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  1. #1
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    Predefinito Domà Nunch: comunicazioni varie

    A tutti gli Insubri.

    Comunichiamo che nella sezione "Ultim Notizzi" del nostro sito www.eldraghbloeu.com è ora possibile leggere una sintesi del fondamentale intervento Econazionalismo: una via politica per l'Insubria tenuto dal nostro Matteo Colaone nel corso della Giornata di studi del 9 settembre 2006 all'Alpe del Cuvignone (VA).

    ECONAZIONALISMO: UNA VIA POLITICA PER L'INSUBRIA.

    In alt la Bissa!
    Iunthanaka
    Conte della Martesana

  2. #2
    Ecogiustiziere Insubre
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    Exclamation Comunicato del Gruppo DOMA' NUNCH: "Giù le mani dalla Pineta di Appiano e Tradate!"

    Comunicato del Gruppo Eco-nazionalista DOMÀ NUNCH

    GIÙ LE MANI DALLA PINETA DI APPIANO E TRADATE!
    GIÒ I MAN DA LA PINERA DE APPIAN E TRADAA!



    Caro amico,

    la Pineta di Appiano e Tradate, con più di 4000 ettari di superficie, è una delle ultime antiche foreste delle colline insubri. Il 13 novembre 2006 si è tenuta l'assemblea dei sindaci del Consorzio del Parco Pineta di Appiano Gentile e Tradate, con la partecipazione del consigliere regionale Gianluca Rinaldin (Forza Italia). Costui si è personalmente interessato al fine di poter presto riaprire la caccia all'interno dell'area protetta. Questo quando, nel febbraio scorso, con delibera n.8/1878, la Giunta Regionale aveva finalmente approvato i confini definitivi del nuovo Parco Naturale all'interno del quale deve valere il divieto di caccia: ma oggi si vogliono rivedere quei confini.

    DOMÀ NUNCH denuncia che lo stralcio di tali terreni dal futuro Parco Naturale per la questione della caccia in realtà servirà a sottrarre dalla tutela ampie porzioni della Pineta, col reale rischio di ripristinare le vecchie politiche clientelari del territorio, la speculazione edilizia e lo sfruttamento immediato come valvola di sfogo per la crescente urbanizzazione del pedemonte insubre. Ora dobbiamo sollevare il problema sui media locali e regionali, altrimenti la questione verrà sepolta nell'indifferenza anche delle forze ambientaliste e di opposizione che operano in Regione!

    Purtroppo e in aggiunta a ciò, le fortissime pressioni politiche da parte dei sindaci e del gestore dell'azienda faunistica rischiano di convincere la VI Commissione Ambiente della Regione Lombardia a dare parere contrario ai confini originali già approvati dalla Giunta!

    Chiediamo il tuo aiuto pregandoti di inviare il testo sotto riportato agli indirizzi indicati (membri della VI Commissione Ambiente del Consiglio Regionale).

    Grazie per il tuo contributo; e non dimenticare di far girare questo comunicato!

    Gruppo eco-nazionalista DOMÀ NUNCH

    www.eldraghbloeu.com

    ___________________________________

    SEGUE TESTO DA COPIARE E INVIARE:

    oggetto: PARCO PINETA DI APPIANO GENTILE E TRADATE


    La Giunta Regionale Lombarda aveva approvato nel febbraio scorso la definizione dei confini del parco naturale della Pineta di Appiano Gentile e Tradate ripristinando purtroppo molte situazioni di carattere clientelare che erano state inserite nella proposta dell'Ente parco.

    Il prossimo passaggio è l'approvazione in Consiglio Regionale con legge istitutiva.

    Pur essendo convinti che molto meglio si poteva fare, ci riteniamo comunque soddisfatti della decisione di Giunta. Abbiamo saputo però che è in atto una forte pressione politica nella VI Commissione Ambiente della Regione al fine di riaprire la caccia nel Parco, modificandone i confini. Riteniamo questa posizione avversa alla decisione di Giunta Regionale, ingiustificata ed inopportuna e in netto contrasto con la maggioranza della popolazione locale, che è contro la caccia.

    Inoltre dovrebbe essere imbarazzante nei confronti di tutti i cittadini la volontà di molti sindaci di agevolare gli interessi di poche persone, i cacciatori, favorendo inoltre l’abbassamento del livello di tutela della Pineta, e la possibilità che essa torni presto vittima della speculazione edilizia e della crescente cementificazione del pedemonte insubre!

