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    Predefinito cose da pazzi.amato ci da' lezioni di legalita'

    e di forza coi deboli e gli ultimi....
    lui che ha votato l'indulto che ha scarcerato tanti disgraziati e qualche amicone...
    proprio Lui che ci ha messo le mani in tasca e ci ha fatto un bel prelievo non autorizzato.
    Codardi si nasce e meritatamente lui lo n'acque.

  2. #2
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    Predefinito

    Intervista al ministro dell'Interno mentre il governo discute le misure
    "Da certa sinistra atteggiamenti inaccettabili". Un provvedimento ad hoc entro tre settimane
    Piano sicurezza, linea dura di Amato
    "Basta filosofia, guerra alla microcriminalità"


    di MASSIMO GIANNINI



    Il ministro dell'Interno Giuliano Amato

    "Basta con il dibattito burattinesco che abbiamo avuto sinora. La lotta all'illegalità è una cosa seria". Giuliano Amato è appena uscito da una lunga riunione con il presidente del Consiglio Romano Prodi. E' servita a definire le linee guida del disegno di legge con il quale il governo di centrosinistra vuole tentare un giro di vite contro la criminalità. Il ministro dell'Interno è soddisfatto del lavoro condotto fino ad oggi. Ma è anche molto, molto indignato per il dibattito surreale montato in queste settimane da molti colleghi politici e intellettuali della sinistra radicale, inclini a ricadere in un vizio antico: pensare che se una persona commette un reato "è sempre e comunque colpa della società".

    "Non ne posso più di tutto questo - taglia corto il Dottor Sottile - e di chi ci attacca perché "ce la prendiamo con i lavavetri e non con la 'ndrangheta". Ci sono cose che sono ritenute di sinistra, ma sono solo irresponsabili. Noi riformisti, con il Partito democratico, dobbiamo saper essere chiari, anche su questi temi". A placare l'irritazione di Amato non basta nemmeno la buona notizia dell'arresto dei tre assassini responsabili della sanguinosa rapina in villa vicino a Treviso. "Quegli arresti - osserva - dimostrano che siamo capaci di un'azione di contrasto efficace contro questa forma di criminalità. Ma purtroppo confermano anche che la presenza di criminalità rumena, in questo momento, è uno dei problemi maggiori per la sicurezza del nostro Paese".

    Ministro Amato, mentre voi preparate un pacchetto di misure urgenti contro la criminalità, politici e intellettuali ex o post comunisti si baloccano con Cesare Beccaria, filosofeggiano sui delitti e sulle pene, sdottoreggiano sull'uomo buono rovinato dalla società. Non le pare che ci sia un certo deficit culturale nel modo in cui la sinistra ragiona e affronta i temi della sicurezza?



    "Le dico di più. Finora il dibattito di queste settimane estive mi ha fatto accapponare la pelle. Bastava leggere i titoli dei giornali, e non era certo colpa dei giornali, per rendersi conto che il dibattito era ed è burattinesco. In esso emergono, con toni vibranti, dilemmi che sono assolutamente senza senso, e che nascondono un problema non dichiarato".

    Ci spieghi meglio questo punto. Cosa intende dire? Si riferisce alla polemica sui lavavetri?
    "Intanto, chiedersi se il problema siano i lavavetri o i graffitari, o i lavavetri o la ndrangheta, è una domanda del tutto priva di senso razionale e dobbiamo chiederci per quali distorsioni culturali la si fa. E' ridicolo far notare che la ndrangheta è più pericolosa dei lavavetri, a meno che non si pensi di avere davanti dei minorati psichici".

    Addirittura?
    "Ma è evidente! Facciamola finita con certe banalizzazioni sociologiche. La microcriminalità va combattuta perché è dovuto anche ad essa se i cittadini percepiscono un clima di crescente insicurezza. E se si sentono indifesi diventano ostili verso chiunque sia malvestito o diverso intorno al loro. E poi la microcriminalità va combattuta perché spesso proprio al suo interno si nasconde anche la grande illegalità".

