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Discussione: Tibet prima di Mao

  1. #21
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    Citazione Originariamente Scritto da Myrddin-Merlino Visualizza Messaggio
    Che cazzo c'entra l'Irak? Gli Usa sono a decine di migliai di chilometri lontani dal loro paese per distruggere e bombardare, la Cina ha sempre avuto il controllo politico del Tibet, da centinai di anni, e sonoa casa loro, non bombardano e non uccidono nessuno, la gente va a fare il turista in Tibet come se nulla fosse. Non mi pare che l'Irak sia la stessa cosa. Sempre vuote strazioni...
    1) il tibet non è han, non lo è mi stato, ha avuto una storia lunga e complicatissima di periodi in cui la potenza era il tibet e periodi in cui la potenza era la cina, ma il tibet è da almeno un paio di mila anni cosa diversa dalla cina

    2) non uccidono nessuno... forse adesso, comunque non credo che la distruzione di una culutra per far diventare i itbetani degli han come nulla fosse sia proprio riconducibile alla categoria "antimperialismo". in ogni caso l'esercito popolare ha invaso il tibet, pochi morti o tanti fa poca differenza, sempre di invasione si tratta

    3) a fare il turista in tibet ci devi andare con un visto speciale e con un viaggio organizzato che ti spieghi come tutto proceda benissimo e non ci sia nessunissima tensione in tibet. a dare orecchio alle gioppinate di regime non sta succedendo nulla ne in tibet ne negli xinjiang, ma ricordo anche che seconod uqeste gioppinate la pena di morte combatte la criminalità, il falun gong è una setta di pericolosi eversori, amnesty international è filoamericana...

  2. #22
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  3. #23
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    Citazione Originariamente Scritto da italianuova2 Visualizza Messaggio
    il fascismo è nazional-socialismo hanno avuto il loro corso storico un secolo fa.
    tutto va contestualizzato.

    All'epoca nessuno parlava di autodeterminazione dei popoli
    in verità, ne litigavano rosa luxemburg e lenin almeno dieci anni prim della fondazione dei fasci di combattimento

  4. #24
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    Citazione Originariamente Scritto da italianuova2 Visualizza Messaggio

    3) se si è per l'autodeterminazione dei popoli lo si è sempre e comunque.
    ...quindi condanni l'occupazione italiana della Libia, dei Paesi del corno d'Africa, dell'Albania e via discorrendo ?.

  5. #25
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    È proprio vero che la libertà è preziosa; così preziosa che dovrebbe essere razionata.
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    L'articolo scardina molto bene alcune banalità che la stampa occidentale afferma sull'argomento Tibet.
    1- il Tibet è sempre stato storicamente cinese, e la maggior parte dei tibetani si sentono cinesi
    2- il buddismo ed il lamaismo sono 2 cose assai differenti, ed ascoltare le bigotterie del Lama in fatto di sessualità ecc. cio' pare assai evidente. (poi se qualcuno è interessato legga le 4 nobili fondamentali verità del buddhismo)
    3- se oggi anche i tibetani hanno uno stato di diritto che ha abolito la teocrazia feudale e la servitù della gleba dell'aristocrazia lama lo devono unicamente all'esercito di liberazione nazionale cinese.
    4- come al solito gli squallidi imperialisti yankee additano ai loro nemici le proprie colpe: se c'è qualcuno che storicamente ha contribuito all'occupazione straniera attraverso i suoi mercenari ed i suoi governi fantoccio sono gli usa a Taiwan o in sud corea. Prendere lezioni di autodeterminazione dagli Usa sarebbe come andare a scuola di galateo da jack lo squartatore.

  6. #26
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    Citazione Originariamente Scritto da komsomol Visualizza Messaggio
    L'articolo scardina molto bene alcune banalità che la stampa occidentale afferma sull'argomento Tibet.
    1- il Tibet è sempre stato storicamente cinese, e la maggior parte dei tibetani si sentono cinesi
    2- il buddismo ed il lamaismo sono 2 cose assai differenti, ed ascoltare le bigotterie del Lama in fatto di sessualità ecc. cio' pare assai evidente. (poi se qualcuno è interessato legga le 4 nobili fondamentali verità del buddhismo)
    3- se oggi anche i tibetani hanno uno stato di diritto che ha abolito la teocrazia feudale e la servitù della gleba dell'aristocrazia lama lo devono unicamente all'esercito di liberazione nazionale cinese.
    4- come al solito gli squallidi imperialisti yankee additano ai loro nemici le proprie colpe: se c'è qualcuno che storicamente ha contribuito all'occupazione straniera attraverso i suoi mercenari ed i suoi governi fantoccio sono gli usa a Taiwan o in sud corea. Prendere lezioni di autodeterminazione dagli Usa sarebbe come andare a scuola di galateo da jack lo squartatore.
    ma cazzo basta stronzate, non basta rieptere che il tibet è sempre stato cinese, la storia è molto più complessa porca troia

