Originariamente Scritto da
Zdenek
E' vero.
Gli Italiani, da Lampedusa a Bolzano, non sono imbecilli.
Hanno, al contrario, dimostrato nei secoli di sapere usare il cervello ed essere capaci di sacrificare il proprio corpo.
Da molti decenni, però, è in atto un'opera di demolizione delle menti e delle coscienze.
Illusionismi che hanno successo proprio perché indirizzati alle masse.
Già alle scuole primarie si è costretti a competere nella forma più che nella sostanza.
I volenterosi già sanno ed accettano il fatto che, a parità di condizioni, le parentele avranno la loro importanza, decisiva.
All'Università si dà per scontato che le carriere accademiche si facciano per nepotismo.
Il figlio del direttore di un Dipartimento che, sfrontatamente, sostiene più esami discutendo del più e del meno, senza neanche fingere la trattazione degli argomenti più difficili, non indigna quasi più nessuno.
Quel babbeo che lasci al liceo pigro, svogliato e studente mediocre ma che ritrovi dopo pochi anni al comando da quache parte ha anche il coraggio di vantare il master x in località y.
Quelli bravi davvero, geniali o, semplicemente, meritevoli, vanno all'estero ad illudersi di contare qualcosa solo perché trattati relativamente meglio.
Manovalanza intellettuale, niente di più.
Non sono rari i casi, poi, di menti davvero capaci che, per mille motivi più uno, rinunciano ad i propri sogni.
Ma il discorso sarebbe troppo lungo per trattarlo come si deve evitando di farsi dare del cretino.