Nella guerra globale in corso vince chi non partecipa

La Svizzera e la Spagna hanno scelto la neutralità nel prossimo conflitto: dovremmo seguire il loro esempio.

Il conflitto afghano durerà ancora molti anni: un terzo del paese è sotto il controllo diretto dei Mujaeddin che trafficano con l’oppio.

Da quanto sopra armi e potere sulla popolazione, abituata da sempre alla guerriglia sulle montagne: hanno già sconfitto molti imperi in passato.

Non vedo il nostro interesse a sostituire l’Armata Rossa nell’occupare Kabul e poche altre valli, salvo una indecente propaganda militare volta solo ad ottenere altri finanziamenti per autoalimentarsi.

A breve deflagrerà il conflitto con l’Iran con guerre e guerriglie tenaci ed assai lunghe da domare, guerre che facilmente porteranno al coinvolgimento della Cina e quindi saranno globali.

Non è interesse dell’Italia partecipare a tale conflitto, anzi.

I nostri doveri bellici sono assolti anche troppo ampiamente dalla nostra missione in Libano, dove un coinvolgimento ha significato di rispondere alle pressioni per ottenere un nostro coinvolgimento militare da parte degli alleati NATO ed anche di autotela contro eventuali atti di terrorismo che deriverebbero da lasciar deflagrare un conflitto nel vicino medio oriente.


I doveri bellici franco - italiani sono assolti anche troppo dalla nostra missione in Libano.
Ritirando le truppe dall’Afganistan e riducendo le molte altre costose e inefficaci missioni militari nel mondo il governo potrebbe smettere di tagliare le pensioni e ridurre le spese sociali e finalmente ammettere l’intollerabilità di spese militari così elevate per una Nazione come l’Italia.

Avv. Stefano Procaccini