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  1. #51
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    Citazione Originariamente Scritto da benfy Visualizza Messaggio
    Biofuels: simbolo della trappola demo-energetica

    E’ ormai esploso su tutta la stampa dei paesi industrialmente avanzati e, spesso, anche su quella del Terzo Mondo, il dibattito sui cosiddetti biocarburanti: ora salutati come una grande speranza di sviluppo per i paesi poveri o di liberazione dal ricatto petrolifero islamico per quelli dell’Occidente liberale, ora maledetti come una nuova trappola economica ed ecologica per il mondo intero.

    (...)

    Quello che nessun commento (salvo questi miei interventi su Radio Radicale) osa mai dire è che anche dietro questa rissa furibonda tra fautori e nemici dei biocarburanti sta quella che io chiamo la madre di tutte le tragedie, cioè la sovrapopolazione. E ci sta due volte: anzitutto perché la penuria di energia è già un prodotto della sproporzione tra fabbisogno della popolazione e risorse energetiche; e poi perché la corsa ai biocarburanti accresce la penuria e quindi il prezzo del cibo, vanificando ogni tentativo di ridurre la fame del mondo e lo sterminio per fame di 15 milioni di bambini l’anno. Ma a destra come a sinistra continua la congiura del silenzio sulla questione demografica, mentre la travolgente allegria esplosa tra il conservatore Bush e il progressista Lula ci dice quanto poco le odierne stolte dirigenze politiche si curino della fame nel mondo a parole tanto deprecata e combattuta.

    Ma non voglio finire nel buco nero del pessimismo. Almeno un’eccezione, in mezzo a tanta viltà e stupidità, mi sembra di vederla. Penso alla figura di Massimo Ippolito, lo scienziato d’area radicale che da un lato ha inventato il kite-gen, cioè una nuova potente centrale che può assicurare massicce forniture energetiche senza inquinare l’atmosfera né contendere i terreni al cibo ma, dall’altro, non per questo ha sviluppato deliri di onnipotenza e continua quindi a pensare che la regolazione delle nascite e la riduzione della popolazione mondiale restano comunque indispensabili alla pace ed al benessere dell’umanità oltre che alla sopravvivenza del pianeta.


    http://www.luigidemarchi.it/
    Sottoscrivo in pieno ma aggiungo.
    Se è vero - ed è verissimo - che la sovrappopolazione ed il conseguente esaurimento delle risorse energetiche e alimentari è la prima causa del disastro cui stiamo andando incontro, a quando una presa di posizione politica forte contro quella Chiesa irresponsabile che si chiama ISLAM e che in tutto il mondo incita i suoi adepti a riprodursi come conigli? Altro che opposizione della Chiesa Cattolica alla contraccezione, l'ISLAM è il vero nemico della razionalità e dell'umanità, ma contro di esso tutti zitti.
    E complimenti ai compagni radicali, che per sete di poltrone si sono alleati con una coalizione filo-islamica e responsabile, tra l(altro, della demonizzazione del povero Ippolito 40 anni fa e della conseguente perdita del treno nucleare in Italia, ciò che oggi ci rende schiavi del petrolio - quindi di Ahmadinejad e di Chavez - più di ogni altro Paese in Europa.

    PA

  2. #52
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    Dopo avermi letto tutto il topic, con discussioni più o meno condivisibili, deduco una cosa: ci sta distruggendo il modo per aumentare il PIL.
    Ormai ci hanno inculcato in testa che tutto è dovuto...per parafrasare, si passa sopra il cadavere della propria madre.
    Bisogna fare meno figli, perchè ci sarebbe meno spreco di tutto.
    I fautori dell'aumento di figli, sono quelli a cui interessa molto la spesa, in più, della famiglia, tolti i pseudo credenti di qualunque religione. (x par condicio)

  3. #53
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    Citazione Originariamente Scritto da IlikeUSA Visualizza Messaggio
    non si può parlare genericamente di sovrappopolazione
    la vera sovrappopolazione è quella dei paesi sottosviluppati che non possono sfamare i loro popoli, è lì che si dovrebbe intervenire con una robusta politica di controllo delle nascite
    in Occidente non c'è sovrappopolazione perchè noi sappiamo produrre le risorse per mantenerci
    Ilike,
    penso che abbia ragione Benfy e coloro che la pensano come lui,io fra quelli.
    Poi,a parte la questione del cibo,che può anche essere risolvibile in un altro contesto economico e politico,c'è quella dello spazio e degli enormi assembramenti umani nelle mega città che sono solo fonte di straniazione,delinquenza,invivibilità,disoccupazio ne,disperazione..
    Preferisco un mondo meno affollato,con meno gente in giro che non abbia bisogno di andare in altri paesi a farsi sfruttare o a sfruttare altri disperati che fanno mercimonio dei loro corpi.
    Ognuno a casa sua con la gentile concessione di una visita veloce in altri paesi tanto per sapere cosa succede nel mondo.