    Certi della solidarietà di migliaia di cittadini, vi preghiamo dunque di portare in Consiglio Regionale il PdL n.138 senza modificare i confini indicati nella deliberazione di Giunta.


    NOME COGNOME CITTA'


    Inviare a

    stefano.maullu@consiglio.regione.lombardia.it;
    angelo.giammario@consiglio.regione.lombardia.it;
    mario.agostinelli@consiglio.regione.lombardia.it
    battista.bonfanti@consiglio.regione.lombardia.it;
    marco.cipriano@consiglio.regione.lombardia.it
    giuseppe.civati@consiglio.regione.lombardia.it
    gianfranco.concordati@consiglio.regione.lombardia. it
    sveva.dalmasso@consiglio.regione.lombardia.it;
    giulio.decapitani@consiglio.regione.lombardia.it;
    lorenzo.demartini@consiglio.regione.lombardia.it;
    mariagrazia.fabrizio@consiglio.regione.lombardia.i t
    elisabetta.fatuzzo@consiglio.regione.lombardia.it;
    lucadaniel.ferrazzi@consiglio.regione.lombardia.it;
    silvia.ferretto@consiglio.regione.lombardia.it
    carlo.monguzzi@consiglio.regione.lombardia.it
    enio.moretti@consiglio.regione.lombardia.it;
    domenico.pisani@consiglio.regione.lombardia.it;
    gianmarco.quadrini@consiglio.regione.lombardia.it;
    marcello.raimondi@consiglio.regione.lombardia.it;
    riccardo.sarfatti@consiglio.regione.lombardia.it
    arturo.squassina@consiglio.regione.lombardia.it
    comunisti.italiani@consiglio.regione.lombardia.it
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    Iunthanaka
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  3. #3
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    Iunthanaka
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  4. #4
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    Comunicato del Gruppo Eco-nazionalista Domà Nunch

    CONTINUA LA CAMPAGNA "GIÙ LE MANI DALLA PINETA DI APPIANO E TRADATE!" / "GIÒ I MAN DA LA PINERA DE APPIAN E TRADAA!"

    Mancano pochi giorni alla data del 13 dicembre, quando è prevista la calendarizzazione della discussione riguardo l'approvazione dei confini del Parco Naturale. Le forti pressioni politiche da parte dei sindaci e del gestore dell'azienda faunistica rischiano di convincere la VI Commissione Ambiente della Regione Lombardia a dare parere contrario ai confini originali già approvati dalla Giunta! Fortunamente alcune voci si sono già levate in solidarietà alla nostra campagna: il Comune di Carbonate in data lunedì 27 novembre ha votato all'unanimità un documento a favore del Parco Naturale; nel contempo alcuni Consiglieri Regionali che voteranno in Commissione, fra i quali Giuseppe Civati dell'Unione, hanno già espresso parere favorevole all'istituzione del Parco Naturale, appoggiando la nostra campagna e quella delle associazioni ambientaliste. Gli altri Comuni interessati però ancora tacciono...

    Ricordiamo che il 13 novembre 2006 si è tenuta l'assemblea dei sindaci del Consorzio del Parco Pineta di Appiano Gentile e Tradate, con la partecipazione del consigliere regionale Gianluca Rinaldin (Forza Italia). Costui si è personalmente interessato al fine di poter presto riaprire la caccia all'interno dell'area protetta. Questo quando, nel febbraio scorso, con delibera n.8/1878, la Giunta Regionale aveva finalmente approvato i confini definitivi del nuovo Parco Naturale all'interno del quale deve valere il divieto di caccia: ma oggi si vogliono rivedere quei confini.

    La nostra campagna continua: DOMÀ NUNCH denuncia per l'ennesima volta che lo stralcio di tali terreni dal futuro Parco Naturale per la questione della caccia in realtà servirà a sottrarre dalla tutela ampie porzioni della Pineta, col reale rischio di ripristinare le vecchie politiche clientelari del territorio, la speculazione edilizia e lo sfruttamento immediato come valvola di sfogo per la crescente urbanizzazione del pedemonte insubre. Centinaia di persone hanno già inviato email di protesta tramite al pagina dedicata sul nostro sito [ www.eldraghbloeu.com/pineta]!


