Il 2 settembre a roma, partecipando al corteo di AG roma o nazionale che fosse, ho provato una tristezza infinita quando ogni 5 minuti dal centro del corteo partivano quelle belle canzoni del ventennio, che non lo nego, a cantarle mi aprono il cuore.
Mi aprono il cuore per le idee che portano, per le bellissime parole e per i loro messaggi sottointesi.
LA loro musicalità mi fa impazzire, non ce nulla che mi piace cantare come quelle.
Ogni volta partivamo e i capoccia di ag dalla camionetta urlavano di non cantare quelle canzoni partendo a squarciagola coi megafoni con degli slogan alcuni passabili altri penosi.
ciò che intristiva era l'ansia motrata dai direttori d'orchestra di AG che qualche giornalista ci sentisse cantare qeulle canzoni, e la loro animosità che scoppiava ogni votla che qualcuno tentava di intonare qualcosa.
Cosi come le canzoni del ventennio anche la cara "boia chi molla" e "me ne frego" erano bandite.
Abbiamo detto che non siamo più fascisti ed infatti non lo siamo, abbiamo detto che lo abbiamo ripudiato, ma dio bono almeno non autolimitiamoci la nostra libertà di espressione, arroghiamoci il diritto di cantare quel che cazzo ci pare, senza fottercene del giudizio dei sinistrorsi!
IO la penso cosi, voi?