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Discussione: STORIA - Rolando Rivi

  1. #1
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    Predefinito STORIA - Rolando Rivi

    Rolando Rivi nacque il 7 gennaio 1931 nella casa detta del Poggiolo a San Valentino, un piccolo borgo vicino a Castellarano in provincia di Reggio Emilia, da Roberto e Albertina Canovi.Il padre di Rolando, Roberto, militante dell’allora gloriosa Azione Cattolica, era anch’egli molto religioso, assiduo alla santa Messa, che frequentava con devozione particolare secondo l’invito del santo Pontefice Pio X.
    Rolando era un bambino sano ed esuberante.
    Proprio questa sua vivacità metteva talvolta in ansia i genitori e la nonna, che meglio di altri ne aveva intuito il temperamento, ed era solita dire: «Rolando, o diventerà un mascalzone o un santo! Non può percorrere una via di mezzo...»

    Quando assisteva alla Messa, il piccolo non perdeva un gesto del sacerdote e seppure molto piccolo cominciò a fare il chierichetto.Don Olinto era un prete vero: passava lunghe ore in preghiera davanti al Santissimo, curava meticolosamente il catechismo dei fanciulli, istruiva i chierichetti per il servizio all’altare e aveva messo su un coro per dare solennità alla liturgia.
    Fu anche attraverso di lui che Rolando imparò ad amare Gesù e a scoprire che abitava, vivo, nel tabernacolo.Rolando fu ammesso a ricevere l’Eucaristia subito, a giugno, perché era tra i fanciulli che si erano preparati meglio e più in fretta.
    Ne provò una grande gioia e il 16 giugno 1938, festa del Corpus Domini, ricevette per la prima volta Gesù.
    Le testimonianze concordano sul fatto che dopo la prima Comunione Rolando era cambiato.
    Pur rimanendo un ragazzo vivace, i familiari notarono in lui una maturazione profonda, che si accentuò dopo aver ricevuto la Cresima, il 24 giugno 1940.

    Entrò nel Seminario di Marola nell'autunno del 1942 e come si usava a quei tempi vestì subito l’abito talare.
    Ne era fiero e fu anche questo amore per l’abito talare a segnare la sua fine...

    Quando nel 1944 i tedeschi occupano il seminario di Marola, tutti i ragazzi dovettero rientrare alle loro case, portando con sé i libri per poter continuare a studiare.
    Rolando continuò a sentirsi seminarista: oltre a studiare, frequentava quotidianamente la Messa e la Comunione, recitava il rosario, pregava, faceva visita al Santissimo Sacramento.
    Nonostante fosse stato consigliato diversamente, non smise mai di portare il suo abito religioso: i genitori, infatti, gli dicevano: «Togliti la veste nera. Non portarla per ora ...».
    Ma Rolando rispondeva: «Ma perché? Che male faccio a portarla? Non ho motivo di togliermela». Gli fecero notare che forse era conveniente farlo in quei momenti, così insicuri.
    Replicò Rolando: «Io studio da prete e la veste è il segno che io sono di Gesù».Un atto d’amore che pagherà con la vita.Il 10 aprile, martedì dopo la domenica in Albis, al mattino presto, il ragazzo era già in chiesa: si celebrava la Messa cantata in onore di san Vincenzo Ferreri e Rolando vi partecipò, suonando l’organo.
    Terminato il rito, prima di uscire, prese accordi con i cantori, per «cantare Messa» anche il giorno seguente.
    Uscito di chiesa, mentre i suoi genitori si recarono a lavorare nei campi, Rolando, con i libri sottobraccio, si diresse come al solito a studiare nel boschetto a pochi passi da casa.
    Indossava, come sempre, la sua talare nera.
    A mezzogiorno i suoi genitori l’attesero invano per pranzo.
    Preoccupati l’andarono a cercare.
    Tra i libri sull’erba trovarono un biglietto: «Non cercatelo. Viene un momento con noi. I partigiani».Venne spogliato della veste talare che li irritava, insultato, percosso con la cinghia sulle gambe e schiaffeggiato.
    Rimase per tre giorni nelle mani dei suoi aguzzini, ascoltando bestemmie contro Cristo, insulti contro la Chiesa e contro il sacerdozio.
    Secondo alcuni testimoni sarebbe stato frustato e avrebbe subito altre indicibili violenze.
    Tra i rapitori pare che qualcuno si commosse, proponendo di lasciarlo andare.
    Ma altri si rifiutarono, minacciando di morte chi aveva fatto la proposta del rilascio.
    Prevalse l’odio per la Chiesa, per il sacerdote, per l’abito che lo rappresenta e che quel ragazzino non si era mai voluto togliere.
    Decisero di ammazzarlo: «Avremo domani un prete in meno».
    Lo portarono, sanguinante, in un bosco presso Piane di Monchio (in provincia di Modena), dove c’era una fossa già scavata.
    Rolando capì che stava per morire, pianse, chiedendo di essere risparmiato.
    Con un calcio lo scaraventarono a terra.
    Allora chiese di pregare un’ultima volta.
    Si inginocchiò, poi due scariche di rivoltella lo fecero rotolare nella buca.
    Venne coperto con poche palate di terra e di foglie secche.
    La veste del «pretino» divenne un pallone da calciare; poi sarà appesa, come trofeo di guerra, sotto il porticato di una casa vicina.
    Era venerdì 13 aprile 1945, ricorrenza del martirio del giovane sant’Ermenegildo (585 dopo Cristo). Rolando aveva quattordici anni e tre mesi.
    Per tre giorni i genitori e don Camellini lo cercarono lungo tutto quel tratto del crinale appenninico, finché alcuni partigiani li indirizzarono a Piane di Monchio.
    Qui incontrarono un capo partigiano comunista, cui chiesero: «Dov’è il seminarista Rivi?»
    Quello rispose: «È stato ucciso qui, l’ho ucciso io, ma sono perfettamente tranquillo».

    E indicò il luogo dove il giovanetto era stato sepolto il giorno prima.
    Don Camellini domandò ancora al partigiano: «Ha sofferto molto?».
    Quello, mostrandogli la sua rivoltella, replicò beffardo: «Con questa non si soffre molto. Non si sbaglia».
    Era la sera di sabato 14 aprile 1945.


    Quando il 25 maggio del 1945 il suo corpo era stato tumulato nel cimitero di San Valentino, le parole del suo parroco, don Olinto Marzocchini, erano state brevi ed intense: «Non bastano le nostre lacrime a piangere Rolando… Ma guardate a Cristo che è la resurrezione e la vita. Lui asciughi le lacrime dai nostri occhi».
    Questa la fede semplice di chi per essa era disposto a dare la vita, di chi in Cristo ci credeva davvero.
    «Era stato lui - è scritto in un libro distribuito in fondo alla chiesa dal "Comitato amici di Rolando Rivi" - a preparare quel trionfo al figlio prediletto, a quel ragazzo aspirante al sacerdozio, caduto innocente sotto il piombo di uomini empi, come i ragazzi e i giovani cattolici martiri in Russia, in Messico e in Spagna, nelle recenti persecuzioni sotto l’odio massonico e comunista».





    Ultima modifica di emv; 02-06-20 alle 14:44 Motivo: Rititolazione a scopo classificazione argomenti

  2. #2
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    Citazione Originariamente Scritto da Celtic Visualizza Messaggio
    Rolando Rivi nacque il 7 gennaio 1931 nella casa detta del Poggiolo a San Valentino, un piccolo borgo vicino a Castellarano in provincia di Reggio Emilia, da Roberto e Albertina Canovi.Il padre di Rolando, Roberto, militante dell’allora gloriosa Azione Cattolica, era anch’egli molto religioso, assiduo alla santa Messa, che frequentava con devozione particolare secondo l’invito del santo Pontefice Pio X.
    Rolando era un bambino sano ed esuberante.
    Proprio questa sua vivacità metteva talvolta in ansia i genitori e la nonna, che meglio di altri ne aveva intuito il temperamento, ed era solita dire: «Rolando, o diventerà un mascalzone o un santo! Non può percorrere una via di mezzo...»

    Quando assisteva alla Messa, il piccolo non perdeva un gesto del sacerdote e seppure molto piccolo cominciò a fare il chierichetto.Don Olinto era un prete vero: passava lunghe ore in preghiera davanti al Santissimo, curava meticolosamente il catechismo dei fanciulli, istruiva i chierichetti per il servizio all’altare e aveva messo su un coro per dare solennità alla liturgia.
    Fu anche attraverso di lui che Rolando imparò ad amare Gesù e a scoprire che abitava, vivo, nel tabernacolo.Rolando fu ammesso a ricevere l’Eucaristia subito, a giugno, perché era tra i fanciulli che si erano preparati meglio e più in fretta.
    Ne provò una grande gioia e il 16 giugno 1938, festa del Corpus Domini, ricevette per la prima volta Gesù.
    Le testimonianze concordano sul fatto che dopo la prima Comunione Rolando era cambiato.
    Pur rimanendo un ragazzo vivace, i familiari notarono in lui una maturazione profonda, che si accentuò dopo aver ricevuto la Cresima, il 24 giugno 1940.

