2012: il Veneto è uno Stato autonomo

[anonimovenexian]

2008: In un anfratto dell'Archivio di Stato di Torino, alcuni studiosi scoprono alcuni documenti, perfettamente conservati, facenti parte di una fitta corrispondenza (datata 1866) tra gli esponenti della Destra Storica (La Marmora e Minghetti) e il re Vittorio Emanuele II°, nei quali si parla di come pilotare il referendum di annessione del Veneto all'Italia dell'autunno di quello stesso anno, in modo da renderlo favorevole al Regno.

2009-2010: i documenti vengono sottoposti a numerosissime perizie paleografiche e diplomatistiche. Sono tutti autografi ed autentici.

2011: una commissione formata da ispettori ONU, storici di rango internazionale ed esperti di diritto, dichiara NULLO il referendum del 1866.
L'Italia non ha alcun diritto sul Veneto (e sul Friuli Venezia Giulia) che, di fatto, diviene uno STATO INDIPENDENTE E SOVRANO; non esistendo più l'Impero Austro-Ungarico, l'Austria e l'Ungheria nulla possono rivendicare.

2012: occorrono le votazioni per dotare il nuovo (o antico, dipende) Stato degli organi governativi.

Ecco i principali partiti in lizza:

(PREMESSA: la Lega Nord-Liga Veneta dichiara lo scioglimento per raggiungimento dello scopo: i militanti sono liberi di accasarsi nei nuovi partiti):

Partito Popolare Veneto: raggruppa esponenti praticamente da tutta la ex-CDL (maggiormente dagli ex FI, Udc, qualche leghista con passati remoti DC), candidando a leader l'ex Presidente della Regione Veneto Galan ().
Moderatamente europeista, con programma liberista, raccoglie consensi soprattutto nelle province di Padova, Vicenza e nel bellunese, ma non è ben visto in Friuli VG per la sua visione veneto-centrica. E' un partito interclassista con un occhio di riguardo agli interessi della media-grande impresa; non contrario all'immigrazione (comoda all'imprenditoria), purchè controllata.
E' il riferimento politico delle alte gerarchie ecclesiastiche (il candidato premier è stato benedetto pubblicamente dal Patriarca di Venezia )
Cordiali ma non idilliaci i rapporti con l'Italia guidata dalla Brambilla (direttamente sotto controllo di Berlusconi ), cerca accordi economici soprattutto con la "mitteleuropa" (Carinzia, Slovenia etc)

Insieme per il Veneto - Lista Democratica: erede dell'antico e eternamente perdente centrosinistra. Strutturato federalmente dopo una decisione scaturita da ben 19 consultazioni "primarie", i leader incontrastati sono Massimo Cacciari per il Veneto e Riccardo Illy per il Friuli VG; composto prevalentemente dalla ex classe dirigente della ex-Margherita, localmente da ex-Ds (maggioritari a Padova città) e da qualche sparuto rappresentante della sinistra radicale (altrimenti senza rappresentanza ), è il partito egemone a Venezia e sufficientemente forte a Padova; partito che intende rappresentare il ceto medio "riflessivo" (come dichiarato dallo stesso sindaco-filosofo), raccoglie consensi nel mondo sindacale, della cultura, del volontariato, delle parrocchie e da qualche industriale friulano amico di Illy. Per un ambientalismo molto moderato.
Europeista, contrario all'isolamento e sostanzialmente filo-italiano, auspica un'evoluzione dell'Italia in senso federale, così da tornare nell'orbita di Roma.

Serenissima Repubblica di San Marco: partito dichiaratamente nostalgico, vuole ripristinare, in salsa moderna, tutte le antiche Istituzioni statuali della Repubblica di Venezia.
Ha come guida simbolica il signor Bepi, un anziano ex-commerciante veneziano con la passione per la storia della sua città, considera i Serenissimi "eroi nazionali" e intende elevare il tank degli stessi a simbolo della "lotta per la libertà e del risveglio di popolo".
Nei programmi scolastici, propone di inserire l'italiano come lingua a scelta dopo il catalano, il basco, il gaelico.
Ha tuttavia un'ala moderata composta dagli ex di Progetto NordEst e da qualche leghista "istituzionalizzato", aperti ad un accordo con i popolari.
Fortemente contrario a qualsiasi cosa abbia a che fare con la sinistra mondialista e l'internazionalismo, ha tra i primi punti del suo programma la chiusura TOTALE dei centri sociali e l'impiego "volontario"() dei suoi frequentatori per realizzare le opere pubbliche.
Considera l'Italia un paese perfettamente straniero (lo stesso signor Bepi dichiara: "Par mi Roma xe come Belgrado").

Fronte Veneto Tradizione Cristianità: partito xenofobo, pesca tra gli ex forzanovisti e "fiammiferai", forti soprattutto a Padova, Verona, Treviso, Udine e nel confine sloveno.
Nettamente contrari all'immigrazione, hanno mantenuto comunque stretti contatti con i camerati italiani, poichè "italiani" si sentono ancora (il suo leader afferma: "Attualmente l'Italia è composta da un unico Popolo e due Stati").
Condividono con il partito Serenissimo il punto sull'occupazione dei ragazzi dei centri sociali, grazie al quale può scaturire un'alleanza elettorale: li divide, però, una profonda differenza politico-culturale sulla concezione della storia d'Italia dal Risorgimento in poi.

secondo voi, chi vincerebbe le elezioni?

[Juv]

possono votare anche i non veneti?

[anonimovenexian]

possono votare anche i non veneti?

certo che sì

[Juv]

siete veramente rapidi e generosi nel concedere i diritti di cittadinanza. Nessun intoppo burocratico. veri mittleuropei.

Cmq Serenissima repubblica di San Marco

[Blomh und Woss]

Penso che vincerebbero i Popolari, e che unirebbero in coalizione SRdSM e FVTC.

[Paranhos]

Solo un ulivista veneto può partorire questa puttanata di sondaggio...
Voto Serenissima, contro il mondialismo.

[Blomh und Woss]

Ma adesso va di moda il Veneto? Sarà il terzo sondaggio di questo tipo!...

[Defender]

Fronte Veneto Tradizione Cristianità, ala Italiana e riunificazionista.

[Manfr]

Serenissima !

[Antitesi]

Ma adesso va di moda il Veneto? Sarà il terzo sondaggio di questo tipo!...

non se ne po' più!!!