Originariamente Scritto da
Merello
I fatti.
Il Card. Camillo Ruini, durante un intervento ad un dibattito organizzato dalla Fondazione Magna Carta, parla di aborto e 194: "Esistono leggi che un cattolico non approva, ma se possono essere migliorate non bisogna sottrarsi, bisogna agire in positivo"....Un giornalista - citando Livia Turco ("Non mi dispiacerebbe caratterizzare il mio ministero con un atto di indirizzo che attualizzi questa legge: saranno linee guida nello spirito della legge, per rispettarla fino in fondo") - gli chiede un commento e lui risponde: "Sono d'accordo (!!!!), è non solo lecita ma doverosa una interpretazione che aggiorni ai progressi medico-scientifici la 194, ormai vecchia di trent'anni"....fermo restando che "non esistono condizioni culturali e politiche per modificarla a fondo".
Quindi le stesse cose che ha detto la Turco: "Se da un lato facciamo battaglie per il riconoscimento delle diverse abilità, come possiamo permettere che si eliminino i feti solo per queste diversità?".
Quindi pareri identici e - soprattutto - concordi nel non voler cancellare la 194 nè di volerla modificare e attaccare.
Ma qui inizia la fiera del delirio!!!!!!
Corriere della Sera: "L'alto prelato: è tempo di modificare la 194".
La Repubblica: "Aborto, l'offensiva di Ruini: modifichiamo la 194".
La Stampa: "Ruini e l'aborto: legge da cambiare".
E chiaramente non si sono sottratti dal gioco del delirio i grandi maestri dell'arte...Enrico Boselli: "Il suo ennesimo attacco alla 194 arriva adesso che il centrosinistra è debole causa partito democratico: ha deciso di iniziare la guerra e guerra sia". (......)
Barbie Pollastrini: "No, la 194 non si tocca! No, non è possibile riaprire lo scontro".
Qualcuno di voi vuole aggiungersi?