    Entrò nel Seminario di Marola nell'autunno del 1942 e come si usava a quei tempi vestì subito l’abito talare.
    Ne era fiero e fu anche questo amore per l’abito talare a segnare la sua fine...

    Quando nel 1944 i tedeschi occupano il seminario di Marola, tutti i ragazzi dovettero rientrare alle loro case, portando con sé i libri per poter continuare a studiare.
    Rolando continuò a sentirsi seminarista: oltre a studiare, frequentava quotidianamente la Messa e la Comunione, recitava il rosario, pregava, faceva visita al Santissimo Sacramento.
    Nonostante fosse stato consigliato diversamente, non smise mai di portare il suo abito religioso: i genitori, infatti, gli dicevano: «Togliti la veste nera. Non portarla per ora ...».
    Ma Rolando rispondeva: «Ma perché? Che male faccio a portarla? Non ho motivo di togliermela». Gli fecero notare che forse era conveniente farlo in quei momenti, così insicuri.
    Replicò Rolando: «Io studio da prete e la veste è il segno che io sono di Gesù».Un atto d’amore che pagherà con la vita.Il 10 aprile, martedì dopo la domenica in Albis, al mattino presto, il ragazzo era già in chiesa: si celebrava la Messa cantata in onore di san Vincenzo Ferreri e Rolando vi partecipò, suonando l’organo.
    Terminato il rito, prima di uscire, prese accordi con i cantori, per «cantare Messa» anche il giorno seguente.
    Uscito di chiesa, mentre i suoi genitori si recarono a lavorare nei campi, Rolando, con i libri sottobraccio, si diresse come al solito a studiare nel boschetto a pochi passi da casa.
    Indossava, come sempre, la sua talare nera.
    A mezzogiorno i suoi genitori l’attesero invano per pranzo.
    Preoccupati l’andarono a cercare.
    Tra i libri sull’erba trovarono un biglietto: «Non cercatelo. Viene un momento con noi. I partigiani».Venne spogliato della veste talare che li irritava, insultato, percosso con la cinghia sulle gambe e schiaffeggiato.
    Rimase per tre giorni nelle mani dei suoi aguzzini, ascoltando bestemmie contro Cristo, insulti contro la Chiesa e contro il sacerdozio.
    Secondo alcuni testimoni sarebbe stato frustato e avrebbe subito altre indicibili violenze.
    Tra i rapitori pare che qualcuno si commosse, proponendo di lasciarlo andare.
    Ma altri si rifiutarono, minacciando di morte chi aveva fatto la proposta del rilascio.
    Prevalse l’odio per la Chiesa, per il sacerdote, per l’abito che lo rappresenta e che quel ragazzino non si era mai voluto togliere.
    Decisero di ammazzarlo: «Avremo domani un prete in meno».
    Lo portarono, sanguinante, in un bosco presso Piane di Monchio (in provincia di Modena), dove c’era una fossa già scavata.
    Rolando capì che stava per morire, pianse, chiedendo di essere risparmiato.
    Con un calcio lo scaraventarono a terra.
    Allora chiese di pregare un’ultima volta.
    Si inginocchiò, poi due scariche di rivoltella lo fecero rotolare nella buca.
    Venne coperto con poche palate di terra e di foglie secche.
    La veste del «pretino» divenne un pallone da calciare; poi sarà appesa, come trofeo di guerra, sotto il porticato di una casa vicina.
    Era venerdì 13 aprile 1945, ricorrenza del martirio del giovane sant’Ermenegildo (585 dopo Cristo). Rolando aveva quattordici anni e tre mesi.
    Per tre giorni i genitori e don Camellini lo cercarono lungo tutto quel tratto del crinale appenninico, finché alcuni partigiani li indirizzarono a Piane di Monchio.
    Qui incontrarono un capo partigiano comunista, cui chiesero: «Dov’è il seminarista Rivi?»
    Quello rispose: «È stato ucciso qui, l’ho ucciso io, ma sono perfettamente tranquillo».

    E indicò il luogo dove il giovanetto era stato sepolto il giorno prima.
    Don Camellini domandò ancora al partigiano: «Ha sofferto molto?».
    Quello, mostrandogli la sua rivoltella, replicò beffardo: «Con questa non si soffre molto. Non si sbaglia».
    Era la sera di sabato 14 aprile 1945.


    Quando il 25 maggio del 1945 il suo corpo era stato tumulato nel cimitero di San Valentino, le parole del suo parroco, don Olinto Marzocchini, erano state brevi ed intense: «Non bastano le nostre lacrime a piangere Rolando… Ma guardate a Cristo che è la resurrezione e la vita. Lui asciughi le lacrime dai nostri occhi».
    Questa la fede semplice di chi per essa era disposto a dare la vita, di chi in Cristo ci credeva davvero.
    «Era stato lui - è scritto in un libro distribuito in fondo alla chiesa dal "Comitato amici di Rolando Rivi" - a preparare quel trionfo al figlio prediletto, a quel ragazzo aspirante al sacerdozio, caduto innocente sotto il piombo di uomini empi, come i ragazzi e i giovani cattolici martiri in Russia, in Messico e in Spagna, nelle recenti persecuzioni sotto l’odio massonico e comunista».





    Rolando intercedi per noi!

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    Lightbulb Re: Rolando Rivi

    13 aprile 2018: Sant’Ermenegildo, martire…




    Sant?Ermenegildo - Sodalitium
    http://www.sodalitium.biz/santermenegildo/
    «13 aprile 2018: Sant'Ermenegildo, martire.

    A Siviglia, nella Spagna, sant'Ermenegildo Martire, il quale fu figlio di Leovigildo, Re dei Visigoti, Ariano; egli, chiuso in carcere per la confessione della fede cattolica, e non avendo voluto ricevere nella solennità Pasquale la comunione da un Vescovo Ariano, per comando del perfido padre fu colpito con una scure, ed entrò Re e Martire al possesso del regno celeste invece del terreno.».
    http://www.sodalitium.biz/wp-content...d2-169x300.jpg







    https://www.facebook.com/pietroferrari1973/
    “Pietro Ferrari ha condiviso la foto di Piergiorgio Seveso.”
    https://www.facebook.com/piergiorgio.seveso
    «13 aprile: Sant'Ermenegildo martire.
    Principe visigoto, incarcerato dagli ariani, rifiutò i sacramenti da un vescovo ariano e per questo fu martirizzato.

    I Quaderni di Cassiciacum, con gli studi di padre Guérard des Lauriers sulla sede vacante, furono pubblicati dall'Ass. Sant'Ermenegildo dal 1979 al 1981. L'associazione aveva scelto come patrono il martire spagnolo per ricordare che un cattolico non può ricevere i sacramenti, seppur validi, da ministri che non professano integralmente la fede cattolica. Era ed è il problema delle Messe "una cum".».






    «Luca Fumagalli Piergiorgio Seveso
    13 aprile festa di Sant'Ermenegildo.

    Nota finale: I Quaderni di Cassiciacum, con gli studi di padre Guérard des Lauriers sulla sede vacante, furono pubblicati dall'Ass. Sant'Ermenegildo dal 1979 al 1981. L'associazione aveva scelto come patrono il martire spagnolo per ricordare che un cattolico non può ricevere i sacramenti, seppur validi, da ministri che non professano integralmente la fede cattolica. Era ed è il problema delle Messe "una cum".».






    UNA CUM (In comunione con?) « www.agerecontra.it
    http://www.agerecontra.it/2014/04/un...comunione-con/

    Possiamo andare alla Messa una cum in stato di emergenza? ? Cattolicesimo
    http://www.cattolicesimo.com/2014/12...-di-emergenza/



    https://www.facebook.com/NON-UNA-CUM-1488380268106042/






    Non Una Cum - Études Antimodernistes
    http://www.etudesantimodernistes.fr/non-una-cum.html









    http://www.fathercekada.com/wp-conte...ass20image.gif

    : Quidlibet : ? Liturgy
    http://www.fathercekada.com/category/liturgy/
    : Quidlibet : ? Mass in Union with the ?Pirate Pope?: Some Questions
    http://www.fathercekada.com/2017/09/...na-cum-masses/



    https://www.facebook.com/romancatholicsnonunacum/
    https://www.facebook.com/pg/romancat...=page_internal

    https://novusordowatch.org/holy-catholic-mass/


    Intervista a Mons. Guérard des Lauriers o.p. sulla Tesi di Cassiciacum - Sodalitium
    http://www.sodalitium.biz/intervista...i-cassiciacum/






    http://www.radiospada.org/
    Edizioni Radio Spada - Home
    http://www.edizioniradiospada.com/
    https://www.facebook.com/radiospadasocial/
    «13 aprile 2018: Sant'Ermenegildo, martire (nell'immagine ai suoi piedi i vescovi ariani).