    i itbetani non sono hano, non hanno mai parlato l'hanyu, non scrivevano con gli hanzi.
    hanno avuto un loro stato autonomo, a fasi alterne egemone o egemonizzato nei rapporti col celeste impero, a partire dai tempi del nomadismo passando per la fondazione dello stato, il protettoraro yuan e tutto il resto.
    che i tibetani si sentano cinesi te lo stai inventando te adesso, forse ti riferisci al fatto che i cinesi hanno spedito nel tibet un numero tale di coloni di etnia han tale che adesso gli han son oeffettivamente la maggioranza della popolazione, ma questo si chiama colonialismo

    che oggi in cina ci sia uno stato di diritto, poi, non ha il coraggio di dirlo nemmeno il governo cinese, figurati gli storici deldiritto cinese.

  7. #27
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    È proprio vero che la libertà è preziosa; così preziosa che dovrebbe essere razionata.
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    Citazione Originariamente Scritto da Kowalsky Visualizza Messaggio

    i itbetani non sono hano, non hanno mai parlato l'hanyu, non scrivevano con gli hanzi.
    hanno avuto un loro stato autonomo.................che oggi in cina ci sia uno stato di diritto, poi, non ha il coraggio di dirlo nemmeno il governo cinese, figurati gli storici deldiritto cinese.
    Intanto, nel periodo post-imperiale, non solo quella tibetana ma nessuna etnia o regione cinese aveva in senso stratto uno stato proprio, quando i signori della guerra spadroneggiavano nella regione foraggiati dagli occidentali. (Non apriamo ancora una volta i capitoli riguardanti le guerre coloniali dell'oppio, le rivolte dei boxer ecc....).
    poi ci sono altre minoranze in cina che non hanno mai parlato cinese (gli Hui tanto per fare un esempio).
    in Cina esiste uno stato di diritto che ti piaccia o no, anche se a te probabilmente sfugge che tale affermazione non ha alcuna connotazione valoriale o etica. A meno che lo stato di diritto non sia stato quello dei lama che affamavano il popolo col loro feudalesimo ed estorcevano i prodotti della terra ai contadini per abbellire i loro magniloquenti tempi buddhisti.

  8. #28
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    Citazione Originariamente Scritto da Kowalsky Visualizza Messaggio
    2) non uccidono nessuno... forse adesso, comunque non credo che la distruzione di una culutra per far diventare i itbetani degli han come nulla fosse sia proprio riconducibile alla categoria "antimperialismo". in ogni caso l'esercito popolare ha invaso il tibet, pochi morti o tanti fa poca differenza, sempre di invasione si tratta
    Strano, a me invece risulta che molti Han residenti nella regione del Tibet si facciano censire come tibetani. Infatti il Tibet è una regione autonoma dello Stato cinese, e i tibetani hanno diversi vantaggi - per esempio, secondo la legge sul controllo demografico, il limite del numero di figli per coppia è tre anziché uno.

    Il governo cinese sa benissimo che la Cina è uno stato multinazionale (nel senso di "nazioni" come comunità unite da territorio, lingua, tradizioni, sistema economico), e l'amministrazione é regolata di conseguenza. Ci sono moltissimi altri esempi di Stati multinazionali. Il fatto che ogni nazione abbia il diritto di autodeterminarsi non implica che "autodeterminazione" debba coincidere con "secessione". Non significa che un comunista debba appoggiare sempre e comunque il separatismo, o propagandarlo quando esso é una corrente marginale (come nel caso del Tibet e di moltissime altre nazioni senza Stato). Consiglio di rileggere Lenin, che affrontò la questione nazionale e usò un'efficace metafora su autodeterminazione e secessione: un comunista difende il diritto al divorzio, ma non per questo deve spingere tutte le coppie a divorziare.

    Faccio notare, infine, che l'idea dello "stato etnico" è fortemente reazionaria, e propagandata dalle potenze imperialiste (e da qualche minorato fascista) ogni qualvolta sia necessario distruggere un avversario scomodo: ieri Jugoslavia, oggi Russia e Cina. Le lotte di liberazione di nazioni e popolazioni oppresse sono tutt'altra cosa.

