C'era Ferrando che queste cose -riguardo Nassirya- le diceva chiaramente... ed è stato estromesso dai giochi con la ridicola polemica sugli "impresentabili"
C'era Ferrando che queste cose -riguardo Nassirya- le diceva chiaramente... ed è stato estromesso dai giochi con la ridicola polemica sugli "impresentabili"
Via Rasella è stata oggetto di revisionismo storico da parte della nuova destra italiana, nassyryia invece è un occupazione militare, ma i soldati aiutavano in qualcosa le autorità irachene, non solo occupazione, mentre i nazisti e con loro i camerati distruggevano tutto ciò che trovavano.
Per revisionismo tu intendi portare alla luce verità scomode? capisco.
Ma non puoi dire che non hanno un minimo di responsabilità i guerriglieri del GAP.
Gli attentatori di Nassiriya si sono suicidati per la libertà del loro popolo.
Gli italiani aiutavano in Iraq a costruire un processo farsa e un governo di burattinai insieme ai loro alleati. Oggi grazie a loro abbiamo un popolo allo sbando e un paese distrutto per aver accusato un presidente di nulla e disintegrato uno stato sociale e laico da far invidia a qualsiasi democrazia.
Non sbagli.
Infatti è proprio la linea pacifista che ha rotto i coglioni. Basta con queste bandierine da checche della pace, basta con questo circo mediatico buonista che serve solo ad alimentare il mito dell'Occidente democratico. Il pacifismo è funzionale all'imperialismo. L'unica via seria non è un pacifismo astratto che serve solo a mascherare un neutralismo di convenienza che finisce per diventare poi sostegno all'aggressione imperialista, l'unica via seria è il sostegno alle Resistenze, da quella irachena a quella libanese, da quella palestinese a quella colombiana, etc etc.
A luta continua
Io la vedo un po' diversamente.
Bisogna diffondere, soprattutto nelle generazioni più giovani, una maggiore e più profonda cultura del rispetto reciproco (che non è da confondersi con il buonismo veltroniano) e parimenti, una più diffusa culturizzazione ed alfabetizzazione.
Io, probabilmente pedissequamente, stabilisco l'equazione maggior cultura, minore incapacità comunicativa. Maggior capacità di manifestare dialetticamente i propri pensieri, miglior capacità di ascoltare e comprendere.
Queste, ed oltre, sono le necessarie caratteristiche non di una persona pacifista, ma pacifica.
Quello che Sandinista dice è condivisibile, ma non può essere visto, almeno da me, come il fine ultimo da perseguire. Deve essere visto come una soluzione temporanea, al fine di creare una non usurpazione da parte degli stati imperialisti.
Ma se non si associa a questo ciò di cui parlavo prima, allora si finirà semplicemente col non creare un futuro, ma un persistente presente.