    A Siviglia, nella Spagna, sant'Ermenegildo Martire, il quale fu figlio di Leovigildo, Re dei Visigoti, Ariano; egli, chiuso in carcere per la confessione della fede cattolica, e non avendo voluto ricevere nella solennità Pasquale la comunione da un Vescovo Ariano, per comando del perfido padre fu colpito con una scure, ed entrò Re e Martire al possesso del regno celeste invece del terreno.».






    «Il 13 aprile 1055 viene intronizzato Papa Vittore II dei Conti di Calw, Dollnstein e Hirschberg, già esaltato al Sommo Pontificato nel settembre 1054.».






    “«Rolando Rivi, seminarista di quattordici anni, ucciso in odio alla Fede Cattolica dai partigiani comunisti in un bosco di Piane di Monchio (Modena) il 13 aprile 1945.
    «Ma perché? Che male faccio a portarla [la talare]? Non ho voglia di togliermela. Io studio da prete e la veste è il segno che io sono di Gesù».
    13 aprile 1945 - 13 aprile 2018: il martirio di Rolando Rivi.

    Il 13 aprile 1945 moriva assassinato in odium fidei e dopo tre giorni di atroci sevizie il quattordicenne seminarista reggiano Rolando Rivi. Nato a San Valentino, frazione di Castellarano (RE), secondo dei tre figli di Roberto Rivi e Albertina Canovi, entrò nel seminario di Marola nell'autunno del 1942 ma nel 1944, in seguito all'occupazione tedesca del paese, fu costretto a ritornare a casa. Non smise però di sentirsi seminarista né di indossare l'abito talare, nonostante il parere contrario dei genitori preoccupati per i gesti di odio antireligioso diffusi nella zona: gli atti di violenza e le uccisioni di sacerdoti diverranno infatti in quel periodo molto comuni.
    Il 10 aprile 1945, durante le ultime fasi della guerra di liberazione, fu rapito da un gruppo di partigiani comunisti, che costrinsero il ragazzo quattordicenne a seguirli nella boscaglia. Ai genitori fu lasciato un bigliettino con scritto "Non cercatelo. Viene un attimo con noi partigiani". Accusandolo di fare la spia per i fascisti, dopo tre giorni di percosse, umiliazioni e sevizie, lo uccisero a colpi di pistola in un bosco di Piane di Monchio, frazione di Palagano.
    Seguendo le indicazioni di alcuni partigiani, comprese quelle dello stesso assassino, la sera del 14 aprile Roberto Rivi e don Alberto Camellini, curato di San Valentino, ne ritrovarono la salma che presentava il volto coperto di lividi, il corpo martoriato e le due ferite mortali, una alla tempia sinistra e l'altra all'altezza del cuore. L'indomani lo trasportarono a Monchio, dove ebbe esequie e sepoltura cristiane. Rolando non aveva paura di nulla: "Io sono di Gesù" era il suo motto.».”








    https://www.sursumcorda.cloud/
    https://www.facebook.com/CdpSursumCorda/?fref=nf
    «Preghiera al Santo del giorno.

    In nómine Patris
    et Fílii
    et Spíritus Sancti.
    Amen.

    Eterno Padre, intendo onorare sant’Ermenegildo Martire, figlio di Leovigildo, Re Ariano dei Visigòti. Chiuso in carcere per la confessione della fede cattolica, e non avendo voluto ricevere nella solennità Pasquale la comunione da un Vescovo Ariano, per comando del perfido padre fu colpito con una scure, ed entrò Re e Martire al possesso del regno celeste invece di quello terreno. Vi rendo grazie per tutte le grazie che Voi gli avete elargito. Vi prego di accrescere la grazia nella mia anima per i meriti di questo santo Martire, ed a lui affido la fine della mia vita tramite questa speciale preghiera, così che per virtù della Vostra bontà e promessa, sant’Ermenegildo possa essere mio avvocato e provvedere tutto ciò che è necessario in quell'ora. Così sia.».






    Ligue Saint Amédée
    http://liguesaintamedee.ch/
    https://www.facebook.com/SaintAmedee/

    «Intransigeants sur la doctrine ; charitables dans l'évangélisation [Non Una Cum].»
    13 avril : Saint Herménégilde, Prince martyr (? 586) :: Ligue Saint Amédée
    "13 avril : Saint Herménégilde, Prince martyr († 586)."
    http://liguesaintamedee.ch/applicati...rmenegilde.jpg













    https://moimunanblog.com/tag/misas-una-cum/








    Luca, Sursum Corda!
    ADDIO GIUSEPPE, amico mio, sono LUCA e nel mio CUORE sarai sempre PRESENTE!
    «Réquiem aetérnam dona ei, Dómine, et lux perpétua lúceat ei. Requiéscat in pace. Amen.»

    SURSUM CORDA - HABEMUS AD DOMINUM!!! A.M.D.G.!!!

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    Lightbulb Re: Rolando Rivi

    In ricordo di Rolando Maria Rivi (San Valentino, 7 gennaio 1931 – Monchio, 13 aprile 1945)...




    http://www.centrostudifederici.org/i...-rolando-rivi/
    «Il martirio di Rolando Rivi 13 aprile 2018.
    Centro studi Giuseppe Federici – Per una nuova insorgenza.
    Comunicato n. 37/18 del 13 aprile 2018, Sant’Ermenegildo.
    Il martirio di Rolando Rivi.

    Il 13 aprile 1945 a Monchio (Modena) dei partigiani comunisti uccidevano il seminarista Rolando Rivi, dopo averlo torturato. Ricordiamo la giovanissima vittima dell’odio anticattolico con la presentazione che nel 2006 don Francesco Ricossa fece per il sito (non più in rete) http://www.rolandorivi.com

    Rolando Rivi
    Mi è stato chiesto di scrivere una breve presentazione a questo sito, dedicato alla memoria del giovane seminarista Rolando Rivi, il quale, ad appena quattordici anni, versò il suo sangue per la fede a Monchio (Modena) il 13 aprile 1945.
    Lo faccio tanto più volentieri che mi sento unito al giovane Rolando non certo dalla santità, ma dall’aver sentito anch’io, come lui, la bellezza della vocazione sacerdotale, l’amore per l’abito talare, che di questa vocazione è il segno visibile, in un periodo storico, quello degli “anni di piombo”, per tanti versi simile a quello terribile della guerra, nel cui contesto egli perdette la vita terrena.
    Reggiano da parte di madre, come reggiano era Rolando (nacque a San Valentino di Castellarano il 7 gennaio 1931, in diocesi e provincia di Reggio nell’Emilia, il nostro Rolando), conosco bene il seminario di Marola dove studiava il giovane martire, e dove insegnò anche per un certo periodo un mio zio, Mons. Filippo Rabotti. La fondazione del seminario della Montagna fu decisa, nel XIX secolo, dal Duca di Modena, Francesco IV, per ripiantare la fede scalzata dall’Illuminismo e dalla Rivoluzione. Non creda il lettore che io stia divagando…
    La famiglia di Rolando Rivi era infatti, una famiglia profondamente cristiana, erede esemplare di questa nostra bellissima Italia che fu evangelizzata dagli Apostoli Pietro e Paolo e che respinse con fermezza la rivoluzione protestante. A fianco di quest’Italia cattolica, però, si faceva strada un’Italia incredula, anticlericale, anticristiana. I partigiani comunisti che uccisero un bambino come Rolando Rivi, lo fecero perché vedevano in lui, nell’abito che portava e da loro vilipeso, nella fede semplice che manifestava, un simbolo di tutto quello che essi odiavano. Quei partigiani erano conterranei dei Rivi, ma venivano da un’altra tradizione famigliare, da un’altra Italia. Un libro recente di Maurice Bignami (Gli uomini eguali), anche lui emiliano, figlio di un partigiano comunista, condannato a trent’anni per avere capitanato Prima Linea, “formazione armata sanguinosissima nata a Firenze nel ’76 da spezzoni di Lotta Continua, Potere Operaio e Autonomia milanese” (Il Foglio, 11/3/2006), è, a questo proposito, rivelatore.
    Bignami dice che i suoi “idoli” giovanili, i suoi punti di riferimento che volle imitare con la lotta armata, (come i primi brigatisti rossi, d’altronde, molti dei quali erano reggiani) erano i partigiani comunisti del ’44, ‘i ragazzi’ di suo padre, quelli scappati in Cecoslovacchia (come gli assassini di Rolando) per i loro omicidi… Ma al di là di quell’esperienza, Bignami si dice erede del 1789: “c’è una tradizione dell’omicidio politico che nasce con il regicidio e col 1789 – dichiara al Foglio – che conduce una guerra civile strisciante durata due secoli. (…) Ora mi rendo conto che eravamo alla fine di un lungo toboga e viaggiavamo a una velocità pazzesca, dietro di noi altre generazioni spingevano, quella del 1789, e poi dell’epopea napoleonica, e il 1968…”.

