Gian Antonio Stella a proposito delle assicurazioni sui tagli di spesa del Governo.

[ivanko]

Articolo ottimo e ben scritto direi.

domanda: qualcuno crede al Governo Prodi sul fatto che non alzerà le tasse e taglierà le spese solamente?

Per chi rispondesse di sì...

domanda n°2: perchè il governo prodi invece di finanziare con tagli dai 15 ai 21 miliardi di spese (mi pare sia questo l'esorbitante ammontare: 40mila miliardi) equivalenti nuove, ennesime, spese pubbliche non si dedica a tagliare anche e prioritariamente nella stessa misura del tesoretto le tasse? Una cosa del tipo "meno dieci miliardi di tasse" non la possiamo sentire?

La pressione fiscale al 44% (cioè l'aumento surrettizio GIA' FATTO e anche pubblicamente ieri denunciato da un economista di fama come Francesco Giavazzi sul Corriere della Sera) gli piace?

benchè risponda "no" alla prima domanda mi pare opportuno darti ragione sul quesito numero due.si tende sepre a separare nei dibattiti politici, ma nn ovviamente negli emendamenti delle finanziarie (truffldini!!) tasse e lavoro, quando invece le cose vanno di pari passo visto che ad essere tassato è il lavoro. e il lavoro tassato ha un significato elementare quando il governo che impone una pressione fiscale enorme come quello italiano (ogni governo italiano) utilizza le entrate per contnuare a finanziare la spesa pubblica allo stesso modo di come si comportano i consigli di amministrazone con i (non) dividendi (aumentando il proprio stipendio): meno produzione, meno lavoro, prezzi più alti.

però mi preme sottolineare anche un altro fatto: sbaglio o in un passaggio dell'articolo si sostiene che prodi goda di una maggioranza superiore a quella dei suoi predeccessori??

[ivanko]

cerca di non essere fazioso ma obiettivo: a lasciare i debiti è più la destra che la sinistra

si, am cosa ha a che fare con la discussione??capisco che probabilmente ronnie ha postato con il solito fine di "affossare" prodi, ma per una volta gli è riuscito un 3d obiettivo, comprese le domande poste alla fine. o no??

[yurj]

SCOPERTE PARADOSSALI - Perlustrare gli archivi offre scoperte straordinarie. Come il bellicoso altolà del ministro del lavoro socialdemocratico Michele Di Giesi all'uscita da una riunione in cui il Giovanni Spadolini aveva chiesto a tutti «riduzioni da apportare ai bilanci dei singoli ministeri». Era il settembre 1981. L'anno dopo avrebbero dato le dimissioni 219 bidelli milanesi: 8 perché erano arrivati ai limiti di vecchiaia, 211 (96%) per approfittare delle pensioni baby. La signora Francesca Zarcone sarebbe andata a riposo giovanissima 11 mesi dopo l'assunzione definitiva. E una friulana, Ermanna Cossio, avrebbe battuto ogni record ritirandosi a 29 anni e andando a prendere come prima pensione il 94% (avete letto bene: novantaquattro per cento) dell'ultimo stipendio. Il prode Di Giesi, però, fu irremovibile: «Non posso accettare riduzioni di prestazioni sulle pensioni». Per carità, rispetto ai tempi in cui Bettino Craxi ironizzava sul rigore dei liberali («Hanno fondato un'associazione per il taglio della spesa che ha per stemma le forbici dimenticando che sono il simbolo degli eunuchi »), è cambiato tutto.
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Ecco i risultati dell'anticomunismo da 60 anni in qua.

[brunik]

si, am cosa ha a che fare con la discussione??capisco che probabilmente ronnie ha postato con il solito fine di "affossare" prodi, ma per una volta gli è riuscito un 3d obiettivo, comprese le domande poste alla fine. o no??

ho semplicemente corretto una inesattezza nella parte in cui si diceva che sia destra che la sinistra fanno i buchi.

