PREZZI: CONFCOMMERCIO, DATI SMENTISCONO ALLARMISMI
(ANSA) - ROMA, 30 AGO - "Dati incontrovertibili" relativi
alla variazione dell'indice dei prezzi al consumo "smentiscono
gli allarmismi" sui rincari. Questo il commento dell'Ufficio
studi Confcommercio, che parla di "allarme mediatico".
"L'allarme mediatico - afferma Confcommercio - relativo
all'ipotesi di una recrudescenza inflazionistica, per di più
concentrata su beni di prima necessità come l'alimentare,
appare strumentale e, come sottolineato anche oggi dallo stesso
governo, del tutto ingiustificato". Infatti, prosegue
Confcommercio, la variazione dell'indice generale dei prezzi al
consumo, nelle sue diverse formulazioni ufficiali non lascia
spazio a dubbi: l'inflazione complessiva è abbondantemente al
di sotto del 2% e quella sui prodotti alimentari e le bevande
poco sopra il 2%". Quanto alla "quotazione delle materie prime
cerealicole in euro - prosegue - è cresciuta dal dicembre 2004
al giugno 2007 di oltre il 50% a fronte di un'inflazione al
consumo su pane e cerali del 3,3% nel medesimo periodo". Per
questo, "la distribuzione commerciale, sulla base di questo
semplice ma incontrovertibile dato, non può essere accusata di
avere incrementato i propri margini di profitto, in via di
progressiva e costante riduzione per via dell'accresciuta
concorrenzialità del sistema distributivo italiano. Anche sotto
la spinta del processo di liberalizzazione - conclude l'Ufficio
studi - la presenza di un prezioso pluralismo distributivo è la
principale garanzia dell'impossibilità tecnica della cosiddetta
speculazione". (ANSA).
http://politicaonline.net/forum/showthread.php?t=366061
inflazione all'1,6%, ennesimo boom di prodi e sboom dei bananas come bianconero
c'è una bella differenza tra aumenti di prezzi indotti dal mercato internazionale delle materie prime, cioè quelli che oggi il governo deve fronteggiare, e l'aumento dei prezzi dell'era banana dovuto ad una gigantesca speculazione interna sull'euro partita come palla di neve e diventata valanga grazie all'inerzia complice di silvio&giulietto che chiusero tutti e due gli occhi sull'arricchimento ingiustificato delle "partite iva" ai danni di pensionati e lavoratori.
gran parte di quel blocco di speculatori senza vergogna è oggi in prima fila a strepitare attraverso bossi&brambille varie contro il governo delle tasse ed invocando silvio che gli perpetui il diritto di dichiarare 10K euro all'anno ed ai condoni fiscali
le associazioni consumatori dicono che,sfruttando gli aumenti delle materie prime,molti stanno speculando sul prezzo finale dei beni,così come specularono sul passaggio lira/euro:bisognerebbe solo essere un po' oggettivi per accorgersi che sono situazioni simili ed i governi oggi come allora si stanno comportando nello stesso identico modo
senza contare che l'allarme mediatico banana scatenato per ragioni interne rischia di innescare davvero una reazione a catena (se la Tv comincia a dire che tutto aumenta anche chi non ha ragione di aumentare lo farà ed anche i consumatori si rassegneranno credendo che sia giustificato).
altra perla di avventurismo berlusconiano pur di disarcionare il governo per tornare a privilegiare le sue aziende con l'alibi di forza italia gioca al tanto peggio tanto meglio...
ma quali situazioni simili?
dove erano gli aumenti di materie prime nel 2002 e dove sono oggi i raddoppi di prezzi ??
e dov è la similitudine del sistema mediatico?
oggi (perchè è nell'interesse del padrone) gonfia l'allarmismo sui prezzi.
ieri (perchè era nell'interresse del padrone) negava e minimizzava l'alalrme prezzi.
di simile c'è la scusa per speculare:prima il passaggio lira/euro,ora l'aumento delle materie prime....
il sistema mediatico?forse non ricordi che ogni volta che l'istat usciva con dei dati sull'inflazione veniva citato anche un'altro che diceva che l'inflazione era al 20%(che caso strano nel consiglio d'amministr.aveva addirittura parlamentari di csx e che oggi,caso strano non interviene più)....forse hai dimenticato la campagna mediatica secondo la quale la gente arrivava alla terza settimana ed ora incredibilmente nessuno ne parla...
qui la scusa la sta creando la tv gonfiando un allarme prezzi a partire da aumenti esteri (la situazione è: aumenti limitati causati da fattori oggettivi esteri non colpa del governo-grancassa mediatica su tutto aumenta, allarme- copertura agli speculatori- aumento dei prezzi generalizzato-colpa del governo)
l'altra volta la tv faceva il mestiere contrario: ( aumento ingiustificato dei prezzi- la tv minimizza, i ministri banana straparlano di inflazione percepita non reale- la speculazione dilaga- la tv da la colpa all'euro e a prodi)
invece la campagna mediatica sulla terza settimana (fatta da rai3 contro 5 tv banana) arriva molto dopo ed è un fatto reale, ha successo nonostante il boicottaggio iniziale delle tvbanana (5 su 6) perchè pesca nel drammatico impoverimento del ceto medio e basso salariato e pensionato dopo 2 anni di libertà banana agli speculatori che hanno raddoppiato i prezzi. alla fine le tv banana si rassegnano e ripiegano sull'impoverimento colpa dell'euro e di prodi...
Dell'allarme aumento prodotti agroalimentari ne hanno parlato gia un po di tempo fa anche eminenti quotidiani esteri e riviste di settore. Quindi che siano baggianate proprio non direi.
Tra le altre cose questi aumenti sono rilevati da molte organizzazioni, e quelle che tacciono questi aumenti o fanno finta di nulla sono di norma le associazioni di categorie che, notoriamente, sciorinano percentuali e statistiche al solo scopo di portare acqua al mulino.
Onestamente non ricordo dati, per cui non posso dare riferimenti di alcun tipo. Certo è che sentire che i prodotti agricoli sono aumentati di anche il 50% e che i prodotti industriali di derivazione agricola lo sono solo del 2% a me onestamente suona strano.
Considero tuttavia che molto probabilmente larga parte dei prodotti attualmente in distribuzione è di provenienza magazzino e non credo sia difficile immaginare che il vero e consistente aumento lo si avrà nei mesi a venire.
Detto ciò, per quanto a tutti roda di dover pagare di più certi beni, va detto che il governo (qualsiasi governo) ha le armi spuntate. Non esiste una legge in Italia che dia realmente al governo il potere di calmierare i prezzi. Esistono solo leggi che invocano la turbativa del mercato ma non è facile appiopparle al singolo negoziante anche perchè ogni negoziante si muove su due linee di diritto:
-quella di acquistare la merce che preferisce al prezzo pattuito
-quella di vendere la merce con la ricarica che egli ritiene più opportuna, in relazione al mercato.
E' il mercato che sostanzialmente funge da controllore visto che è palese che se uno ci marcia troppo con la ricarica, l'acquirente preferirà colui che vende a meno. E così via.
Trovo inoltre stupido, quasi puerile, invocare il governo per l'aumento prezzi. E penso sia retaggio di un modo di concepire lo Stato come una specie di tutor con le mani in pasta ovunque e con il potere di fare, modificare e (perchè no?) turbare qualsiasi aspetto della vita economica del Paese. Per fortuna non è così.