    L’Illuminismo e la Massoneria, nel ‘700, la rivoluzione italiana dell’800, con la separazione tra stato e Chiesa, il socialismo e il comunismo nel ‘900, le ideologie politiche che presero il posto della Religione, in genere: tutto ciò ha secolarizzato il nostro paese, ha strappato la fede nel cuore di tante anime e di tante famiglie, ha distrutto il regno sociale di Cristo; al suo posto, nel nome della laicità, il regno sociale di Satana, mendace e omicida fin dal principio.
    Queste due Italie, queste due tradizioni, si sono incontrate sulle montagne di Monchio, in quella primavera del ’45. Una ha armato la mano omicida, l’altra ha spinto il ragazzo seminarista fino al martirio. L’odio contro l’amore: non c’è amore più grande di colui che dà la vita per i propri amici.
    Negli anni ‘70 la memoria di Rolando, e di tanti altri che come lui morirono per mano sacrilega, era conservata da pochi. Oggi, invece, il suo sepolcro è divenuto glorioso, e chi lo invoca è spesso testimone di miracoli che toccano il cuore e infervorano la fede. Questo sito è nato così, da un pellegrinaggio di amici a San Valentino, dove le spoglie di Rolando Rivi attendono la resurrezione. Le ideologie sono forse morte, non lo so, ma la fede non è certo risorta per questo; oggi, in verità, non si crede più a niente. Non ci sono più martiri, forse, in Italia, né persecutori; ci sono solo più apostati. Questo sito, mi auguro, potrà dare il suo piccolo contributo a ripiantare, nel nostro amato paese, e nel mondo intero, la fede, e con essa il regno di Cristo, regnum veritatis et vitae, regnum sanctitatis et gratiae, regnum justitiae, amoris et pacis. Don Francesco Ricossa, superiore dell’Istituto Mater Boni Consilii di Verrua Savoia (TO) http://www.sodalitium.it ».









    13 aprile 2018: Sant’Ermenegildo, martire…




    Sant?Ermenegildo - Sodalitium
    http://www.sodalitium.biz/santermenegildo/
    «13 aprile 2018: Sant'Ermenegildo, martire.

    A Siviglia, nella Spagna, sant'Ermenegildo Martire, il quale fu figlio di Leovigildo, Re dei Visigoti, Ariano; egli, chiuso in carcere per la confessione della fede cattolica, e non avendo voluto ricevere nella solennità Pasquale la comunione da un Vescovo Ariano, per comando del perfido padre fu colpito con una scure, ed entrò Re e Martire al possesso del regno celeste invece del terreno.».
    http://www.sodalitium.biz/wp-content...d2-169x300.jpg







    https://www.facebook.com/pietroferrari1973/
    “Pietro Ferrari ha condiviso la foto di Piergiorgio Seveso.”
    https://www.facebook.com/piergiorgio.seveso
    «13 aprile: Sant'Ermenegildo martire.
    Principe visigoto, incarcerato dagli ariani, rifiutò i sacramenti da un vescovo ariano e per questo fu martirizzato.

    I Quaderni di Cassiciacum, con gli studi di padre Guérard des Lauriers sulla sede vacante, furono pubblicati dall'Ass. Sant'Ermenegildo dal 1979 al 1981. L'associazione aveva scelto come patrono il martire spagnolo per ricordare che un cattolico non può ricevere i sacramenti, seppur validi, da ministri che non professano integralmente la fede cattolica. Era ed è il problema delle Messe "una cum".».






    «Luca Fumagalli Piergiorgio Seveso
    13 aprile festa di Sant'Ermenegildo.

    Nota finale: I Quaderni di Cassiciacum, con gli studi di padre Guérard des Lauriers sulla sede vacante, furono pubblicati dall'Ass. Sant'Ermenegildo dal 1979 al 1981. L'associazione aveva scelto come patrono il martire spagnolo per ricordare che un cattolico non può ricevere i sacramenti, seppur validi, da ministri che non professano integralmente la fede cattolica. Era ed è il problema delle Messe "una cum".».






    UNA CUM (In comunione con?) « www.agerecontra.it
    http://www.agerecontra.it/2014/04/un...comunione-con/

    Possiamo andare alla Messa una cum in stato di emergenza? ? Cattolicesimo
    http://www.cattolicesimo.com/2014/12...-di-emergenza/



    https://www.facebook.com/NON-UNA-CUM-1488380268106042/






    Non Una Cum - Études Antimodernistes
    http://www.etudesantimodernistes.fr/non-una-cum.html









    http://www.fathercekada.com/wp-conte...ass20image.gif

    : Quidlibet : ? Liturgy
    http://www.fathercekada.com/category/liturgy/
    : Quidlibet : ? Mass in Union with the ?Pirate Pope?: Some Questions
    http://www.fathercekada.com/2017/09/...na-cum-masses/



    https://www.facebook.com/romancatholicsnonunacum/
    https://www.facebook.com/pg/romancat...=page_internal

    https://novusordowatch.org/holy-catholic-mass/


    Intervista a Mons. Guérard des Lauriers o.p. sulla Tesi di Cassiciacum - Sodalitium
    http://www.sodalitium.biz/intervista...i-cassiciacum/







    http://www.radiospada.org/
    Edizioni Radio Spada - Home
    http://www.edizioniradiospada.com/
    https://www.facebook.com/radiospadasocial/
    «13 aprile 2018: Sant'Ermenegildo, martire (nell'immagine ai suoi piedi i vescovi ariani).

    A Siviglia, nella Spagna, sant'Ermenegildo Martire, il quale fu figlio di Leovigildo, Re dei Visigoti, Ariano; egli, chiuso in carcere per la confessione della fede cattolica, e non avendo voluto ricevere nella solennità Pasquale la comunione da un Vescovo Ariano, per comando del perfido padre fu colpito con una scure, ed entrò Re e Martire al possesso del regno celeste invece del terreno.».






    https://www.radiospada.org/2018/04/v...-xi-paleologo/
    "Nota di Radio Spada; continua oggi, festa di Sant’Ermenegildo, questa rubrica radiospadista che durerà sino al compimento dell’Ottava di Pentecoste, dedicata all’esercizio del cattolicesimo militare e ai grandi condottieri cattolici."



    «Il 13 aprile 1055 viene intronizzato Papa Vittore II dei Conti di Calw, Dollnstein e Hirschberg, già esaltato al Sommo Pontificato nel settembre 1054.».







    "Radio Spada rende omaggio al Beato Rolando Rivi nell’anniversario del suo Martirio (13 aprile 1945 - 13 aprile 2018) con una presenza presso la Pieve di San Valentino di Castellarano (RE). Tra le foto, scattate poco fa, la teca col corpo del giovane Martire e il battistero in cui ricevette il primo sacramento il giorno dopo la nascita."
    “«Rolando Rivi, seminarista di quattordici anni, ucciso in odio alla Fede Cattolica dai partigiani comunisti in un bosco di Piane di Monchio (Modena) il 13 aprile 1945.
    «Ma perché? Che male faccio a portarla [la talare]? Non ho voglia di togliermela. Io studio da prete e la veste è il segno che io sono di Gesù».
    13 aprile 1945 - 13 aprile 2018: il martirio di Rolando Rivi.

    Il 13 aprile 1945 moriva assassinato in odium fidei e dopo tre giorni di atroci sevizie il quattordicenne seminarista reggiano Rolando Rivi. Nato a San Valentino, frazione di Castellarano (RE), secondo dei tre figli di Roberto Rivi e Albertina Canovi, entrò nel seminario di Marola nell'autunno del 1942 ma nel 1944, in seguito all'occupazione tedesca del paese, fu costretto a ritornare a casa. Non smise però di sentirsi seminarista né di indossare l'abito talare, nonostante il parere contrario dei genitori preoccupati per i gesti di odio antireligioso diffusi nella zona: gli atti di violenza e le uccisioni di sacerdoti diverranno infatti in quel periodo molto comuni.
    Il 10 aprile 1945, durante le ultime fasi della guerra di liberazione, fu rapito da un gruppo di partigiani comunisti, che costrinsero il ragazzo quattordicenne a seguirli nella boscaglia. Ai genitori fu lasciato un bigliettino con scritto "Non cercatelo. Viene un attimo con noi partigiani". Accusandolo di fare la spia per i fascisti, dopo tre giorni di percosse, umiliazioni e sevizie, lo uccisero a colpi di pistola in un bosco di Piane di Monchio, frazione di Palagano.
    Seguendo le indicazioni di alcuni partigiani, comprese quelle dello stesso assassino, la sera del 14 aprile Roberto Rivi e don Alberto Camellini, curato di San Valentino, ne ritrovarono la salma che presentava il volto coperto di lividi, il corpo martoriato e le due ferite mortali, una alla tempia sinistra e l'altra all'altezza del cuore. L'indomani lo trasportarono a Monchio, dove ebbe esequie e sepoltura cristiane. Rolando non aveva paura di nulla: "Io sono di Gesù" era il suo motto.».”








    https://www.sursumcorda.cloud/
    https://www.facebook.com/CdpSursumCorda/?fref=nf
    «Preghiera al Santo del giorno.