[Nostradamus (POL)]

Basterebbe ridurre a metà la pensione ai tanti Gaetano Gifuni e ridurre in proporzione la pressione fiscale. Tanto con 30 mila euro al mese si campa lo stesso...

[ivanko]

Basterebbe ridurre a metà la pensione ai tanti Gaetano Gifuni e ridurre in proporzione la pressione fiscale. Tanto con 30 mila euro al mese si campa lo stesso...

appunto, ed ecco una buona proposta alla quale si possono aggiungere altre misure, ad esempio la riduzione degli organici nelle aziende pubbliche, comprese usl e inps varie ed inserire i criteri di efficienza e la revisione dei contratti del pubblico impiego partendo dai "plazzi" di stato

[Ronnie]

Basterebbe ridurre a metà la pensione ai tanti Gaetano Gifuni e ridurre in proporzione la pressione fiscale. Tanto con 30 mila euro al mese si campa lo stesso...

Non sono i mille politici ma i 3.000.000 di dipendenti bassi il problema dei conti.
La categoria della quantità non è prescindibile trattandosi di conti. Chi parla di ridurre i costi della politica sbaglia, i conti non sono aggiustabili nemmeno per lo 0,5% del PIL tagliando i costi della politica.

E' proprio la macelleria sociale quel che bisogna fare per i conti:

- tagliare gli stipendi
- alzare gli orari
- tagliare le pensioni minime
- tagliare il numero dei dipendenti con un blocco turn over
- temporizzare lungo i mesi l'esercizio dei fondi
- tagliare gli investimenti, gli aiuti economici a categorie speciali etc.
etc.

Il modo migliore per tagliare la spesa è però dichiarare: non esistono spese "salve", tutte le voci del bilancio pubblico giuridicamente comprimibili (i.e. tutte quelle non vincolate a trattati internazionali, diritti acquisiti costituzionalmen o contratti di diritto privato) sono ridotte per decreto dell'1%. Ogni amministrazione responsabile dei fondi in questione ha il diritto di ripartire come meglio crede questo taglio, esso deve pero' essere preciso.

Nessun sistema di nessuna entità umana funziona a 100 e non funziona a 99, quindi nessuno potrebbe lamentarsi di niente, tutti dovrebbero risparmiare un po'. E' un sistema inventato dal congresso americano, e non è male via...

Ho detto 1% ma vale qualsiasi numero eh. Non è affatto vero che non si possa dire "la spesa quest'anno non cresce, decresce dell'1%", è un falso mito.

L'Irlanda ha tagliato in 12 anni del 24% la sua spesa pubblica. Penso che sia semplicemente una cosa "fattibile"

[Nostradamus (POL)]

appunto, ed ecco una buona proposta alla quale si possono aggiungere altre misure, ad esempio la riduzione degli organici nelle aziende pubbliche, comprese usl e inps varie ed inserire i criteri di efficienza e la revisione dei contratti del pubblico impiego partendo dai "plazzi" di stato

Per essere più drastici basterebbe adottare un sistema interamente digitalizzato in grado di gestire a livello burocratico amministrativo l'intero paese eliminando totalmente tutti gli uffici pubblici. Una cosa del genere permetterebbe di tagliare milioni di posti statali ormai obsoleti ed inutili e renderebbe l'Italia finalmente un paese competitivo.

[brunik]

Io non ho difeso a spada tratta alcun Prodi, ho soltanto arricchito la discussione con interessanti e pertinenti dati sui quali inviterei a meditare prima di intervenire nuovamente, perchè altrimenti il thread sta prende la solita piega qualunquista ne non si giunge ad alcuna conclusione operativa.

Anzi, ti ringrazio per avermi dato l'opportunità di precisare qualche altra piccola cifra, in modo da permettere alla discussione di proseguire ordinatamente

[Barbanera]

Bene... per risolvere (gli incapaci) tutti i problemi continuate pure con questo clima... tagliare, ridurre, licenziare, arrestare, processare, espratiare e via di questo passo ... alle prossime elezioni credo che qualche parte politica sparirà definitivamente dalla circolazione e senza rimpianti...

B.