    Lo vada a spiegare ai politici e agli intellettuali che in questi giorni hanno accusato la sinistra riformista di inseguire una "deriva securitaria". Lo vada a spiegare agli uomini di Rifondazione e ad Asor Rosa...
    "Ma se qualcuno mi viene a dire che non c'è solo il problema della microcriminalità, allora io gli rispondo che ho imparato già alle elementari che due più due fa quattro!".

    E allora vada a spiegarlo a Giuseppe Tornatore, che pure è stato vittima di una feroce aggressione...
    "Senta, ai personaggi illustri dico che punire un immigrato che deruba e picchia un cittadino non è "fare di tutt'erba un fascio tra gli immigrati e i criminali". Ma, al contrario, serve proprio a evitare che gli italiani, picchiati e derubati da criminali immigrati, facciano loro sì di tutt'erba un fascio".

    E che risponde a chi obietta "se la prendono con i lavavetri e non con la mafia"?
    "In queste osservazioni si annida quella tara culturale che affligge una parte della sinistra. Intanto, non è vero che "se la prendono con i lavavetri e non con la mafia". Proprio nei giorni in cui l'assessore di Firenze "se la prendeva" con i lavavetri, noi abbiamo fatto arrestare oltre trenta esponenti della 'ndrangheta, come minimo legati al delitto di dicembre scorso a San Luca, che è stato l'antecedente della strage di Duisburg. Ma al di là di questo, io mi chiedo: perché mai se il destinatario di un atteggiamento severo è qualcuno che è piccolo, che non appartiene ai ceti più alti, o è colpa del racket o è colpa della società, ma non è mai colpa sua?".

    E' la originale declinazione di una certa sinistra, che considera il "debole" sempre e comunque una vittima, mai un carnefice...
    "E' questa la tara di cui parlavo. Ma anche qui ci dobbiamo intendere. Quando c'è di mezzo il racket noi interveniamo, e aiutiamo chi se ne vuole sottrarre. Abbiamo già previsto di estendere i benefici della clemenza a chiunque, e non solo alle schiave prostitute, sia vittima del racket. Sappiamo bene che in Italia accadono cose veramente nefande. Sappiamo di bambini addestrati attraverso il terrore ad andare a rubare e a delinquere, come avviene per i pittbull, cioè attraverso vere e proprie forme di tortura. Ma non sempre dietro l'illegalità c'è il racket. E non sempre il comportamento violento e aggressivo discende da lì. E allora va punito, e basta".

    E' una bella sfida culturale, per una forza come il Partito democratico.
    "Lo è. E dobbiamo affrontarla con coraggio e determinazione. Nella società degli individui, nella società dei diritti e dei doveri, noi non possiamo identificare la sinistra con l'arringa difensiva di quegli avvocati dell'Ottocento, che a conclusione dei processi chiedevano sempre di assolvere gli imputati perché era sempre colpa della società. E' su queste basi, poi, che si arriva a sentenze, che io non condivido affatto, che si spingono fino all'assurdo di concedere attenuanti allo stupro commesso in condizioni di particolare degrado".

    Sono aberrazioni giuridiche, che però qualcuno di voi condivide?
    "E fa malissimo. La legalità e il diritto servono a educare chiunque rifiuta le regole in ragione del degrado. Questo l'ha detto Antonio Gramsci. E il vecchio Partito comunista italiano ne seppe coltivare l'eredità, preoccupandosi di formare i cittadini in qualunque condizione sociale si trovassero. Per questo io insisto: stiamo attenti a non cadere nella trappola di mirare sempre alla cupola e non colpire mai gli atti che offendono la dignità di chi li compie e la vita quotidiana dei cittadini. In più, così si nutre la tigre dell'ostilità, che può diventare razziale e razzista nei confronti dei diversi. E' per questo che certe posizioni, oltre che burattinesche, finiscono per diventare irresponsabili".

