Amm. De Giorgi, comandante dell'operazione LEONTE) i più importanti appalti per la ricostruzione se li è accaparrati la Francia.
Altro segno di debolezza, la faccenda con l'Iran circa la moratoria e la confusione della Farnesina circa l'asse sul quale allinearsi, ROma-Washington, Roma-Bruxelles o Roma-qualcos'altro. Anche la bella figura barbina di Prodi con Putin circa il suo ammonimento (giusto ma intempestivo) relativo alla legalità a rischio in Russia, con il risultato di una secca battuta del premier del Cremlino e la diminuzione delle forniture di Gas per 10 giorni (con conseguente aumento per le famiglie) non è stata una grande mossa politica. Più che altro la politica estera italiana del governo Prodi rispecchia nella sua "schizofrenia" le molte anime della maggioranza che sostiene questo goerno. E' vero, il governo Berlusconi è stato terribile in politica estera (e non solo, dirà qualcuno), ma premesso che essere meno idiota di un idiota totale è ben magra consolazione, la politica estera di berlusconi è almeno stata coerente, con un asse roma-washington (e roma-Mosca per quanto concerne alcuni aspetti); politica estera acritica, raffazzonata, molto in sitle da cumenda della Brianza, ma era chiara (fin troppo, a mio avviso).
Dal punto di vista della politica interna, credo che questo governo abbia alcuni meriti e alcune gravi responsabilità, non è un buon governo, a mio avviso; non è peggio di quello precedente ma nemmeno troppo meglio, ad essere onesti. L'unico vero bene per l'Italia sarebbe l'uscita di scena sia di Berlusconi che di Prodi, alfieri di ben conosciute lobbies italiane ed europee e figli bastardi della prima repubblica, uno come imprenditorucolo corrotto e ammanigliato, l'altro come boiardo d stato raccomandato e colluso con ambienti corrotti (e probabilmente, sopratutto se si bada alla vicenda Ferrovie dello stato del 1993) corrotto egli stesso.