Lagher nel 2007

[FLenzi]

Un conto è combattere per la libertà (vd ns resistenza) e un conto è uccidere coloro che si ritengono essere pericolosi per il potere appena conquistato in nome di una "lotta per la libertà".

http://www.cubalibera.org/che/cosi%2...apitalismo.htm

Flenzi è vero: fazioso è dir poco.
SEI PROPRIO ACCECATO dall'ideologia comunista che rende i propri assassini degli eroi, a differenza di chi riconosce che gli assassini sono sia in regimi di destra che di sinistra!

Guevara a Cuba per cosa ha combatutto??????
Dopo il 1945 in Italia cosa accadeva ai fascisti?

Uno che dice che Stalin è meglio di Guevara e porta il divieto della falce e martello ma nond ella svastica non è uno attendibile.

[Cittadino (POL)]

Uno che dice che Stalin è meglio di Guevara e porta il divieto della falce e martello ma nond ella svastica non è uno attendibile.

1) mai parlato di stalin in questo thread (io per lo meno): per me sono due assassini quindi come potrei definire uno meglio dell'altro?

2) in altre circostanze (ma anche in questa) ho detto che nazismo e comunismo sono la stessa cosa; tra l'altro tu stesso mi hai tacciato di faziosità perchè ho trascurato il fascismo in questo confronto: dunque lo aggiungo or ora.

3) se concentro i miei sforzi conttro il Comunismo è perchè se da una parte sono ormai assodati i crimini commessi dal nazifascismo, dall'altra c'è chi ancora inneggia e difende il Comunismo che invece ha commesso e commette tuttora altrettanti crimini contro l'umanità!

e tu sei uno dei suoi più strenui difensori

Chi è quello inattendibile quindi?

[FLenzi]

1) mai parlato di stalin in questo thread (io per lo meno): per me sono due assassini quindi come potrei definire uno meglio dell'altro?

2) in altre circostanze (ma anche in questa) ho detto che nazismo e comunismo sono la stessa cosa; tra l'altro tu stesso mi hai tacciato di faziosità perchè ho trascurato il fascismo in questo confronto: dunque lo aggiungo or ora.

3) se concentro i miei sforzi conttro il Comunismo è perchè se da una parte sono ormai assodati i crimini commessi dal nazifascismo, dall'altra c'è chi ancora inneggia e difende il Comunismo che invece ha commesso e commette tuttora altrettanti crimini contro l'umanità!

e tu sei uno dei suoi più strenui difensori

Chi è quello inattendibile quindi?

1) SI mi scusi, l'ha detto l'altro AM kurt113

2) Se si parla di nazismo si parla del NAzismo di Hitler senza ombra di dubbio, se si parla di Fascismo SI parla di Mussolini dire comunismo invece è come dire liberismo (o quel che vuole che rappresenta l'altra parte) ed è sbagliato e fazioso perhè ad esempio se prende il comunismo italiano non ha commesso dittature o crimini.

3) Davvero, lei crede che ci sia qualcuno ancora che inneggia al marxismo, o ad altre dittaure del genere?
Il Fascismo sara' anche assodato, ma personalmente inq uesto momento ho paura dell'americanismo che è peggiore e piu potente di tutti altri regimi sopracitati e il bello è che lo vogliono esportare in tutto il mondo.

[contericci]

Riporto questo recente articolo del corriere della sera al fine di inquadrare nella giusta dimensione il problema delle carceri di guantanamo, cioè un luogo di detenzione in tempo di guerra più penalizzante di altri, ma non certo un lager; spero così di porre fine alle volgari strumentalizzazioni di flenzi e compagnia bella.
"Le celle di Guantanamo sono come delle bare, dove i detenuti sono chiusi in isolamento per 22 ore. Ma certamente sono meglio delle oscure galere nordafricane, dove botte e tortura sono la legge. Con il rischio di sparire definitivamente. Per questo molti prigionieri, presunti terroristi di Al Qaeda, sono arrivati a dire: «Meglio stare nel campo di Guantanamo che finire in quell'inferno». Uno di loro, l'algerino Ahmed Belbacha, si è appellato a una Corte Usa chiedendo di non essere rimandato in patria in quanto teme per la sua sorte. Due tunisini, Abdullah Ben Amor e Lofti Lagha, hanno invece chiesto aiuto a Human Rights Watch, l'organizzazione per i diritti umani. Entrambi, dopo aver scontato 5 anni di detenzione a Guantanamo, sono stati consegnati alle autorità del loro Paese. Che li hanno subito rimessi dentro una prigione, sottoponendoli — accusano — a violenze. Uno di loro ha raccontato di essere stato percosso più volte dalle guardie, che minacciavano di violentare la moglie e la figlia.
Sia Belbacha che i tunisini negano ovviamente qualsiasi legame con il terrorismo. Il primo ha sostenuto di essere scappato in Gran Bretagna nel 1999 perché minacciato da un gruppo integralista. Due anni dopo però si lascia convincere da un amico a recarsi in Pakistan «per ragioni di studio». Una versione — insieme a quella del cercare moglie — data da molti integralisti per giustificare il viaggio a Oriente. Simile la storia dei tunisini, catturati attorno al 2002 in Pakistan.
Il problema dei «ritornati» da Guantanamo rischia di ampliarsi in quanto gli Stati Uniti stanno riducendo il numero di prigionieri (oggi ve ne sono circa 350) rispedendoli a casa. In risposta alle preoccupazioni di
Human Rights Watch, Washington ha affermato che prima di consegnare i detenuti vengono chieste delle garanzie. Ma è evidente che si tratta di una formula ipocrita. Tutti sanno che in Algeria, Tunisia, Marocco, Giordania, Libia — per citarne alcuni — si usa la tortura. Tanto è vero che gli stessi americani hanno inventato il sistema delle «rendition» (consegne speciali): il terrorista viene trasferito in Nord Africa o in Medio Oriente proprio perché lì sanno come farlo parlare.
Il lento programma di riconsegna deciso dal Pentagono si somma alla prossima costruzione di un tribunale ad hoc sull'isola, in aggiunta a quelli esistenti. Le autorità militari intendono processare almeno 80 degli oltre 300 prigionier. I procedimenti giudiziari speciali potrebbero favorire un ridimensionamento del campo."