    Ma in questo modo c'è chi le obietterà che non esistono più differenze tra destra e sinistra. Lei cosa risponde?
    "Rispondo che non è così. Essere di sinistra non vuol dire lasciare impunita l'illegalità. Per me essere di sinistra è organizzare una presenza civile in Italia a favore di chi non fa male a nessuno. Ed è trattare allo stesso modo gli italiani e gli immigrati, senza creare un diritto penale speciale per i poveracci o per gli extracomunitari. Ma l'illegalità no. L'illegalità non è e non sarà mai di sinistra".

    Ma l'indulto l'avete votato voi, tutti insieme. Come è possibile che tra i tre rapinatori di Treviso ce n'era uno che era uscito proprio grazie a quella legge?
    "Io di certo so che, al di là dell'indulto, troviamo troppo spesso fuori persone che devono essere dentro. Forse c'è anche questo dietro la strage di Duisburg. Anche questa esperienza deve portarci a rafforzare la certezza della pena".

    E c'è un altro problema: gli arrestati di Treviso sono stranieri, ancora una volta dell'Est europeo. Questo riaccenderà le polemiche e rialimenterà l'ondata xenofoba, non crede?
    "Certo, anche questo problema esiste. La collaborazione tra noi e i rumeni è un modello di operatività e di efficienza che ci ha permesso finora di arrestare centinaia di delinquenti sul loro e sul nostro territorio. Ma qui c'è qualcosa di più inquietante. La presenza di criminalità rumena è uno dei maggiori problemi di sicurezza nel nostro Paese in questo momento".

    Enunciato il problema, bisognerebbe risolverlo.
    "E' quello che stiamo tentando di fare. Ogni cittadino comunitario può andare in un altro paese registrandosi all'anagrafe. Ma può farlo solo se ha i mezzi leciti di sostentamento. Se non li ha, viene rispedito a casa. E su questo, io ho già impartito ordini ben precisi alla polizia: accertare con grande attenzione la sussistenza di quei requisiti e di quei mezzi leciti di sostentamento. E in caso contrario procedere speditamente ai rimpatri".

    Tolleranza zero, legge e ordine. Con questi slogan, diranno che ormai il Partito democratico ha sposato a tutti gli effetti la dottrina Giuliani...
    "Da noi tutto diventa sempre dottrina, filosofia. Basta dire facciamo come ha fatto il sindaco di New York che lottò contro la microcriminalità e la sconfisse, per sentirsi dire: abbraccia la dottrina Giuliani. Lasciamo la dottrina e la filosofia a Kant, ai filosofi, e misuriamo le politiche sulla loro efficacia".

    (5 settembre 2007)

    http://www.repubblica.it/2007/09/sez...ntervista.html

  3. #3
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    Il ministro Ferrero chiede più collegialità: "Bisogna distinguere fra i mafiosi
    e i writer". Russo Spena: "Il titolare del Viminale banalizza e travisa le nostre posizioni"
    Sicurezza, la sinistra radicale
    "Amato avrà bisogno dei nostri voti"




    Paolo Ferrero

    ROMA - Sulla sicurezza si apre un nuovo fronte nella maggioranza. Dopo l'intervista del ministro dell'Interno Giuliano Amato a Repubblica le reazione della sinistra radicale non si sono fatte attendere. "Da parte del presidente del Consiglio c'è stata l'assunzione del fatto che c'è necessità del coinvolgimento di tutti nella discussione sulla sicurezza. Quindi la richiesta di collegialità è stata assicurata e si lavorerà per avere una discussione collegiale di tutti i ministri", ha detto il ministro della Solidarietà sociale Paolo Ferrero. Che poi ha aggiunto: "Nelle discussioni relative alla sicurezza rimarcando la necessità di dividere con nettezza quella che è la lotta alla criminalità, come la n'drangheta calabrese, dai delinquenti che vanno in giro a rapinare le ville, su cui ci vuole una repressione molto netta". "Questi argomenti - aggiunge il ministro del Prc - vanno distinti dai problemi della mediazione sociale in città e cioè dai lavavetri ai writers. Non si possono tenere insieme cose che non c'entrano nulla. Confondere i due piani - osserva ancora - vuol dire alzare un polverone".

