Paragonare la Russia d'oggi all'Unione Sovietica comunista e stalinista e' sbagliato, sarebbe come qualificare l'odierna Germania e' nazista, l'Italia e' fascista e cosi' via di seguito.
L'Europa aveva ed ha ottimi rapporti commerciali con la Federazione Russa ma, se c'era una possibilita' di allacciare rapporti politici migliori se l'e' giocata negli anni '90 adottando la strategia Atlantica facendogli la guerra per la democrazia e i diritti umani anche dentro il suo territorio. Non che la Democrazia e i Diritti umani non siano importanti ma pretenderli ad alta voce e subito da un Paese che sta uscendo dalla catastrofe del collasso delle istituzioni e del mercato e si scopre pieno di oligarchi mafiosi e prepotenti (quasi tutti finanziati e supportati dal democratico occidente e qui' si scopre il vero motivo) e' stato un grosso sbaglio.
E sbagliata si e' rivelata la previsione (o speranza) che Putin continuasse il corso eltsiniano delle liberalizzazioni selvagge a scapito della popolazione russa. Infatti Putin da grandissimo amico dell'occidente sta passando per nemico. In realta' difende gli interessi della Russia ed in questo e' supportato dal 90% dei Russi.