    In nómine Patris
    et Fílii
    et Spíritus Sancti.
    Amen.

    Eterno Padre, intendo onorare sant’Ermenegildo Martire, figlio di Leovigildo, Re Ariano dei Visigòti. Chiuso in carcere per la confessione della fede cattolica, e non avendo voluto ricevere nella solennità Pasquale la comunione da un Vescovo Ariano, per comando del perfido padre fu colpito con una scure, ed entrò Re e Martire al possesso del regno celeste invece di quello terreno. Vi rendo grazie per tutte le grazie che Voi gli avete elargito. Vi prego di accrescere la grazia nella mia anima per i meriti di questo santo Martire, ed a lui affido la fine della mia vita tramite questa speciale preghiera, così che per virtù della Vostra bontà e promessa, sant’Ermenegildo possa essere mio avvocato e provvedere tutto ciò che è necessario in quell'ora. Così sia.».






    Ligue Saint Amédée
    http://liguesaintamedee.ch/
    https://www.facebook.com/SaintAmedee/

    «Intransigeants sur la doctrine ; charitables dans l'évangélisation [Non Una Cum].»
    13 avril : Saint Herménégilde, Prince martyr (? 586) :: Ligue Saint Amédée
    "13 avril : Saint Herménégilde, Prince martyr († 586)."
    http://liguesaintamedee.ch/applicati...rmenegilde.jpg













    https://moimunanblog.com/tag/misas-una-cum/








    Luca, Sursum Corda!
    ADDIO GIUSEPPE, amico mio, sono LUCA e nel mio CUORE sarai sempre PRESENTE!
    «Réquiem aetérnam dona ei, Dómine, et lux perpétua lúceat ei. Requiéscat in pace. Amen.»

    SURSUM CORDA - HABEMUS AD DOMINUM!!! A.M.D.G.!!!

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    Lightbulb Re: Rolando Rivi

    In Ricordo di Rolando Maria Rivi (San Valentino, 7 gennaio 1931 – Monchio, 13 aprile 1945) nell'anniversario del suo martirio...


    Il martirio di Rolando Rivi - Centro Studi Giuseppe Federici
    http://www.centrostudifederici.org/w...vi-300x168.jpg






    Il martirio di Rolando Rivi - Articolo di Don Francesco Ricossa
    http://www.unavox.it/ArtDiversi/DIV2...ando_Rivi.html
    "Il martirio di Rolando Rivi di Don Francesco Ricossa, IMBC.
    Pubblicato dal Centro Sudi Federici."



    "Il 13 aprile del 1945 a Piane di Monchio, nell'Appennino modenese, spirava il seminarista Rolando Rivi, di 14 anni, torturato e ucciso da una banda di partigiani comunisti in odio alla fede cattolica. Dalla bacheca di don Ugo Carandino."
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...36&oe=5D301502




    http://www.radiospada.org/
    «13 aprile 1945 - 13 aprile 2019: il martirio di Rolando Rivi.

    Il 13 aprile 1945 moriva assassinato in odium fidei e dopo tre giorni di atroci sevizie il quattordicenne seminarista reggiano Rolando Rivi. Nato a San Valentino, frazione di Castellarano (RE), secondo dei tre figli di Roberto Rivi e Albertina Canovi, entrò nel seminario di Marola nell'autunno del 1942 ma nel 1944, in seguito all'occupazione tedesca del paese, fu costretto a ritornare a casa. Non smise però di sentirsi seminarista né di indossare l'abito talare, nonostante il parere contrario dei genitori preoccupati per i gesti di odio antireligioso diffusi nella zona: gli atti di violenza e le uccisioni di sacerdoti diverranno infatti in quel periodo molto comuni.
    Il 10 aprile 1945, durante le ultime fasi della guerra di liberazione, fu rapito da un gruppo di partigiani comunisti, che costrinsero il ragazzo quattordicenne a seguirli nella boscaglia. Ai genitori fu lasciato un bigliettino con scritto "Non cercatelo. Viene un attimo con noi partigiani". Accusandolo di fare la spia per i fascisti, dopo tre giorni di percosse, umiliazioni e sevizie, lo uccisero a colpi di pistola in un bosco di Piane di Monchio, frazione di Palagano. Seguendo le indicazioni di alcuni partigiani, comprese quelle dello stesso assassino, la sera del 14 aprile Roberto Rivi e don Alberto Camellini, curato di San Valentino, ne ritrovarono la salma che presentava il volto coperto di lividi, il corpo martoriato e le due ferite mortali, una alla tempia sinistra e l'altra all'altezza del cuore. L'indomani lo trasportarono a Monchio, dove ebbe esequie e sepoltura cristiane. Rolando non aveva paura di nulla: "Io sono di Gesù" era il suo motto.»




    Rolando Rivi è stato martirizzato proprio il 13 aprile, festa di Sant’Ermenegildo, anche lui ucciso nello stesso giorno e martire della Fede cattolica...


    13 APRILE 2019: SANT’ERMENEGILDO, RE E MARTIRE…




    Sant'Ermenegildo - Sodalitium
    http://www.sodalitium.biz/santermenegildo/
    «13 aprile, Sant’Ermenegildo, Re e Martire (Toledo o Medina del Campo, 564 circa – Tarragona, 13 aprile 585).

    “A Siviglia, in Spagna, sant’Ermenegildo Martire, figlio di Leovigildo, Re Ariano dei Visigòti. Chiuso in carcere per la confessione della fede cattolica, e non avendo voluto ricevere nella solennità Pasquale la comunione da un Vescovo Ariano, per comando del perfido padre fu colpito con una scure, ed entrò Re e Martire al possesso del regno celeste invece di quello terreno”.»
    http://www.sodalitium.biz/wp-content...do-169x300.jpg


    STORIA - Rolando Rivi




    SANTE MESSE "NON UNA CUM" CELEBRATE DAI SACERDOTI DELL' I.M.B.C. ("Istituto Mater Boni Consilii") E DA DON FLORIANO IN TUTTA ITALIA:



    "Sante Messe - Sodalitium"
    http://www.sodalitium.biz/sante-messe/

    http://www.sodalitium.biz/sante-messe/pescara/

    http://www.sodalitium.biz/sante-messe/potenza/

    "S. Messa in provincia di Verona - Sodalitium"
    http://www.sodalitium.biz/s-messa-provincia-verona/

    “Sodalitium - IMBC.”
    https://www.youtube.com/user/sodalitium

    “Omelie dell'I.M.B.C. a Ferrara.”
    https://www.facebook.com/OmelieIMBCFerrara/

    http://www.oratoriosantambrogiombc.it/
    “Oratorio Sant'Ambrogio, Milano - Offertur Oblatio Munda (Malachia 1, 11).”


    "Settimana Santa a Verrua Savoia.


    Giovedì 18/04 Giovedì Santo:
    Messa “In cœna Domini” ore 18.
    Venerdì 19/04 Venerdì Santo:
    Via Crucis ore 15.
    ADORAZIONE DELLA CROCE e Messa dei Presantificati ore 18.
    Sabato 20/04 Sabato Santo:
    Vigilia pasquale ore 18.

    Domenica 21/04 (Santa Pasqua)
    S. Messa ore 11 (confessioni dalle ore 10,30)."




    «Don Floriano Abrahamowicz - Domus Marcel Lefebvre.
    http://www.domusmarcellefebvre.it/
    https://www.youtube.com/user/florianoabrahamowicz
    http://www.domusmarcellefebvre.it/santa-messa-1.php
    La Santa Messa tutte le domeniche alle ore 10.30 a Paese, Treviso.».





    «Sant’Ermenegildo, Martire, 13 aprile.»
    Dom Prosper Guéranger, L'Anno Liturgico
    http://www.unavoce-ve.it/gueranger.htm
    http://www.unavoce-ve.it/apr13Lc14=26-33.pdf
    «13 Aprile Sant’ Ermenegildo Martire.