    Gruppo eco-nazionalista DOMÀ NUNCH

    www.eldraghbloeu.com
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  5. #5
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    Exclamation Domà Nunch: COME E' ANDATA A FINIRE LA STORIA DELLA PINETA?

    Come l'è andada a finì la storia de la Pinera?
    COME E’ FINITA LA STORIA DELLA PINETA?


    La Regione Lombardia non si muove…a dispetto delle date, la votazione in merito alla conferma o alla bocciatura dei confini del costituendo Parco Naturale è stata rimandata a Febbraio. Ma la nostra campagna è stata accolta in maniera entusiastica da tanti, e i nostri referenti nella VI Commissione Ambiente regionale hanno confermato che migliaia di email sono arrivate al tavolo dei componenti di ogni colore politico della Commissone stessa.

    Domà Nunch conferma la propria preoccupazione su come si sta trascinando la vicenda: è passato quasi un anno dalla prima approvazione dei confini in Giunta Regionale, e la decisione della Commissione sarà fondamentale per l’approvazione finale. Ricordiamo che se questi confini non saranno approvati, i territori esclusi saranno sottoposti ai molteplici interessi di speculazione privata. Difatti, dopo le dichiarazioni pubbliche del consigliere regionale di Forza Italia Gianluca Rinaldin, che ha promesso ai Sindaci ampi stralci dai confini proposti, solo il Comune di Carbonate, con una delibera consiliare votata all’unanimità, si è ufficialmente espresso a favore della tutela integrale della Pineta, ponendosi quindi a fianco di Domà Nunch e delle associazioni ambientaliste sia contro i favoritismi di carattere privato, che in opposizione rispetto a quei politici amministratori che sommersamente operano per favorirli.

    Politicamente, la vicenda segna ad ogni modo la sconfitta e l’ingessamento del sistema Parchi istituito nel 1983 dalla Regione Lombardia. La Pineta, infatti, è stata Parco Naturale fino al 1996, anno in cui fu rivista negativamente la legislazione regionale. Perché oggi molti amministratori sono contrari alla re-istituzione dello stesso? Forse per motivi a noi sconosciuti che potrebbero agevolare eventuali insediamenti abitativi residenziali anche nelle aree forestali? Forse perché nel 2007 le Amministrazioni, dopo aver consumato in maniera scellerata e in soli 20 anni buona parte del proprio territorio comunale, si sentono ora autorizzate a prevedere nuove espansioni negli ultimi spazi vitali residui?

    E ancora: qual è la validità degli Enti Parco se essi sono solo il prodotto della lottizzazione di remunerate sedie da parte dei partiti? Perché i Parchi da noi sono stati sempre sentiti dalla popolazione come un disagio, una limitazione, una fonte di guadagno, un bacino di verde da conservare solo in vista per future cementificazioni o ancora un modo come un altro per sedersi a un Consiglio di Amministrazione? Se lo chiedono anche i volontari delle Guardie Ecologiche che hanno iniziato la loro protesta limitando al minimo la collaborazione con l’Ente Parco Pineta il quale, invece di salvaguardare l’area che gestisce, si è rivelato succube delle pressioni dei politici e dei sindaci.

    Domà Nunch rende noto che in caso di ulteriori rischi per il futuro naturale dei boschi d’Insubria sarà costretto ad aderire a forme di protesta ancora più forti in coordinamento con le associazioni e la popolazione locale.

    http://www.eldraghbloeu.com

  6. #6
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    Citazione Originariamente Scritto da Domà Nunch Visualizza Messaggio
    Come l'è andada a finì la storia de la Pinera?
    COME E’ FINITA LA STORIA DELLA PINETA?


    regionale di Forza Italia Gianluca Rinaldin, che ha promesso ai Sindaci ampi stralci dai confini proposti, solo il Comune di Carbonate, con una delibera .

    http://www.eldraghbloeu.com

    ....guarda caso ci sono sempre in mezzo quando c'è da costruire !

  7. #7
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    10 marzo: PRIMO grande Convegno di DOMA' NUNCH - Basta Cemento!