  9. #29
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    Citazione Originariamente Scritto da komsomol Visualizza Messaggio
    in Cina esiste uno stato di diritto che ti piaccia o no, anche se a te probabilmente sfugge che tale affermazione non ha alcuna connotazione valoriale o etica. A meno che lo stato di diritto non sia stato quello dei lama che affamavano il popolo col loro feudalesimo ed estorcevano i prodotti della terra ai contadini per abbellire i loro magniloquenti tempi buddhisti.
    tralasciamo che la storia del tibet è una storia diversa da quella delle etnie minori storiche dell'impero, visto che da quest'orecchio proprio non ci sentite

    andiamo allo stato di diritto: è il governo cinese a porsi come obiettivo quello di diventare uno stato di diritto in futuro, sicuramente non possiamo parlare adesso di stato di diritto in una situaizone in cui la costituzione da al governo cnetrale di annullare qualsiasi decisione presa dalle ammnistraizoni idnipendenti con le più nebulose giustificazione (art. 53, se non ricordo male)

  10. #30
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    Ricordi male, l'articolo 53 della costituzione cinese dice tutt'altro, e quella costituzione sulle autonomie è chiara e ben dettagliata

    Sezione 6: Organi di autonomia delle località ad autonomia etnica

    112. Gli organi di autonomia delle località ad autonomia etnica sono le assemblee del popolo ed i governi popolari di regioni autonome, circondari (zhou) autonomi e distretti autonomi.

    113. Nelle assemblee del popolo di regioni autonome (abbr. aut.), circondari aut. e distretti aut., oltre ai rappresentanti della nazionalità che esercita l'autonomia del territorio, è d'obbligo un numero appropriato di rappresentanti di altre nazionalità che risiedono nel territorio amministrativo.

    Nei Cp delle assemblee del popolo di regioni aut., circondari aut. e distretti aut., tra coloro che ricoprono le cariche di presidente o di vicepresidente è d'obbligo l'incarico a cittadini della nazionalità che esercita l'autonomia del territorio.

    114. Le cariche del presidente (zhuxi) di regione aut., del presidente di circondario (zhouzhang) aut. e del presidente di distretto (xianzhang) aut. devono essere ricoperte da cittadini della nazionalità che esercita l'autonomia del territorio.

    115. Gli organi di autonomia di regioni aut., circondari aut. e distretti aut. esercitano i poteri d'ufficio degli organi statali locali prescritti dalla costituzione nella sezione 5° del Capo III; allo stesso tempo esercitano il diritto di autonomia, in conformità con l'ambito di competenze prescritto dalla costituzione, dalla legge sull'autonomia territoriale delle nazionalità e da altre leggi, secondo le condizioni locali di fatto, ed eseguono pienamente le leggi e le politiche dello stato.

    116. Le assemblee del popolo delle località ad autonomia etnica hanno il diritto di definire regolamenti (tiaolie) di autonomia e regolamenti settoriali in conformità con le caratteristiche politiche, economiche e culturali delle nazionalità del luogo. I regolamenti di autonomia ed i regolamenti settoriali delle regioni aut. entrano in vigore dopo l'approvazione da parte del Cp dell'Anp. I regolamenti di autonomia ed i regolamenti settoriali dei circondari aut. e dei distretti aut. entrano in vigore dopo l'approvazione da parte del Cp dell'assemblea del popolo della provincia o della regione aut. e vengono comunicati al Cp dell'Anp per la registrazione.

    117. Gli organi di autonomia delle località ad autonomia etnica hanno il diritto di autonomia nell'amministrazione delle finanze locali. Tutte le entrate finanziarie, che in conformità con l'ordinamento finanziario dello stato appartengono alle località di autonomia etnica, vengono predisposte ed utilizzate obbligatoriamente dagli organi di autonomia delle località autonome.

    118. Gli organi di autonomia delle località ad autonomia etnica predispongono e amministrano con auto-decisione una costruzione economica di carattere locale, sotto la direzione del piano statale.

    Lo stato è tenuto ad aver cura degli interessi locali delle località ad autonomia etnica, nello sfruttare le risorse naturali e nel costruire le imprese in località di autonomia etnica.

    119. Gli organi di autonomia delle località ad autonomia etnica amministrano con auto-decisione le opere educative, scientifiche, culturali, sanitarie e sportive nella propria località, tutelano e riordinano l'eredità culturale della nazionalità, ne sviluppano e rendono fiorente la cultura.

    120. Gli organi di autonomia delle località possono organizzare, con l'autorizzazione del Cas, reparti (budui) locali di pubblica sicurezza per la tutela dell'ordine sociale, in conformità con l'ordinamento militare dello stato e con le esigenze di fatto del luogo.

    121. Gli organi di autonomia delle località ad autonomia etnica, nell'esercizio del proprio ufficio utilizzano (shiyong) una o più lingue e scritture correnti del luogo, in conformità con le norme del regolamento di autonomia della località.

    122. Lo stato aiuta ciascuna minoranza etnica, per quanto riguarda le finanze, i materiali e la tecnologia, ad accelerare la costruzione economica e la costruzione culturale.

    Lo stato aiuta le località ad autonomia etnica a formare in gran numero quadri di ogni grado e personale qualificato e maestranze di ogni genere delle minoranze del luogo.
    http://www.tuttocina.it/Mondo_cinese/043/043_cost.htm
    Myrddin

 

 
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