Mi presento, sono un ragazzo di Nuoro. Fino all'età attuale (22 anni) la mia coscienza di Sardo è sempre rimasta sopita..la mia educazione scolastica italica non favoriva certo questo processo. Da poco tuttavia ho aperto gli occhi sulla mia terra(aperti veramente), ho letto la sua storia, che non mi era mai stata insegnata, sto studiando su nugoresu, che non avevo mai approfondito al di là del semplice parlato con i vecchi di casa. La mia coscienza di sardo si è dunque risvegliata..Se fino a un anno fa sarei morto per il tricolore, simbolo di quella che credevo la mia patria, ora non più! Tuttavia in me c'è una profonda crisi, sono come da titolo "secau in duos cantos", in me c'è una parte italiana che non riesco a cancellare, e quindi ciò non mi permette di aderire al pensiero indipendentista..a tratti quando vedo la mia terra stuprata, mi sale un ira e il mio cuore sardo ruggisce rabbia, ma c'è sempre la parte italiana seppur in minoranza che mi blocca dal prendere decisioni che vadano oltre l'autonomismo..Questo è il frutto dell'imposizione culturale..la creazione di ibridi come me, che lottano tra due "identità" o meglio tra due modi di sentire. Cosa ne pensate?