Stuzzicato da una discussione sul forum dei comunitaristi, vi propongo qui questo passaggio di Salvador Allende.
http://www.politicaonline.net/forum/...d.php?t=364564
In questa tavola, pronunciata durante la tornata della Gran Loggia di Colombia a Bogotà il 28 agosto 1971, l’allora presidente del Cile proclama la sua profonda e costante adesione agl’ideali massonici che l’hanno guidato nell’azione politica. Il progetto e il programma di Unidad Popular, il movimento che condusse Allende alla presidenza del Cile, emergono chiaramente come il recupero storico e politico d’un fronte popolare cileno che venne guidato negli anni ’30 dal fratello massone Pedro Aguirre Zerda, radicale di destra e leader d’una formazione che spaziava dai marxisti ai radicali, ai democratici. Evidente e probabilmente tutt’altro che casuale il rapporto che il fronte popolare di Zerda ha con la lista che portò il fratello Ernesto Nathan a divenire sindaco di Roma.
Documento dunque d’estremo interesse, in cui Allende mostra notevole consapevolezza di quali difficoltà Unidad popular avrebbe incontrato sul proprio percorso. Eppure certamente sottovalutò rischi e pericoli, e ne è prova nella serena, forse ingenua affermazione: «è raro che oggigiorno si tema la presenza di un massone o di un socialista alla Presidenza del Cile». La storia ci ha mostrato quanto si temesse la presenza d’un socialista.
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