    Sequéntia sancti Evangélii secúndum Lucam Luc. 14, 26-33 IN ILLO témpore : Dixit Jesus turbis : Si quis venit ad me, et non odit patrem suum, et matrem, et uxórem, et fílios, et fratres, et soróres, adhuc autem et ánimam suam, non potest meus esse discípulus. Et qui non bájulat crucem suam, et venit post me, non potest meus esse discípulus. Quis enim ex vobis volens turrim ædificáre, non prius sedens cómputat sumptus, qui necessárii sunt, si hábeat ad perficiéndum; ne, posteáquam posúerit fundaméntum, et non potúerit perfícere, omnes, qui vident, incípiant illúdere ei, dicéntes : Quia hic homo cœpit ædificáre, et non pótuit consummáre? Aut quis rex itúrus commíttere bellum advérsus álium regem, non sedens prius cógitat, si possit cum decem mílibus occúrrere ei, qui cum vigínti mílibus venit ad se? Alióquin, adhuc illo longe agénte, legatiónem mittens, rogat ea, quæ pacis sunt. Sic ergo omnis ex vobis, qui non renúntiat ómnibus, quæ póssidet, non potest meus esse discípulus.

    Dal Vangelo secondo Luca Luc. 14, 26-33 IN QUEL tempo, Gesù disse alle turbe: se uno viene a me, e non odia suo padre e sua madre, la moglie, i figliuoli, i fratelli, le sorelle, e fin la vita sua, non può essere mio discepolo. E chi non mi segue portando la sua croce, non può essere mio discepolo. Poiché chi di voi, volendo fabbricare una torre, non si mette prima a fare i conti delle spese necessarie per sapere se ha di che finirla? Altrimenti, dopo gettate le fondamenta, non potendo egli terminarla, tutti quei che veggono prendono a burlarsi di lui, dicendo: Costui ha principiato a fabbricare, e non ha potuto finire. Ovvero, qual è quel re che, stando per muovere guerra ad un altro re, non rifletta prima se possa con diecimila uomini affrontare chi gli viene incontro con ventimila? Altrimenti, mentre questi è ancora lontano, gli spedisce ambasciatori e lo prega di pace. Così, chiunque di voi non rinuncia a quanto possiede, non può essere mio discepolo.»







    https://www.facebook.com/catholictradition2016/
    «MARTIROLOGIO ROMANO, 1955. Sancti et Sanctae Dei, orate pro nobis.»
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...26&oe=5D47FC45






    Tradidi quod et accepi
    http://tradidiaccepi.blogspot.com/

    “Rolando Rivi, seminarista di quattordici anni, ucciso in odio alla Fede Cattolica dai partigiani comunisti in un bosco di Piane di Monchio (Modena) il 13 aprile 1945.
    «Ma perché? Che male faccio a portarla [la talare]? Non ho voglia di togliermela. Io studio da prete e la veste è il segno che io sono di Gesù».”


    https://sardiniatridentina.blogspot.com/
    https://sardiniatridentina.blogspot....e-san.html?m=0
    “SABATO DI PASSIONE
    Stazione a San Giovanni davanti la Porta Latina.

    Semidoppio.
    Paramenti violacei.
    La liturgia odierna, che anticamente non prevedeva l'offerta del Sacrificio, fa rivivere le trame degli empi Giudei contro il Giusto Gesù. Al contrario i Gentili cercano il Messia. Con ciò la Chiesa ci invita ad abbracciare Gesù Crocifisso, a prendere su di noi la croce e a mettere a frutto con le buone opere la redenzione che egli compì sul Golgota. Chi corrisponde a questo invito avrà il premio della visione beatifica; chi invece lo respinge, così come accadde ai Giudei deicidi e ripudiati, morrà nel suo peccato.”


    “PIO ESERCIZIO DELLA VIA MATRIS.
    Oggi, Sabato di Passione, meditiamo con la Via Matris, gli acerbissimi sette Dolori della Beata Vergine Maria Santissima.
    https://gloria.tv/text/cM7v2gvJcuU71cWnLfrNH2fhR


    “L'ANGOLO PATRISTICO.
    Omelia di sant'Agostino Vescovo.
    Trattato 50 su Giovanni, in fine.

    I Giudei, visto Lazzaro risuscitato, e che sì gran miracolo del Signore s'era sparso con tale evidenza e manifestato sì notoriamente da non potersi né dissimulare né negare: guardate che cosa trovarono. «I capi dei sacerdoti deliberarono d'ammazzare anche Lazzaro» (Joann. 12:10). O stolto disegno e cieca crudeltà! Quasi che Cristo Signore, che poté risuscitare quest'uomo morto, non poteva risuscitarlo ucciso! Facendo morir Lazzaro, toglievate forse al Signore il suo potere? Se altra cosa è per voi risuscitare uno morto, altra uno ucciso, ecco che il Signore ha fatto l'uno e l'altro, risuscitò Lazzaro morto e se stesso ucciso.
    «Il dì seguente, una gran folla, ch'era accorsa alla festa, sentito che Gesù era venuto a Gerusalemme, presero dei rami di palme, e uscirono ad incontrarlo, gridando: Osanna, benedetto colui che viene nel nome del Signore, il Re d'Israele» (Joann. 12:12). I rami delle palme sono le lodi, e l'emblema della vittoria: il Signore infatti doveva vincere la morte morendo lui stesso, e trionfare, col trofeo della croce, del diavolo, principe della morte. Osanna poi è parola di supplica, come vogliono alcuni che conoscono la lingua Ebraica, esprimente piuttosto un sentimento del cuore che un pensiero determinato, quali sono quelle che si dicono interiezioni nella lingua Latina, come quando nel dolore diciamo: ahi; o quando nella gioia diciamo: ah! La folla lo salutava con queste acclamazioni: «Osanna, benedetto colui che viene nel nome del Signore, il Re d'Israele». Qual tortura non dovea soffrire lo spirito invidioso dei capi dei Giudei allorché tanta moltitudine acclamava Cristo per suo Re? Ma che fu per il Signore essere Re d'Israele? Che gran cosa fu per il Re dei secoli farsi Re degli uomini? Infatti Cristo non fu Re d'Israele per esigere tributo, o per armare di ferro un esercito, e debellare visibilmente i suoi nemici: ma egli è il Re d'Israele per reggere le menti, per averne cura in eterno, per introdurre nel regno dei cieli quelli che in lui credono e sperano e lo amano.”





    «Sant’Ermenegildo, esempio attualissimo.
    https://www.agerecontra.it/2015/04/s...-attualissimo/
    Martire dell’Ortodossia.
    Il mistero della Pasqua ci appare oggi attraverso la palma di un Martire. Ermenegildo, giovane principe visigoto
    , viene immolato per ordine di un padre che l’eresia ha accecato: causa della sua morte è stata la costanza con la quale ha rifiutato la Comunione pasquale che un vescovo ariano voleva costringerlo a ricevere dalle sue mani. Il martire sapeva che la divina Eucarestia è il segno dell’unità cattolica, e che non è permesso partecipare alla carne dell’Agnello pasquale insieme con coloro che non sono nella vera Chiesa.
    Una consacrazione sacrilega può mettere gli eretici in possesso del mistero, se esiste il carattere sacerdotale in colui che ha osato oltrepassare la barriera dell’altare di quel Dio che bestemmia; ma il cattolico, che sa non essergli permesso di pregare con gli eretici, trema alla vista del Mistero profanato, e si allontana per non oltraggiare il Redentore, proprio in quello stesso mistero che ha istituito per restare unito ai suoi fedeli.
    Il sangue del Martire fu fecondo. La Spagna, asservita all’errore, spezzò le sue catene: un concilio, tenuto a Toledo, compì quella conversione che la vittima aveva preparata. Fu uno spettacolo sublime e raro nei secoli, il vedere sollevarsi una nazione intera per abiurare l’eresia; ma essa ne venne benedetta. Sottoposta, dopo breve tempo, alla terribile prova dell’invasione saracena, seppe trionfarne con le sue stesse armi, e la sua fede, rimasta sempre intatta da allora, le ha meritato il più bel titolo al quale un popolo possa ambire: quello di Cattolica.
    VITA. Ermenegildo era figlio di Leovigildo, re dei Visigoti di Spagna, e di Teodosia. Fu associato al governo nel 573, insieme a suo fratello Reccaredo; e Siviglia divenne la sua residenza. Là, sua moglie Ingonda ed il vescovo san Leandro, lo convinsero ad abbandonare l’eresia ariana e ad abbracciare il cattolicesimo. Suo padre, rimasto nell’errore, lo perseguitava, ed Ermenegildo allora chiese aiuto ai Bizantini. Ma credette suo dovere recarsi ad un colloquio propostogli dal padre, il quale, fattolo mettere in prigione, provò con tutti i mezzi di costringerlo a ritornare all’eresia. Il giorno di Pasqua dell’anno 586, il re gli inviò un vescovo ariano per portargli la Comunione; ma il giovane principe la rifiutò. Allora suo padre gli fece tagliare la testa. Sant’Ermenegildo è il patrono della città di Siviglia. Urbano VIII ne estese il culto alla Chiesa Universale.
    Preghiera.
    Coraggioso testimonio della verità del Simbolo della fede, Ermenegildo, noi oggi ti offriamo il nostro ossequio e la nostra gratitudine. La tua morte coraggiosa ha dimostrato l’amore che avevi per Cristo, e la noncuranza per gli onori della terra insegna anche a noi a disprezzarli. Nato per salire al trono, un’oscura prigione divenne, invece, la tua dimora quaggiù; e da lì sei partito per il cielo, con la fronte cinta dalla palma del martirio, corona molto più splendente di quella che ti era offerta, in cambio di una vergognosa apostasia. Adesso, prega per noi; la Chiesa, annoverando il tuo nome nel sacro Ciclo, ti richiama in questi giorni. La Pasqua fu il giorno del tuo trionfo; ottienici che essa sia per noi una vera Pasqua, una completa Risurrezione che, sulle tue orme, ci conduca fino a quella felice dimora, ove i vostri occhi adesso contemplano Gesù risorto.
    Rendici saldi nella fede, docili all’insegnamento della Santa Chiesa, contrari a tutti gli errori ed alle conseguenti deviazioni. Veglia sulla Spagna, tua patria, che deve al sangue da te versato, a testimonianza della vera fede, tanti secoli trascorsi nella più pura ortodossia; preservala da ogni defezione, affinchè meriti sempre quel titolo così bello che forma la sua gloria.»
    http://www.agerecontra.it/wp-content...rmenegildo.jpg