  4. #54
    رباني
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    Citazione Originariamente Scritto da Pietro Aretino Visualizza Messaggio
    a quando una presa di posizione politica forte contro quella Chiesa irresponsabile che si chiama ISLAM e che in tutto il mondo incita i suoi adepti a riprodursi come conigli? Altro che opposizione della Chiesa Cattolica alla contraccezione, l'ISLAM è il vero nemico della razionalità e dell'umanità, ma contro di esso tutti zitti.

    PA
    Solito discorso del bar dello Sport.
    Prova a cambiare letture e dedicarti seriamente al problema.
    Qui un piccolo aiuto:

    La società islamica è tutt' altro che immobile. Ancora verso il 1970, il controllo delle nascite era praticamente sconosciuto, l' età al matrimonio delle donne molto bassa, e ben inferiore a 20 anni; il numero medio di figli per donna tra 6 e 7. Poche e limitate le eccezioni. Trent' anni più tardi il quadro è estremamente variegato coesistendo paesi dove nulla è cambiato con paesi non lontani da comportamenti tipici del mondo occidentale. Riassumono questa varietà i tre paesi che assommano più della metà delle popolazioni islamiche: in Indonesia il tragitto verso la bassa natalità è stato pressoché completato (2,6 figli per donna nel 2000); il Bangladesh (uno dei paesi più poveri del mondo) è a metà del guado, mentre in Pakistan il controllo delle nascite ha fatto pochissima strada. Il successo dell' Indonesia si deve, tra l' altro, al sostegno dei leader comunitari e religiosi alle politiche pubbliche di controllo delle nascite. Nel mondo mediterraneo e nel vicino e medio Oriente i mutamenti sono stati notevoli: due dei paesi più popolosi – Turchia e Egitto – hanno moderato la loro riproduttività avvicinandosi rispettivamente a 2,5 e 3 figli per donna. Conviene qui soffermarsi sui casi dell' Iran e del Maghreb, assai illuminanti per ragioni diverse. In Iran il primo programma di pianificazione familiare fu lanciato al tempo dello Shah ma fu cancellato dalla rivoluzione khomeinista che promosse la nuzialità abbassando l' età minima al matrimonio e incentivò le famiglie numerose, particolarmente durante la guerra con l' Iraq. Ma nel 1989 il governo invertì la rotta lanciando un nuovo programma di pianificazione familiare, con l' appoggio delle autorità religiose, il sostegno di numerose organizzazioni, l' aiuto del poderoso sistema dei media. Questa politica venne rafforzata dalla crescente istruzione femminile e dal miglioramento del sistema sanitario. Il cambiamento è stato sorprendente e la fecondità media delle donne iraniane era ancora attorno ai 6,5 figli alla metà degli anni ‘80 è scesa velocemente a 2,1 nel 2001; nel contempo l' età al matrimonio è cresciuta sensibilmente. Questa rivoluzione riproduttiva è avvenuta in tempi strettissimi e nel contesto di una repubblica islamica. Qualcosa di analogo è successo anche nei paesi del Maghreb, ma questa evoluzione desta minor sorpresa del caso iraniano considerato la loro vicinanza al mondo occidentale. La limitazione delle nascite era ancora largamente sconosciuta negli anni' 70, ma si stima che nel 2001 le donne tunisine abbiano raggiunto un indice di fecondità pari a 2 (come l' Italia di 25 anni fa), e che quelle marocchine e algerine siano scese a 2,5 o meno. Più di questa riduzione sorprende però la rapidissima crescita dell' età al matrimonio oggi giunta a 27 28 anni contro i circa 18 anni degli anni ‘50 e ‘60. Nei tre paesi, più le donne sono istruite e più si sposano tardi, segnale indubbio che cultura, autonomia e indipendenza crescono in stretta associazione. L' aumento dell' età al matrimonio, e la forte diffusione della contraccezione nel matrimonio (predominano spirale e sterilizzazione in Tunisia, pillola in Marocco e Algeria), sono stati gli strumenti della rivoluzione demografica. Ma le cause profonde di questa rivoluzione vanno ricercate – secondo gli specialisti del mondo maghrebino – in un indebolimento dell' autorità patriarcale e nel rafforzamento della
    1
    condizione femminile (maggiore istruzione, lavoro più diffuso), negli accresciuti investimenti sui figli. Molti osservatori si spingono oltre e ritengono che i paesi del Maghreb stiano ricalcando, con una generazione di ritardo, le orme delle società del Nord del Mediterraneo. Se la diminuzione della natalità dovesse continuare, come è probabile, tra qualche decennio le popolazioni nordafricane potrebbero sperimentare quei problemi, a noi cosi familiari, legati al processo d' invecchiamento. La diga opposta dall' Islam al controllo delle nascite è fragile e in molti contesti sono i leader religiosi stessi che aiutano ad abbatterla. Trent' anni fa gli anglosassoni protestanti si meravigliavano che i cattolici mediterranei avessero adottato con tanto entusiasmo il controllo delle nascite; non ripetiamo la stessa ingenuità con gli islamici del sud del mondo.
    ------------------
    2
    Fonte