    E se per il capogruppo di Rifondazione al Senato Giovanni Russo Spena "Amato banalizza e travisa le posizioni della sinistra" dalla Sinistra Democratica si fa sentire Cesare Salvi che avverte: "Il ministro dell'interno dovrà avere i voti della sinistra per far passare le sue norme in Parlamento"

    (5 settembre 2007)

    http://www.repubblica.it/2007/09/sez...tra-amato.html

  4. #4
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    A quelli di rifondazione comunista dovremmo spiegare che se fanno un graffito non gradito su palazzi e in giro per la città poi per pulire dobbiamo tirare fuori tutti i soldini: anche le pensionate con la minima. A meno che i comunisti non amino vedere le nostre città sporche e pasticciate (il che potrebbe essere comprensibile per chi fino a ieri immaginava come suprema perfezione la vita in blocchi di cemento in siberia).

  5. #5
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    io non sono rifondarolo ma certo meglio loro che tu conservatore la cui tua suprema perfezione di morte è un bel blocco di cemento di qualche viadotto.

  6. #6
    MazingaZ
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    Amato: «Sulla sicurezza basta banalità sociologiche»

    Il ministro dell’Interno, Giuliano Amato interviene, nella polemica sulle misure allo studio del governo per combattere la microcriminalità. Non è la prima volta che si sottolinea come la legalità non sia né di Destra né di Sinistra • Entro 3 settimane una legge quadro, per garantire tutti. Il piano sarà articolato in più parti: contrasto alle mafie, alla microcriminalità, certezza della pena e azione delle forze dell’ordine

    ROMA – «Basta con il dibattito burattinesco», «facciamola finita con certe banalizzazioni sociologiche», «è ora di finirla di pensare che è sempre colpa della società», «la lotta all’illegalità è una cosa seria». Così il ministro dell’Interno, Giuliano Amato interviene, con un’intervista ad un quotidiano nazionale nella polemica sulle misure allo studio del governo per combattere la microcriminalità.
    Secondo Amato, «una tara culturale affligge la Sinistra», «chiedersi se il problema siano i lavavetri o la 'ndrangheta è una domanda del tutto priva di senso razionale e dobbiamo chiederci per quali distorsioni culturali la si dà». «Facciamola finita con certe banalizzazioni sociologiche – ribadisce il ministro – la microcriminalità va combattuta perchè è dovuto anche ad essa se i cittadini percepiscono un clima di crescente insicurezza. E se si sentono indifesi diventano ostili verso chiunque sia malvestito o diverso intorno a loro. E poi la microcriminalità va combattuta perchè spesso proprio al suo interno si nasconde anche la grande illegalità». «Stiamo attenti – avverte però Amato – a non cadere nella trappola di mirare sempre alla cupola e non colpire mai gli atti che offendono la dignità di chi li compie e la vita quotidiana dei cittadini». «Essere di sinistra – aggiunge il ministro – non vuol dire lasciare impunita l’illegalità. Per me essere di sinistra è organizzare una presenza civile in Italia a favore di chi non fa male a nessuno. Ed è trattare allo stesso modo gli italiani e gli immigrati, senza creare un diritto penale speciale per i poveri o per gli extracomunitari. Ma l’illegalità no. L’illegalità non è e non sarà mai di sinistra».


    5/9/2007

    Per quanto Amato mi stia sulle scatole, come del resto quasi tutti i politici della sinistra, trovo che stavolta, se le sue parole sono mosse da buona volontà, bisognerebbe appoggiarlo anche noi che siamo di destra...

    Ciò che ci deve stare a cuore non è la bella o brutta figura nostra o del politico avversario, ma l'Italia. Un uomo della coalizione (e del governo!) di centro-sinistra che spinge per agguerrirsi contro la microcriminalità, che è quella che più danneggia il cittadino nella sua vita quotidiana, va appoggiato. Poi i fatti ci diranno se è il solito bluf!