    "UNA CUM (In comunione con?)" « www.agerecontra.it | Sito del Circolo Cattolico "Christus Rex"
    UNA CUM (In comunione con?) | www.agerecontra.it
    http://www.agerecontra.it/2014/04/un...comunione-con/



    https://www.facebook.com/pietroferrari1973/
    “Pietro Ferrari ha condiviso la foto di Piergiorgio Seveso.”
    https://www.facebook.com/piergiorgio.seveso

    «13 aprile: Sant'Ermenegildo martire.
    Principe visigoto, incarcerato dagli ariani, rifiutò i sacramenti da un vescovo ariano e per questo fu martirizzato.

    I Quaderni di Cassiciacum, con gli studi di padre Guérard des Lauriers sulla sede vacante, furono pubblicati dall'Ass. Sant'Ermenegildo dal 1979 al 1981. L'associazione aveva scelto come patrono il martire spagnolo per ricordare che un cattolico non può ricevere i sacramenti, seppur validi, da ministri che non professano integralmente la fede cattolica. Era ed è il problema delle Messe "una cum".».


    «Luca Fumagalli Piergiorgio Seveso. 13 aprile festa di Sant'Ermenegildo.
    (…) Nota finale: I Quaderni di Cassiciacum, con gli studi di padre Guérard des Lauriers sulla sede vacante, furono pubblicati dall'Ass. Sant'Ermenegildo dal 1979 al 1981. L'associazione aveva scelto come patrono il martire spagnolo per ricordare che un cattolico non può ricevere i sacramenti, seppur validi, da ministri che non professano integralmente la fede cattolica. Era ed è il problema delle Messe "una cum".».



    http://www.traditionalmass.org/image...SedesUnCum.pdf
    «Dedicated to Patrick Henry Omlor.
    The Grain of Incense: Sedevacantists and Una Cum Masses — Rev. Anthony Cekada — www.traditionalmass.org»

    : Quidlibet : ? Liturgy
    : Quidlibet : ? Mass in Union with the ?Pirate Pope?: Some Questions



    "Non Una Cum - Études Antimodernistes"
    Non Una Cum - Études Antimodernistes





    13 aprile - S. Ermenegildo martire
    “13 aprile - S. Ermenegildo martire.”




    https://www.academia.edu/37097353/Un...gildo_579-583_
    “Una lettura delle fonti primarie sulla guerra civile visigota fra Leovigildo ed Ermenegildo (579-583).”



    Scuola Ecclesia Mater: Un aforisma di S. Gregorio Magno su S. Ermenegildo, martire
    «sabato 13 aprile 2019.
    Un aforisma di S. Gregorio Magno su S. Ermenegildo, martire.

    "Al sopraggiungere poi della festa di Pasqua, il perfido padre gli mandò nel silenzio profondo d'una notte un vescovo ariano, affinché ricevesse la comunione consacrata dalle sue mani sacrileghe, e con ciò meritasse di rientrare nella grazia paterna. Ma egli, consacratosi tutto a Dio, appena gli si avvicinò, rimproverò, come doveva, il vescovo ariano, e respinse da sé, con giuste rimostranze, tanta perfidia; perché, sebbene esternamente giacesse legato, dentro di sé però si teneva sicuro in tutta l'elevatezza dell'anima. Ritornato pertanto a lui il vescovo, l'ariano padre fremé di rabbia e mandò subito dei suoi sicari ad uccidere lì stesso dove giaceva, il fortissimo Confessore di Dio; il che venne eseguito. Infatti, appena entrati, gli spaccarono la testa con un colpo di scure" (S. Gregorio Magno, Dialogi, III, 31).»
    https://4.bp.blogspot.com/-CBrp2kIpX...25C3%25B3n.jpg
    https://1.bp.blogspot.com/-qnYwufMAW...rmenegildo.jpg











    https://www.sanpiox.it/archivio/inde...lla-pentecoste
    “(…) Noi esigiamo conservare la professione di fede cattolica, pubblica e completa.

    (…) Restiamo tranquillamente in esilio fin tanto che Dio lo vorrà e diamo la testimonianza della fede cattolica che hanno già donato i martiri. Stamattina ho parlato ai bambini di sant’Ermenegildo, un giovane martire di diciassette anni che è vissuto nel VI secolo. Era l’erede al trono di Spagna ed era cattolico invece suo padre era eretico, ariano, e non sopportava di sapere su figlio cattolico. Allora il padre gli soppresse la successione al trono e lo condannò alla prigione. All’avvicinarsi della festa di Pasqua Ermenegildo – che abbiamo festeggiato il 13 aprile, quindi un mese fa - in prigione da molti mesi, avrebbe voluto ricevere la Santa Comunione pasquale. Suo padre ci pensò e inviò un vescovo per portargli l’Ostia Santa. Com’era felice Ermenegildo! Purtroppo quando il vescovo entrò nella sua cella si presentò così: « Io sono il vescovo di Huesca e sono ariano. Ti porto la Santa Comunione.» Io sono ariano cioè io non sono cattolico. Era un vescovo non cattolico, cari fedeli, a portargli la comunione.
    Che cosa ha fatto Ermenegildo? Cosa avreste fatto al suo posto? Avreste accettato lo stesso di ricevere la santa Comunione? Non valeva forse la pena fare qualche compromesso e accettare di ricevere Gesù anche se da mani indegne? Questo vescovo celebrava validamente la messa, benché non credesse che Gesù fosse Dio, secondo l’eresia ariana.
    Bene, in un batter d’occhio, ispirato dal dono del consiglio, dono dello Spirito Santo, lo Spirito Santo che festeggiamo oggi, gli rispose: «No! Non riceverò la comunione dalle vostre mani sacrileghe. Io sono in catene ma sono libero di salvarmi; voi siete in libertà, Monsignore, ma voi siete schiavo del demonio perché avete una falsa fede: voi non siete cattolico. Perciò non riceverò la comunione dalle vostre mani sacrileghe».
    Che esempio per noi, carissimi fedeli! (…) Esigiamo di proteggere la nostra professione di fede cattolica, pubblica e completa. Non possiamo ricevere dei doni avvelenati che ci condannerebbero a dei compromessi con i modernisti. Questo è l’esempio che ci da sant’Ermenegildo, ispirato dallo Spirito Santo. (…) Mons. Bernard Tissier de Mallerais, 19 maggio 2013.”



    https://gloria.tv/article/pbLx7wyxWhNo4w1qNYzGDSVxq
    “san Tommaso d'Aquino in Summa Teologica, III, q.82, a.9:

    "I SACERDOTI CHE SIANO ERETICI O SCISMATICI O SCOMUNICATI O ANCHE PECCATORI, SEBBENE, COME SI E' DETTO, ABBIANO IL POTERE DI CONSACRARE L'EUCARISTIA, TUTTAVIA LO ESERCITANO ILLECITAMENTE E PECCANO ESERCITANDOLO".
    (…) Inoltre, S.Th. III, q.82., a.9 aggiunge:
    "QUINDI PECCA CHIUNQUE ASCOLTI LA LORO MESSA O RICEVA DA ESSI I SACRAMENTI".
    E ancora:
    "QUELLI CHE SONO NELL'UNITA' DELLA CHIESA NON DEVONO RICEVERE L'EUCARISTIA DA COSTORO (CIOE' DAGLI ERETICI)" (S.Th. III, q.82., a.9).
    E san Tommaso cita la testimonianza di sant'Ermenegildo che morì martire per essersi rifiutato di fare la comunione da un vescovo ariano, inviatogli dal padre!”