    (Dipartimento di Statistica dell'Universitá di Firenze)

    Si tratta invero di dati giá vecchi, (5 giugno 2002) e non mi sembra che i paesi islamici abbiano cambiato rotta o tendenza.
    Anzi, c'é da credere che questa tendenza continui sopratutto lá dove Stato e Istituzioni Religiose e un benessere sempre piú diffuso, di fatto favoriscono il controllo delle nascite.

  5. #55
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    Citazione Originariamente Scritto da Pietro Aretino Visualizza Messaggio
    e responsabile, tra l(altro, della demonizzazione del povero Ippolito 40 anni fa
    mi spiegheresti il senso di questa frase? l'Ippolito a cui si riferisce De Marchi 40 anni fa era un ragazzo

  6. #56
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    Citazione Originariamente Scritto da JohnPollock Visualizza Messaggio


    Sta quà il problema. Chi sbaglia non sono gli scienziati che fanno naturalmente delle ipotesi prima di presentare serie teorie scientificamente provate. Chi sbaglia sono i pseudo scienziati ecosaputelli e i politici socialisti che sfrtuttano ipotesi ancora da verificare come i cattolici sfruttano Zichici.

    Se il metodo sperimentale non è applicabile basta dire che si sta parlando di ipotesi e non di teorie dimostrate sperimentalmente.
    Una realtà rimane tale anche senza l' avvallo ufficiale della scienza. Il degrado ambientale è un fatto riconducibile all' aumento vertiginoso della popolazione. Forse le risorse basterebbero per nutrirne altri 4 miliardi, ma non credo sia una cosa saggia testare questo dato in modo empirico. Che in Europa siamo in tanti e probabilmente troppi è secondo me un dato facilmente osservabile. Il consumo energetico in continua crescita non è solo riconducibile a sprechi, ma all' incremento della popolazione, idem per le strade intasate, il problema dello smaltimento rifiuti, ecc. Quanti sono i chilometri di litorale italiano ancora in stato pristino? Quante montagne non ancora colonizzate? Una decrescita demografica farebbe secondo me un gran bene, e da noi sarebbe facile: basterebbe lasciare alle cose il loro corso naturale, invece di incitare le persone a figliare, come fossero degli animali da allevamento.

  7. #57
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    Citazione Originariamente Scritto da Patto Visualizza Messaggio
    Una realtà rimane tale anche senza l' avvallo ufficiale della scienza. Il degrado ambientale è un fatto riconducibile all' aumento vertiginoso della popolazione. Forse le risorse basterebbero per nutrirne altri 4 miliardi, ma non credo sia una cosa saggia testare questo dato in modo empirico. Che in Europa siamo in tanti e probabilmente troppi è secondo me un dato facilmente osservabile. Il consumo energetico in continua crescita non è solo riconducibile a sprechi, ma all' incremento della popolazione, idem per le strade intasate, il problema dello smaltimento rifiuti, ecc. Quanti sono i chilometri di litorale italiano ancora in stato pristino? Quante montagne non ancora colonizzate? Una decrescita demografica farebbe secondo me un gran bene, e da noi sarebbe facile: basterebbe lasciare alle cose il loro corso naturale, invece di incitare le persone a figliare, come fossero degli animali da allevamento.
    dopo però pensioni e sanità le paghi tu, con una popolazione di vecchiardi