    DOMA' NUNCH
    Gruppo eco-nazionalista Insubre
    www.eldraghbloeu.com

    organizza il suo primo grande Convegno di una giornata. L'iniziativa parte da uno dei temi cui la nostra associazione è più sensibile, ovvero il rapporto fra Terra e Uomo, portando una proposta innovativa e dagli obiettivi rivoluzionari: la creazione di un forum permanente per la discussione delle emergenze ambientali d'Insubria, oltre la politica dei partiti, per la creazione di una rete nazionale fra tutti quegli individui, gruppi, comitati, associazioni, amministratori che da anni si battono soli e localmente contro lo scempio ambientale e paesaggistico del nostro territorio.
    Questo primo esperimento vede l'adesione e gli interventi di 7 associazioni e del Senatore Giovanni Confalonieri.


    1° Forum sulle emergenze ambientali in Insubria
    Tema: Urbanizzazione, sovrappolamento e ambiente

    Sabato 10 Marzo 2007
    Uboldo (VA) - Auditorium Comunale - ore 10:00 - 18:00


    Programma

    Moderatore: Lorenzo Banfi, (Ass.ne Domà Nunch)

    [Ore 10:00] Apertura dei lavori e presentazione della giornata

    SESSIONE MATTUTINA: le emergenze ambientali del Saronnese, del Seprio e dell’Alto Milanese.

    [Ore 10:20] Intervento dell’Amministrazione del Comune di Uboldo
    [Ore 10:40] Lo stato dell’ambiente di Uboldo e del Saronnese (Gianni Riva, Eco’90)
    [Ore 11:00] Lo svincolo di Uboldo-Saronno Sud (Angela Cattaneo, Comitato “No allo svincolo”)
    [Ore 11:20] Presente e futuro del Bozzente a Nerviano (Sergio Parini, Ass.ne NervianoViva)
    [Ore 11:40] Le acque della Brianza
    [Ore 12:00] Sospensione dei lavori

    SESSIONE POMERIDIANA: Insubria: c’è una speranza per la nostra Terra?

    [Ore 13: 50] Riapertura dei lavori
    [Ore 14:00] Corridoi ecologici, non autostrade. L’esperienza della Valle Olona (Arch. Giorgio De Cesare)
    [Ore 140] Proteggere e tutelare: i Parchi sono ancora utili? (Paolo Pirola, Ass.ne Brianze)
    [Ore 15:00] Hanno rubato l’acqua alle nostre valli! (Marco Giabardo, Movimento Autonomista Valsesiano)
    [Ore 150] Econazionalismo, un nuovo pensiero per l’Insubria (Matteo Colaone, Ass.ne Domà Nunch)
    [Ore 16:00] Ambiente e politica (Giovanni Confalonieri, senatoree membro della Comm.ne Ambiente, Territorio, Beni Ambientali al Senato).
    [Ore 16:45] Dibattito e definizione del prossimo appuntamento
    [Ore 18:00] Chiusura dei lavori



    Motivazioni e presentazione della giornata

    Il territorio dell’Insubria, ovvero quella bio-regione posta fra Alpi e Po, fra Adda e Sesia, è unita - al di là delle frontiere amministrative fra Regioni e Stati - da una storia e popolazioni comuni, ma anche da emergenza ambientali e identitarie ormai giunte a un momento cruciale davanti al quale non è possibile restare indifferenti se si ama la propria terra.

    Lo sviluppo economico degli ultimi 50 anni ha portato uno squilibrio ecologico devastante: l’urbanizzazione selvaggia di buona parte del territorio insubre (in particolare nelle aree di pianura e pedemonte); un’immigrazione continua e mal gestita, che ha portato uno sviluppo demografico fra i più alti del pianeta ed è stato a sua volta causa del consumo di territorio; una politica sventurata della mobilità, che non intende tutt’oggi valutare alternative; la perdita progressiva delle identità locali, che hanno impoverito spiritualmente un popolo dedito al lavoro e al “fare”.

    Gli organizzatori del convegno credono che, nonostante tutto, l’Insubria possa ancora essere all’avanguardia fra le nazioni d’Europa per qualità della vita dei suoi cittadini, ma soprattutto per qualità e valore dell’ambiente, patrimonio sacro. Per far ciò dovrà per prima cosa smarcarsi al più presto da una politica vecchia, levantina, ingenua, pasticciona quando non in malafede, e ricreare le basi di una coscienza diffusa, popolare, condivisa e militante, che vada a riempire il vuoto lasciato da buona parte della politica; è necessario riunire le tante persone che da anni si battono nel loro particolare per una nuova concezione del vivere oggi in Insubria, fondata sull’amore per il proprio ambiente naturale e culturale.