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    Dal n° 156 di SVRSVM CORDA® del 14/04/2019. Indice dei contenuti:
    - Comunicato numero 156. Questioni finanziarie. La suprema aspettativa;
    - Con breve commento sulle recenti dichiarazioni di Giuseppe Ratzinger (Benedetto XVI);
    - Preghiera di Pio XII su queste adolescenti;
    - Papa Pio XII: Insegnamenti contro socialismo e precarietà del lavoro;
    - Papa Pio XII: La salvezza nella presente ora apocalittica;
    - Dizionario di teologia dommatica. L’immagine dei Santi;
    - Dizionario di teologia dommatica. Gli iconoclasti.
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    «"Instaurare omnia in Christo", restaurare la società al cattolicesimo integrale e contro ogni forma di ecumenismo e laicità. Questa è la risposta di San Pio X agli uomini politici che si dicono cristiani e che intendono governare secondo l'ordine di Dio.
    Non esistono altre soluzioni, non esistono compromessi.»

    https://www.sursumcorda.cloud/sostienici/libri.html
    https://www.sursumcorda.cloud/massim...a-eretico.html
    “Per affrontare, con dati oggettivi e senza compromessi, il problema del Vaticano Secondo e dei modernisti che occupano la maggior parte delle nostre chiese --> La questione del cosiddetto "papa eretico" ed il problema dell'autorità nella Chiesa -->
    Appunti sulla questione del cosiddetto «papa eretico»”
    https://www.sursumcorda.cloud/massim...esa-stato.html
    https://www.sursumcorda.cloud/massim...cumenismo.html

    https://www.sursumcorda.cloud/preghi...vera-fede.html
    “Preghiera di San Pietro Canisio per conservare la vera fede”
    https://www.sursumcorda.cloud/preghiere/



    "Il 13 aprile del 1945 a Piane di Monchio, nell'Appennino modenese, spirava il seminarista Rolando Rivi, di 14 anni, torturato e ucciso da una banda di partigiani comunisti in odio alla fede cattolica. Dalla bacheca di don Ugo Carandino."
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...36&oe=5D301502







    «Radio Spada è un sito di controinformazione cattolico http://www.radiospada.org e una casa editrice http://www.edizioniradiospada.com
    https://www.facebook.com/radiospadasocial/ »

    "13 aprile 2019: SABATO DELLA SETTIMANA DI PASSIONE."
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...a0&oe=5D484C23





    “13 aprile 2019: Sant'Ermenegildo, martire (nell'immagine ai suoi piedi i vescovi ariani).

    A Siviglia, nella Spagna, sant'Ermenegildo Martire, il quale fu figlio di Leovigildo, Re dei Visigoti, Ariano; egli, chiuso in carcere per la confessione della fede cattolica, e non avendo voluto ricevere nella solennità Pasquale la comunione da un Vescovo Ariano, per comando del perfido padre fu colpito con una scure, ed entrò Re e Martire al possesso del regno celeste invece del terreno.”
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...b1&oe=5D35CF96





    «13 aprile 1945 - 13 aprile 2019: il martirio di Rolando Rivi.

    Il 13 aprile 1945 moriva assassinato in odium fidei e dopo tre giorni di atroci sevizie il quattordicenne seminarista reggiano Rolando Rivi. Nato a San Valentino, frazione di Castellarano (RE), secondo dei tre figli di Roberto Rivi e Albertina Canovi, entrò nel seminario di Marola nell'autunno del 1942 ma nel 1944, in seguito all'occupazione tedesca del paese, fu costretto a ritornare a casa. Non smise però di sentirsi seminarista né di indossare l'abito talare, nonostante il parere contrario dei genitori preoccupati per i gesti di odio antireligioso diffusi nella zona: gli atti di violenza e le uccisioni di sacerdoti diverranno infatti in quel periodo molto comuni.
    Il 10 aprile 1945, durante le ultime fasi della guerra di liberazione, fu rapito da un gruppo di partigiani comunisti, che costrinsero il ragazzo quattordicenne a seguirli nella boscaglia. Ai genitori fu lasciato un bigliettino con scritto "Non cercatelo. Viene un attimo con noi partigiani". Accusandolo di fare la spia per i fascisti, dopo tre giorni di percosse, umiliazioni e sevizie, lo uccisero a colpi di pistola in un bosco di Piane di Monchio, frazione di Palagano. Seguendo le indicazioni di alcuni partigiani, comprese quelle dello stesso assassino, la sera del 14 aprile Roberto Rivi e don Alberto Camellini, curato di San Valentino, ne ritrovarono la salma che presentava il volto coperto di lividi, il corpo martoriato e le due ferite mortali, una alla tempia sinistra e l'altra all'altezza del cuore. L'indomani lo trasportarono a Monchio, dove ebbe esequie e sepoltura cristiane. Rolando non aveva paura di nulla: "Io sono di Gesù" era il suo motto.»
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...4f&oe=5D44C105





    «Radio Spada - [NON È FRANCESCO]. Il 13 aprile 1986 Giovanni Paolo II visitava la Sinagoga di Roma. Fu in quella infelicissima occasione che definì i Giudei, ossia coloro che ancora oggi dopo duemila anni negano la messianicità e divinità di Gesù e che "hanno perfino messo a morte il Signore Gesù e i profeti e hanno perseguitato anche noi; essi non piacciono a Dio e sono nemici di tutti gli uomini" (S. Paolo, Prima ai Tessalonicesi, II, 15), "fratelli prediletti e ... fratelli maggiori". Ancora sosteneva: "Non è lecito dire, nonostante la coscienza che la Chiesa ha della propria identità, che gli ebrei sono “reprobi o maledetti”, come se ciò fosse insegnato, o potesse venire dedotto dalle Sacre Scritture, dell’Antico come del Nuovo Testamento", contrariamente a quanto la Chiesa ha sempre insegnato dal tempo degli Apostoli. Per approfondire la questione ebraica, consigliamo la lettura dei seguenti articoli:
    https://www.radiospada.org/2017/12/c...e-dopo-il-cv2/
    https://www.radiospada.org/tag/ebraismo/
    https://www.radiospada.org/tag/nostra-aetate/
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...12&oe=5D35AA98







    http://www.agerecontra.it/


    http://www.centrostudifederici.org/


    http://www.crisinellachiesa.it/


    http://www.centrosangiorgio.com/







    https://www.truerestoration.org/


    https://novusordowatch.org/


    http://www.fathercekada.com/


    http://www.traditionalmass.org/





    http://sicutoves.blogspot.com/



    https://moimunanblog.com/tag/misas-una-cum/
    https://moimunanblog.files.wordpress...d-img_8512.jpg








    “Pro Fide Catholica | Le site de Laurent Glauzy”
    https://profidecatholica.com/


    https://johanlivernette.wordpress.com/


    https://lacontrerevolution.wordpress.com/


    https://sedevacantisme.wordpress.com/


    http://www.catholique-sedevacantiste.fr/


    http://wordpress.catholicapedia.net/


    https://fidecatholica.wordpress.com/


    https://militesvirginismariae.wordpress.com/



    Ligue Saint Amédée
    https://www.facebook.com/SaintAmedee/
    «Intransigeants sur la doctrine ; charitables dans l'évangélisation [Non Una Cum].»
    “Mieux vaut une petite œuvre dans la Vérité, qu’une grande dans l’erreur.”


    Messes :: Ligue Saint Amédée
    http://liguesaintamedee.ch/messes


    "Discipline originelle du carême chrétien."


    13 avril : Saint Herménégilde, Prince martyr (? 586) :: Ligue Saint Amédée
    http://liguesaintamedee.ch/saint-du-...t-hermenegilde
    “13 avril : Saint Herménégilde, Prince martyr († 586).”
    http://liguesaintamedee.ch/applicati...rmenegilde.jpg







    Lodato sempre sia il Santissimo nome di Gesù, Giuseppe e Maria!!!
    Christus vincit! Christus regnat! Christus imperat!
    Luca, Sursum Corda – Habemus Ad Dominum!!!
    ADDIO GIUSEPPE, amico mio, sono LUCA e nel mio CUORE sarai sempre PRESENTE!
    «Réquiem aetérnam dona ei, Dómine, et lux perpétua lúceat ei. Requiéscat in pace. Amen.»

    SURSUM CORDA - HABEMUS AD DOMINUM!!! A.M.D.G.!!!

 

 

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