[Hatukase]

Quanti sono stati i fucilati a Guantanamo? Quanti impiccati senza processo? Glielo dico io: nessuno. Consiglio perciò agli utili idioti sostenitori della causa fondamentalista di dare un'occhiata alle prigioni di Ahamadinejad, di indignarsi in egual misura per gli attentati perpetrati in Iraq dal fondamentalismo sunnita, migliaia di vittime innocenti causate da una ideologia che esalta l'odio e la morte. Consiglio ai servi sciocchi della propaganda antiamericana di stracciarsi le vesti per i linciaggi compiuti dai palestinesi nei confronti dei connazionali accusati di collaborazionismo con Israele. Consiglio di dare un'occhiata anche alle carceri cubane lì a pochi chilometri da Guantanamano, dove giacciono dimenticati dal mondo civile, assieme a topi, sanguisughe e pidocchi, gli oppositori del regime castrista. Ma l'ottusità dell'estrema sinistra antiamericanista, preferisce indignarsi per i prigionieri di guantanamo. Trattati così male da essere tutti belli grassi ed igienicamente perfetti.

Chi ha deciso di dividere il mondo in buoni e cattivi "a prescindere" non è di sinistra. Chi era di sinistra sapeva quel che diceva, si informava, studiava, valutava e poi azzardava una ipotesi. Questi sono solo personaggi disinformati che pensano di poter fare politica solamente ripetendo in continuazione gli stessi slogan. Pensano di essere di sinistra e di dire cosa di sinistra ma in realtà sono solo dei pressapochisti che giocano a fare i grandi, ossia adulti.
Dare degli assassini agli USA e sottacere i crimini commessi in tutti paesi islamici, nonchè dai vari dittatori che appestano il mondo, è un classico esempio di pressapochismo. Ma d' altra parte per studiare ed analizzare i fenomeni politici mondiali ci vuole tempo, capacità di analisi ed una buona dose di intelligenza. Tutte doti alquanto rare.

[FLenzi]

Riporto questo recente articolo del corriere della sera al fine di inquadrare nella giusta dimensione il problema delle carceri di guantanamo, cioè un luogo di detenzione in tempo di guerra più penalizzante di altri, ma non certo un lager; spero così di porre fine alle volgari strumentalizzazioni di flenzi e compagnia bella.
"Le celle di Guantanamo sono come delle bare, dove i detenuti sono chiusi in isolamento per 22 ore. Ma certamente sono meglio delle oscure galere nordafricane, dove botte e tortura sono la legge. Con il rischio di sparire definitivamente. Per questo molti prigionieri, presunti terroristi di Al Qaeda, sono arrivati a dire: «Meglio stare nel campo di Guantanamo che finire in quell'inferno». Uno di loro, l'algerino Ahmed Belbacha, si è appellato a una Corte Usa chiedendo di non essere rimandato in patria in quanto teme per la sua sorte. Due tunisini, Abdullah Ben Amor e Lofti Lagha, hanno invece chiesto aiuto a Human Rights Watch, l'organizzazione per i diritti umani. Entrambi, dopo aver scontato 5 anni di detenzione a Guantanamo, sono stati consegnati alle autorità del loro Paese. Che li hanno subito rimessi dentro una prigione, sottoponendoli — accusano — a violenze. Uno di loro ha raccontato di essere stato percosso più volte dalle guardie, che minacciavano di violentare la moglie e la figlia.
Sia Belbacha che i tunisini negano ovviamente qualsiasi legame con il terrorismo. Il primo ha sostenuto di essere scappato in Gran Bretagna nel 1999 perché minacciato da un gruppo integralista. Due anni dopo però si lascia convincere da un amico a recarsi in Pakistan «per ragioni di studio». Una versione — insieme a quella del cercare moglie — data da molti integralisti per giustificare il viaggio a Oriente. Simile la storia dei tunisini, catturati attorno al 2002 in Pakistan.
Il problema dei «ritornati» da Guantanamo rischia di ampliarsi in quanto gli Stati Uniti stanno riducendo il numero di prigionieri (oggi ve ne sono circa 350) rispedendoli a casa. In risposta alle preoccupazioni di
Human Rights Watch, Washington ha affermato che prima di consegnare i detenuti vengono chieste delle garanzie. Ma è evidente che si tratta di una formula ipocrita. Tutti sanno che in Algeria, Tunisia, Marocco, Giordania, Libia — per citarne alcuni — si usa la tortura. Tanto è vero che gli stessi americani hanno inventato il sistema delle «rendition» (consegne speciali): il terrorista viene trasferito in Nord Africa o in Medio Oriente proprio perché lì sanno come farlo parlare.
Il lento programma di riconsegna deciso dal Pentagono si somma alla prossima costruzione di un tribunale ad hoc sull'isola, in aggiunta a quelli esistenti. Le autorità militari intendono processare almeno 80 degli oltre 300 prigionier. I procedimenti giudiziari speciali potrebbero favorire un ridimensionamento del campo."

Mai letto tante dementate insieme, il bello che epr difendere gli Usa oltre alal cina adesso si ridorre anche alle carceri africane.
Siete ridicoli e patetici.