Comunicato Giovani Comunisti
Noi Giovani Comunisti della federazione di Treviso, fermamente convinti della pericolosità e antidemocraticità di formazioni neofasciste come Forza Nuova, rispondiamo favorevolmente all’appello del Coordinamento 25 Aprile.
Riteniamo infatti opportuno mobilitarsi in maniera decisa per dimostrare che simili retaggi, propri di un’ideologia che la storia ha già condannato, non possono essere tollerati in una società civile e democratica.
Purtroppo, ogni giorno di più, vengono concessi spazi e agibilità politica a gruppi o singoli che fanno leva sul razzismo e l’omofobia striscianti nel nostro territorio.
L’impegno per cambiare questo stato di cose deve essere trasversale e per questo ci auguriamo che domenica 9 Settembre 2007 l’intera comunità di Montebelluna manifesti con tutti noi il proprio dissenso, perché la lotta al fascismo non è una questione di colore politico ma di dignità umana.
Resistenza ora e sempre!
Giovani Comunisti della federazione provinciale PRC Treviso.
Montebelluna (TV)
In seguito a quanto appreso riguardo all'iniziativo di Forza Nuova nel montebellunese abbiamo deciso di lanciare un appello a tutte le forze democratiche e civili dell'interland montebellunese, affinchè venga espresso chiaramente che Montebelluna deve rimanere una città aperta, dove il diverso è accettato e regolamentato, non emarginato, sfruttato e dimenticato; dove chiunque può camminare liberamente per strada, senza paura di subire ritorsioni fisiche per una sua idea politica o una sua tendenza sessuale; dove le persone civili possono incontrasi, conoscersi e confrontarsi sulla base di un rispetto che certe "tendenze" sembrano non conoscere.
Con quest'appello ci aspettiamo che Montebelluna si dimostri la città di qualità che dice di voler essere:
APPELLO ALLA SOCIETA’ CIVILE DI MONTEBELLUNA E DINTORNI
Il 9 settembre, a Montebelluna, Forza Nuova organizza un praesidium nazionale, un “campo d’azione” per parlare di militanza e di lotta continua, di assedio al sistema e della strage di Bologna.
Dietro i loro slogan pseudo - rivoluzionari, però, sappiamo bene cosa fa capolino: sono cose vecchie, anche se spacciate per nuove, sono quella xenofobia e quella omofobia crescenti in Europa e in Italia, recentemente denunciate dall’osservatorio mondiale sui diritti umani, e di cui il nostro territorio vanta illustri campioni (vedi Gentilini).
Montebelluna ha detto più volte no a chi imbratta i muri con svastiche e croci celtiche, a chi incita apertamente all’odio razziale e ci vorrebbe impauriti e barricati nelle nostre case.
Lo ha detto il 25 aprile del 1945 e lo ha ribadito con le ultime due elezioni comunali: in entrambe le occasioni ha vinto la civiltà contro quella “barbarie nazifascista” che allora ha insanguinato le nostre lapidi e che ora predica la pulizia etnica e l’avvento della “razza piave”.
Loro vogliono una città in cui gli stranieri lavorino come schiavi e poi scompaiano per non deturpare le nostre strade abbellite da banche e boutique; vogliono scaldare i nostri inverni con i roghi di nomadi, bambini compresi; vogliono che il “diverso” cammini a testa china, con vergogna e paura di essere deriso e picchiato. Vogliono coprire i nostri colori con una cappa di piombo.
Noi vogliamo una città aperta, dove strade e piazze tornino a essere luoghi di incontro tra generazioni, colori, lingue, culture, sogni diversi; vogliamo sentirci sicuri quando camminiamo in strada, anche se siamo stranieri o nomadi o omosessuali.
Questa è la Montebelluna nuova che ha vinto allora e oggi e che ora chiamiamo a difendere e a rivendicare la propria vittoria.
Invitiamo tutti, associazioni, partiti, singoli, istituzioni, a esprimersi pubblicamente e a respingere il tentativo di fare di Montebelluna il luogo di una commemorazione (dieci anni di Forza Nuova) e di una rinascita che non ci appartengono.
COORDINAMENTO 25 APRILE - LA LINEA DEL PIAVE
Contatti: mail to coord.25aprile@gmail.com / website-blog: http://coordinamento25aprile.ilcannocchiale.it