Germania - 27.8.2007 Onda xenofoba Dopo gli attacchi razzisti, i socialdemocratici vogliono la messa al bando dell'Npd
Estrema destra alla sbarra. Dopo i feroci attacchi dei giorni scorsi contro immigrati di colore, in Germania si è riacceso con prepotenza il dibattito politico sulla messa al bando del partito neo-nazista Npd. Le aggressioni verificatesi in diverse città tedesche ai danni di un senegalese, un iracheno, un egiziano e sette indiani, questi ultimi picchiati con violenza a Mugeln da una cinquantina di neo-nazisti, hanno suscitato nuova indignazione nell'opinione pubblica tedesca. Al punto che il partito socialdemocratico (Spd), membro della Grosse Koalition di Angela Merkel, ha promesso per bocca del suo presidente, Kurt Beck, una nuova iniziativa legale per mettere fuorilegge la formazione dell'ultra-destra, responsabile, nei giorni scorsi, di aver incitato all'odio razziale con le dichiarazioni grottesche e provocatorie del suo presidente, Udo Voigt. Questi ha proposto il gerarca nazista Rudolf Hess, 'delfino' di Hitler, come candidato al premio Nobel per la pace.
Chi fa la spia... Nonostante il Cancelliere Angela Merkel abbia bollato le aggressioni xenofobe come 'deplorevoli e vergognose' e il commissario Ue alla Giustizia Franco Frattini definito l'estremismo di destra un "cancro da estirpare", la coalizione di governo tedesca fatica a trovare un accordo per attivare di nuovo l'iter per la messa al bando dell'Npd. Sono passati solo quattro anni, infatti, da quando governo e parlamento presentarono una proposta congiunta che vietasse tutte le attività del partito neo-nazista. Un'iniziativa bloccata dalla Corte costituzionale tedesca dopo che si scoprì che le denunce di razzismo o di antisemitismo erano inammissibili, poiché raccolte da alcuni membri del partito che lavoravano come infiltrati dei servizi segreti tedeschi. Saltò fuori che ben 30 dei 200 dirigenti nazionali dell'Npd facevano il doppio gioco. Il fiasco politico-giudiziario non fece altro che aumentare la popolarità e la pubblicità del partito di Udo Voigt.
Il nazismo? Aveva i suoi "lati positivi". Fondato nel 1964 ad Hannover, l'Npd conta due rappresentanti al Bundesrat, il parlamento federale, eletti nei Länder di Sassonia e Meclemburgo-Pomerania Occidentale. La formazione neo-nazista conobbe il suo momento di massima espansione negli anni '60, quando riuscì a far eleggere rappresentanti in 7 degli 11 Länder. Nel 1968, nel Baden-Wuerttemberg, ottenne il 9.8 percento dei voti. L'Npd (acronimo di Partito nazionaldemocratico tedesco) ha come obiettivo la realizzazione della Volksgemeinschaft, ovvero una comunità popolare senza classi, stretta attorno ai valori del nazionalsocialismo. Il serbatoio elettorale del partito proviene dalla ex Ddr e capta il suo consenso tra i giovani tedeschi delusi dal processo di riunificazione. Un sondaggio condotto dall'istituto Forsa su giovani dell'ex Germania Est tra i 14 e i 25 anni ha rivelato che almeno la metà di loro riconosce che il nazionalsocialismo "aveva i suoi lati positivi".
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