Eh, vabbeh.
Se le leggi si facessero con lo spirito del "tanto le infrangono" possiamo anche tornare a casa tutti e subito...
.
Nel comune di Torregrotta, in Provincia di Messina, il nostro assessore all’ambiente e territorio Michele Formica si è fatto promotore di una importante iniziativa che andrà veramente incontro ai bisogni dei cittadini.
CASE AL POPOLO
CASE AL POPOLO permetterà di risolvere finalmente uno dei problemi più pressanti per le famiglie: acquisire, finalmente una casa di proprietà senza sottostare all’azione usuraria della banche.
ISTRUZIONI E REGOLAMENTO “CASE AL POPOLO”
Art. 1 Finalità
E’ isitituito “CASE AL POPOLO” con l’intento da parte di questa Amministrazione di favorire l’acquisto della prima casa al fine di dare una dignitosa dimora alle famiglie già costituite e favorire la nascita di nuovi nuclei familiari.
CASE AL POPOLO eroga un contributo a fondo perduto, proveniente dall’Amministrazione Comunale a favore dei soggetti destinatari con le modalità di cui ai successivi atti.
Si tratta di un’erogazione libera dell’Amministrazione Comunale per l’anno solare di riferimento.
L’accesso a un’erogazione CASE AL POPOLO non costituisce impegno pluriennale.
ART. 2 Requisiti per l’accesso
-Essere residenti nel Comune di Torregrotta da almeno cinque anni (uno dei due coniugi in caso di nucleo familiare).
-Non possedere, ad alcun titolo, altre abitazioni.
-L’abitazione acquistata dovrà essere delle Cat. Catastali A3/A4/A5
Art.3 Presentazione delle domande
Entro il 31 luglio di ogni anno solare gli aventi diritto presentano una domanda di accesso di accesso all’erogazione di CASE AL POPOLO che deve essere corredata dai seguenti documenti:
-Domanda come predisposta il allegato A
-Certificato di residenza storico
-Certificato di famiglia
-Certificazione ISEE
-Attestazione bancaria con l’attestazione della quota capitale e della quota interessi per l’anno in corso-
Art. 4 Graduatoria
La graduatoria sarà stilata in base ai seguenti criteri di punteggio:
-Nucleo familiare con ISEE inferiore a Euro 6.000 PUNTI 5
-Nucleo familiare con ISEE compreso tra 6.000 e 7.999 Euro PUNTI 4
-Nucleo familiare con ISEE compreso tra 8.000 e 9.999 Euro PUNTI 3
-Nucleo familiare con ISEE compreso tra 10.000 e 15.000 Euro PUNTI 2
-Nucleo familiare con ISEE superiore a 15.000 Euro PUNTI 1
GIOVANI COPPIE
-Coppie sposate da meno di tre anni PUNTI 2
-Coppie sposate da meno di sei anni PUNTI 1
FAMIGLIE CON PORTATORI DI HANDICAP
Famiglie con portatori di handicap, con indennità di accompagnamento conviventi da almeno tre anni nel nucleo familiare (in caso di minore di anni tre deve essere convivente dalla nascita oppure dall’adozione) PUNTI 2
In caso di parità di punteggio si farà riferimento all’ISEE.
Art. 5 Erogazioni
Stilata la graduatoria finale in base ai criteri di cui all’Art. 4 si procede all’assegnazione delle somme scorrendo l’ordine della graduatoria e fino all’esaurimento delle somme in capitolo.
L’erogazione per singola richiesta sarà nella “quota interessi annui” attestata dall’istituto bancario e comunque fino ad un massimo di Euro 1.032,00.
Art. 6 Fondi
Ogni anno l’Amministrazione Comunale, in sede di bilancio preventivo, provvederà a impinguare un apposito capitolo di bilancio da destinare a CASE AL POPOLO con impegno pluriennale.
Il Mutuo Sociale non offre una casa di proprietà, ma un usufrutto da parte del mutuante. Infatti il 5% dell'abitazione resta di proprietà dell'Ente Regionale, il quale ne può disporre la requisizione nel caso in cui l'usufruttuario subaffitti l'abitazione. La casa ottenuta con il mutuo sociale non si può vendere.
Pagate tutte le rate del Mutuo Sociale la famiglia diventa proprietaria del 95% della casa. Il restante 5% rimane di proprietà dell' Ente Regionale per il Mutuo Sociale che lo inserisce nel proprio patrimonio indisponibile.
In questa maniera il proprietario della casa non può rivenderla, ipotecarla od affittarla a terzi.
Di fatto la casa comprata con Mutuo Sociale quindi, non si tramuta in capitale economico, ma resta nei limiti della sua funzione naturale, che è quella di dare un tetto alla famiglia.Il bene essendo diviso in proprietà con l'Ente Regionale per il Mutuo Sociale non può essere ne pignorato ne confiscato.La casa ottenuta con Mutuo Sociale si può rivendere solo all' Istituto Regionale per il Mutuo Sociale. La casa verrà pagata lo stesso prezzo pagato all'Istituto calcolando naturalmente l'inflazione.
credo che si debba fare una distinzione importante
Il fatto che la legge sul Mutuo Sociale possa essere raggirata non è un buon motivo per non sostenerla perché si tratta di imperfezioni esterne alla legge e non implicite ad essa. Già oggi, ad esempio, nell'assegnazione delle semplici case popolari molti assegnatari in realtà sono dei furbi che non avrebbero i requisiti necessari all'assegnazione. Ma il problema non sono i regolamenti delle case popolari, bensì la mancanza di controllo, che è cosa autonoma dalle regole di assegnazione.
La sospensione della rata del mutuo con il MS in caso di disoccupazione totale, analogamente, è una cosa corretta: che poi qualcuno se ne possa approfittare è un problema diverso e di competenza di chi dovrà effettuare i controlli.