http://www.repubblica.it/2005/b/rubr....html?ref=hpop
Meno tasse per Titti
Buongiorno Direttore,
di ritorno dalle vacanze, leggo (ancora!) i rappresentanti della destra all'opposizione che ripetono: questo governo ha alzato le tasse senza motivo, tutti sono scontenti ecc... Io sono abituato, come penso molti, a far quadrare il bilancio famigliare con la calcolatrice in mano, e non con i proclami. Allora, da parte mia: lavoratore dipendente; reddito lordo 2600; moglie non a carico; 2 figli piccoli; mutuo prima casa. Ovverosia, non mi pare di essere un marziano. Il mio ultimo imponibile annuo è 1000 euro in più rispetto al penultimo; eppure ho pagato circa 700 euro (sempre annui) di irpef in meno. Lavoro in un'azienda nella quale quasi tutti gli altri dipendenti hanno stipendi inferiori al mio, ed hanno avuto, in proporzione, vantaggi ancora più alti. ICI come l'anno scorso. Ho pagato qualche decina di euro in più qua e là (bolli ecc...), ma poca cosa paragonata al vantaggio sull'irpef. Allora? Allora, male la destra perché racconta frottole, e male la sinistra perché a forza di non reagire e di azzuffarsi al suo interno si farà mandare a casa da chi ha fatto peggio di lei. Saluti,
Andrea Roano
Nel 1986, quando Reagan lanciò il grande taglio delle tasse, non capendoci nulla, chiamai il Cpa (contabile) che mi faceva le tasse e gli chiesi che cosa sarebbe cambiato per me, contribuente americano. "Non molto - mi rispose - pagherai soltanto un poco di più". What?!?! Come sarebbe a dire?!?! "Sarebbe a dire che quello che ti danno con la sinistra, te le riprendono con la destra". Ha ragione lei: i conti si fanno sui propri redditi e sulla propria vita, non sui comizi.
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