    Prendendo spunto dalle emergenze ambientali che negli ultimi mesi tengono banco nella cronaca del Saronnese e dell’Alto Milanese e partendo da queste come esempi di altre cento emergenze in tutto il nostro territorio, si passerà poi alla seconda parte della giornata, tesa a delineare le possibilità pre-politiche che un movimento di opinione forte del contributo e dell’esperienza di tanti, potrebbe mettere in campo al fine di ribaltare la questione ambientale in Insubria, grazie a concetti come radicamento e riscoperta del legame con la Terra, rinaturalizzazione, riequilibrio demografico, de-urbanizzazione, ovvero continuando con coraggio, ma in maniera organizzata, l’azione quotidiana di denunciare chi ci vuole condurre verso un Terzo Mondo europeo prossimo venturo.

    BASTA CIMENT! DOMA' NUNCH!

  8. #8
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    Exclamation 12 marzo: Serata DOMA' NUNCH "In lotta per la Terra"

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    All'interno della serie di incontri di NervianoViva

    In lotta per la Terra
    L'econazionalismo di Domà Nunch per la tutela dell'ambiente e dell'identità locale

    Lunedì 12 Marzo 2007- ore 21.00
    NERVIANO (MI)

    Sala Civica Pertini c/o Centro Integrato Ex Meccanica
    via Circonvallazione

    Interverranno:
    - Sergio Parini
    - Lorenzo Banfi
    - Matteo Colaone



    “Essere econazionalisti non è aderire ad un'ideologia, a un partito, a un'associazione specifica. Econazionalismo è il ritrovarsi negli aspetti tipici di noi, gente d'Insubria: il buon senso nel quotidiano, la responsabilità delle proprie azioni, un'attenzione specifica per la terra su cui mettiamo i piedi, un sobrio orgoglio per il proprio popolo e la propria storia, l'impossibilità di restare con le mani in mano davanti ai problemi. Econazionalista è chi desidera svegliarsi un bel mattino e rivedere l'Insubria più verde, più equilibrata, più vivibile non solo per l'uomo, ma per tutti i viventi che essa ospita; una terra dove sia normale che qualcuno osi soffermarsi davanti a una roccia, a un corso d'acqua, a un albero isolato, a una nuvola colta a spostarsi lenta nel cielo; una terra sottratta definitivamente alle mani sporche degli speculatori, dei politici ignoranti o interessati, di tutti coloro che ne vedono solo una fonte di guadagno; una terra dove ci si possa opporre all'abbattimento di un bosco "perché noi amiamo quel posto" e ciò sia abbastanza; una terra dove anche noi potremo dire "qui nessuno è straniero", perché chi vivrà nella nuova Insubria sentirà forte l'amore per l'ambiente e per gli uomini e sarà quindi necessariamente una persona integrata, non più uno sradicato, ma un vero figlio e fratello. Per noi tutti gli uomini, animali, piante, terra, aria, elementi naturali d'Insubria costituiscono una rete complessa in delicato equilibrio, non riproducibile perché unica al mondo. Questo insieme costituisce la Nazione, ovvero il luogo dove siamo nati, che è il bene più prezioso perché fonte della nostra stessa vita. Essere nativi non si riferisce né al colore della pelle, né alle proprie origini genetiche. Semplicemente si riferisce all'essere guardiani del tesoro comune della nostra Terra Madre”

  9. #9
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    MARTEDI 27 febbraio: Presidio DOMA' NUNCH a Sarònn (VA)

    MARTEDI 27 febbraio, alle ore 20:15

    Presidio di DOMA' NUNCH a Saronno (VA) fuori dalla Sala Vanelli in Via Santuario (a due passi dalla stazione FNM),

    per dire NO alla Pedemontana e al nuovo svincolo.


    Partecipa anche tu e porta la Bandiera Ducale!

    in alt la Bissa!

    DOMA' NUNCH!

    http://www.eldraghbloeu.com

  10. #10
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