  8. #58
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    Citazione Originariamente Scritto da IlikeUSA Visualizza Messaggio
    dopo però pensioni e sanità le paghi tu, con una popolazione di vecchiardi
    Me le pago io, certo, in un modo o nell' altro ci si arrangia. Mica pretendo la sovrapopolazione del pianeta solo per avere abbastanza persone che mi mantengano.

  9. #59
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    Citazione Originariamente Scritto da Patto Visualizza Messaggio
    Una decrescita demografica farebbe secondo me un gran bene, e da noi sarebbe facile: basterebbe lasciare alle cose il loro corso naturale, invece di incitare le persone a figliare, come fossero degli animali da allevamento.
    Siamo vicini alla catastrofe con due ultrasessantenni per ogni bambino e ancora c'è chi sollecita una ulteriore riduzione delle nascite In italia:queste proposte potrebbero anche essere intitolate: l'elogio del suicidio di massa

  10. #60
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    Citazione Originariamente Scritto da testadiprazzo Visualizza Messaggio
    La sovrappopolazione c'è da tutte le parti..in Italia non ci sono mai state 60 milioni di persone..e ancora qualcuno continua a dire che siamo in crisi demografica..ed è inutile dire che sono gli immigrati a riprodursi..
    All'atto finale..la gente..immigrata o meno..è sempre troppa..
    ..?
    Che vuol dire mai la gente è troppa ? Nulla, se la frase è decontestualizzata.

    Le terre emerse sono circa 15 miliardi di ha. Dato non modificabile , con qualsivoglia tasso di sviluppo economico ; e comprensivo dell'Antartide, dei deserti di Sahara, Gobi, Kalahari Australia centrale etc.

    In epoca preagricola, quando l'umanità era composta di cacciatori/raccoglitori posti al vertice della catena alimentare, ognuno dei quali per sostenersi doveva predare un Kmq di territorio, l'umanità sarebbe stata già troppa con cento milioni di unità.

    L'agricoltura primitiva ricavava da un ettaro cinque o sei quintali di farro o frumento, potendo quindi sostenere agevolmente una popolazione venti volte superiore. Ma la moderna agricoltura industriale ha decuplicato quelle rese, per cui non c'è scarsità oggettiva di risorse alimentari (c'è, perchè mais ed avena vengono indirizzati a sfamare animali di allevamento per fare gli hamburger, più redditizi dell'alimentazione dei bambini nullatenenti).

    Peraltro, nessuno oserebbe sostenere che la moderna agricoltura industriale rappresenti la massima , invalicabile efficienza alimentare. L'unico limite oggettivo, in materia, è la quantità di Tjoule irrogati annualmente dal Sole sulla Terra, per l'efficenza di conversione (della sintesi clorofilliana) di quei joule in calorie alimentari. Che consentirebbe di sostenere una popolazione di 6.000 miliardi di terrestri (oddio, sarebbe un pianeta un poco noiso, con solo umani ed alghe alimentari in vasche, o cellule solari, o coltivazioni di funghi).

    Fortunatamente, tutto collasserà ben prima di aver la Terra infestata da una popolazione mille volte superiore all'attuale. L'inflazione dei generi di vitto (che fu la causa vera della fine dell'URSS trent'anni fa, ed ora è appena re-iniziata) è una ovvia conseguenza del sistema capitalistico : i prezzi delle derrate schizzano verso l'alto, non perchè il mais sia poco 8anche se le riserve alimentrai del pianeta sono in calo da quindici anni - situazione in cui palrare di biocarburanti è un po' velleitario ) .

    Il prezzo del mais - in U$D o €uri - schizza verso l'alto non perchè il mais sia poco. E' la cartaccia che è troppa. Analogamente, su tutto il pianeta sta lievitando il prezzo della terra agricola. Che - ripeto - più di 15 miliardi di ha non può essere. Gli U$D possono essere milioni, miliardi, trilioni, fantastilioni, a piacer.

 

 
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