    Ci vuole sicurezza... e se la sinistra si decide una buona volta (meglio tardi che mai) che ci vogliono interventi decisi, è bene plaudire e dare il ben venuto nel mondo di chi, solo qualche anno fa, per aver proposto ciò che piano piano il CSX sembra voler sposare, si è preso del razzista e anche delle denunce molto pesanti... per non parlare delle ingiurie.

    Non abbassiamoci ai livelli di mera propaganda sulla quale si è basata la sinistra in questi anni. Distinguiamoci, la classe e la correttezza pagano. E facciamo vedere che la maggiopr parte degli elettori, sia di destra che di sinistra, approvano quando si fa sul serio contro la criminalità.

  7. #7
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    Citazione Originariamente Scritto da MazingaZ Visualizza Messaggio
    Per quanto Amato mi stia sulle scatole, come del resto quasi tutti i politici della sinistra, trovo che stavolta, se le sue parole sono mosse da buona volontà, bisognerebbe appoggiarlo anche noi che siamo di destra...

    Ciò che ci deve stare a cuore non è la bella o brutta figura nostra o del politico avversario, ma l'Italia. Un uomo della coalizione (e del governo!) di centro-sinistra che spinge per agguerrirsi contro la microcriminalità, che è quella che più danneggia il cittadino nella sua vita quotidiana, va appoggiato. Poi i fatti ci diranno se è il solito bluf!

    Ci vuole sicurezza... e se la sinistra si decide una buona volta (meglio tardi che mai) che ci vogliono interventi decisi, è bene plaudire e dare il ben venuto nel mondo di chi, solo qualche anno fa, per aver proposto ciò che piano piano il CSX sembra voler sposare, si è preso del razzista e anche delle denunce molto pesanti... per non parlare delle ingiurie.

    Non abbassiamoci ai livelli di mera propaganda sulla quale si è basata la sinistra in questi anni. Distinguiamoci, la classe e la correttezza pagano. E facciamo vedere che la maggiopr parte degli elettori, sia di destra che di sinistra, approvano quando si fa sul serio contro la criminalità.
    Senz'altro....purchè facciano qualcosa di concreto, che non sia aumentare il già alto numero di poliziotti (per altro ammettiamo che il cdx su questo tema non è riuscito a fare niente)...e purchè non diano poi dei razzisti alle (poche) amministrazioni di cdx che vogliano tutelare la sicurezza.

  8. #8
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    Citazione Originariamente Scritto da novis Visualizza Messaggio
    già alto numero di poliziotti
    DOVE?

  9. #9
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    Citazione Originariamente Scritto da Sheera Visualizza Messaggio
    DOVE?
    L'italia nel complesso ha già il maggior numero di poliziotti per abitanti tra i paesi europei

    http://www.lavoce.info/news/download.php?cms_pk=656

    Altro discorso è vedere come tutti questi poliziotti sono distribuiti tra le diverse regioni, ad es il Lazio è la regione che ha il maggior n. di poliziotti per abitanti mentre Veneto e Lombardia sono in penultima e ultima posizione.
    Ad ogni modo il problema della scarsa sicurezza in italia non è certo dovuto al basso numero di poliziotti e alla bassa spesa per la sicurezza, anzi.

  10. #10
    Unrepentant Fenian
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    Citazione Originariamente Scritto da myisbetter Visualizza Messaggio
    e di forza coi deboli e gli ultimi....
    lui che ha votato l'indulto che ha scarcerato tanti disgraziati e qualche amicone...
    proprio Lui che ci ha messo le mani in tasca e ci ha fatto un bel prelievo non autorizzato.
    Codardi si nasce e meritatamente lui lo n'acque.

    lui che e venuto a Napoli poco tempo fa dicendo che non c'era un problema ma che avrebbero mandati 1000 poliziotti in piu che nessuno a napoli ha mai visto????

 

 
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