Originariamente Scritto da
mayhem451
Alcuni appunti, da Fascista, all'articolo.
Per prima cosa non mi definisco "nostalgico": il Fascismo fu movimento vitale e rivoluzionario (nasce dalle trincee della Grande Guerra, dall'impresa fiumana, dal Futurismo, dal sindacalismo rivoluzionario di Sorel etc etc) e oggi di quella grandiosa esperienza dobbiamo portare avanti lo Spirito e l'Idea. Gli scenari in fez e camicia nera penso nessuno nel 2000 voglia riproporli.
Anche porre troppo l'accento sull'aspetto "ordine e disciplina" del Ventennio è limitante. E' vero durante il Regime Fascista si poteva dormire con la porta aperta e i treni arrivavano in orario (efficienza pubblica e lotta alla criminalità sono caratteristiche di qualunque Stato serio) ma questo non è che un granello confrontato con il resto dell'opera del Regime:
- la Carta del Lavoro (che istituiva in Italia lo Stato Sociale più avanzato del mondo)
- il superamento del capitalismo attraverso Corporativismo e Socializzazione (senza ridurre alla fame il popolo come nei regimi comunisti)
- il miracolo economico degli anni 30 ed il conseguente azzeramento o quasi del tasso di emigrazione (in costante crescita dal 1880)
- lo sradicamento della Mafia, stretta collaboratrice della repubblichetta antifascista dal '43 ad oggi (
http://it.wikipedia.org/wiki/Cosa_nostra_americana)
- la riforma Gentile della scuola (l'unica seria mai effettuata in Italia),
e si potrebbe continuare ancora per molto.
Tutto questo prendendo in eredità un paese rovinato dal malgoverno liberale e devastato dalla violenza comunista durante il Biennio Rosso.
Quella Italiana durante il Ventennio era una società vitale ed in forte crescita, quella di oggi è in crisi sotto ogni aspetto (sociale, demografico, culturale etc etc).
A differenza di altri regimi/rivoluzioni che hanno avuto bisogno di fare carneficine per arrivare al potere (ovvero tutti quelli liberali e comunisti) il Fascismo potè godere di un consenso popolare così ampio da non dover ricorrere mai a purghe o deportazioni di massa.
Detto questo sentir parlare di "crimini fascisti" da chi poi loda gli stragisti partigiani, le dittature comuniste, le ghigliottine della rivoluzione francese, le atomiche americane o le bombe umanitarie in Iraq/Afghanistan/Jugoslavia mi provoca sempre della grasse risate.
Questa è retorica antifascista della peggior specie, stile AN.
- definire l'esperienza coloniale come "anacronistica" è quantomeno sbagliato visto che quello era il periodo storico di massima diffusione del colonialismo, praticato da tutte le potenze dell'epoca. Contestualizzare è sempre fondamentale se si vuole analizzare seriamente la storia.
Detto questo il colonialismo fascista fu completamente diverso da quello delle potenze capitaliste: fu Imperium e non imperialismo. Costruì strade, case, scuole, ospedali, come prima legge coloniale abolì la schiavitù. Paragonarlo a chi sfruttò e basta mi pare quantomeno ingeneroso
- limitare la politica estera di Mussolini a fedele servitore di Hitler è anch'essa una sciocchezza. Fin quando era possibile il Duce mantenne aperte le relazioni con le potenze democratiche, quando era chiaro cosa volessero (ovvero dopo le ridicole sanzioni della Società delle Nazioni all'Italia per la conquista dell'Etiopia) decise di stringere il Patto con la Germania nazionalsocialista.
Da non dimenticare per quanto riguarda la politica estera fascista anche l'importanza dei rapporti stretti con i paesi Arabi in ottica Mediterranea, tanto che nel 1937 a Mussolini fu conferita come onoreficenza la Spada dell'Islam.
Quanta tristezza che mi viene pensando alla politica estera dei politici attuali....
- la frase sullo "scaricare l'alleato quando la guerra volgeva al peggio" meglio che non la commenti.... Per fortuna Mussolini era Fascista!
A tutti gli antifascisti consiglio di leggere qualche libro di De Felice (storico di sinistra iscritto al PCI) prima di rendersi ridicoli con certi commenti....