Gennaio 1945: Il Gruppo Armate Sud dell'Unione Sovietica non si ferma in Romania, e avanza fino in Jugoslavia.
Marzo-Aprile 1945: Forze congiunte Jugoslavo-Sovietiche invadono l'Italia Orientale occupata dai nazisti.
25 Aprile 1945: I Nazisti si ritirano dall'Italia, a seguito dell'avanzata congiunta USA-URSS. Truppe delle due nazioni si incontrano sul Reno, presso Bologna.
18 Settembre 1945: le trattative di spartizione delle due aree di influenza sull'Italia fra USA e URSS falliscono. A Ovest rimane il Regno d'Italia, a Est l'URSS cede alla Jugoslavia la sua zona. Viene creata la Repubblica Illirica, parte della Federazione Jugoslava con le Repubbliche di Slovenia, Serbia, Montenegro, Bosnia e Macedonia.
2 Giugno 1946: a seguito della presenza di carri sovietici nell'Italia orientale, al Referendum prevale la monarchia. Viene approvata una costituzione del Regno d'Italia migliore dello Statuto Albertino, e si costituisce un sistema sul modello Inglese.
10 Ottobre 1946: il Partito Comunista Italiano tenta una rivolta nell'Emilia-Romagna, in Lombardia e Toscana cercando di portare queste regioni nella Repubblica Illirica. La rivolta è stroncata dalle forze d'occupazione Alleate, e il PCI è messo fuori legge (come la KPD nella Germania Federale).
18 Aprile 1948: grande affermazione della Democrazia Cristiana di De Gasperi. L'MSI ottiene il 15%, il PSLI (Partito Socialista del Lavoro Italiano nato dall'unione del PSI con gli ex-Comunisti del disciolto PSI) il 34%.
Inizio dei governi Centristi della DC.
A seguito della separazione di Tito dal blocco sovietico anche la Repubblica Illirica ne esce, accettando gli aiuti del Piano Marshall. Il sistema politico della Repubblica è quello delle democrazie popolari, anche se una minima parte di libertà di impresa rimane (sotto i 5 dipendenti), il che permette un moderato sviluppo economico.
18 Agosto 1953: rivolta di Trieste. Gli Italiani della Repubblica Illirica si rivoltano contro la Jugoslavia. Il Partito Comunista dei Lavoratori, partito unico della Repubblica, cambia nome in Partito Comunista Nazionale.
19 Maggio 1956: dopo 3 anni di sanguinosi scontri Tito riconosce l'indipendenza della Repubblica Illirica, che strappa alla Iugoslavia tutte le terre irridente (Dalmazia, Istria, Fiume ed entroterra di Fiume, Friuli Orientale).
18 Ottobre 1968: all'Università di Venezia, Trieste e Spalato ci sono rivolte studentesche, contro la stretta oppressiva del regime di Togliatti. Agli studenti si accodano gli Slavi delle minoranze etniche (discriminati dal Partito Comunista Nazionale, che ha preso dentro di se elementi irridentisti per aumentare la sua popolarità) e gli Operai che chiedono più diritti.
I Carri Sovietici non riescono ad intervenire (dato che vi è la Jugoslavia nel mezzo) e la Jugoslavia stessa tenta di approfittarne invadendo la Repubblica Illirica, ma viene respinta.
25 Dicembre 1968: con il così detto "Proclama di Natale", in diretta Tv il Segretario del Partito Comunista Togliatti annuncia le sue dimissioni. Nomina nuovo Segretario Enrico Berlinguer.
18 Settembre 1969: sull'onda emotiva della Primavera di Praga, Berlinguer annuncia che si terranno libere elezioni per la scelta di una assemblea costituente. Il Partito Comunista Nazionale cambia nome in Partito Operaio del Lavoro e ottiene il 40% dei voti.
1 Gennaio 1970: entra in vigore la nuova Costituzione. La Repubblica Illirica cambia nome in Lega Adriatica che avrà una struttura Federale. In ogni Cantone vi sarà il Bilinguismo se necessario e ogni cantone avrà ampie autonomie. Il modello è quello della Costituzione Svizzera, con molta democrazia diretta fondata sui referendum.
Il Parlamento, la Camera dei Lavoratori, è eletta con un proporzionale puro. Il popolo elegge poi i 7 membri del Consiglio Federale (come in Svizzera) i quali hanno il potere esecutivo.
23 Aprile 1992: dopo 22 anni di governo (democraticamente eletto) del POL le opposizioni di centrodestra ottengono la maggioranza alla Camera dei Lavoratori. Il Segretario del P.O.L. si dimette dopo la storica sconfitta.
24 Marzo 1994: su proposta del partito Nazionale, il governo di Centrodestra indice un referendum che propone l'adesione della Lega Adriatica al Regno d'Italia. I no prevalgono con il 65%.
18 Aprile 1996: il POL ritorna al governo grazie all'alleanza con il partito Federalista.
15 Marzo 2004: dopo 8 anni di governo l'alleanza POL-Federalisti perde di nuovo contro il centrodestra.
La Lega Adriatica aderisce alla UE.
22 Aprile 2008: nuove elezioni. L'Euro diventa la valuta della Lega Adriatica. Per la prima volta Italiani dell'Est e dell'Ovest hanno le stesse monete. La Lira Dalmata va in pensione.
I confini della Lega Adriatica sono ad est la Provincia di Padova, a Nord la Provincia di Bolzano, a Sud-Est la provincia di Bologna.
In pratica include oltre a Istria e Dalmazia, l'intero Friuli, parte della Slovenia, parte del Trentino, parte del Veneto e parte della Romagna.
La capitale è Trieste.