Dieci ragioni per cui la Russia non puo' fidarsi dello Zio Sam
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DI ROBERT BRIDGE
The Moscow News Weekly
Gli occidentali si dicono perplessi di fronte
all'atteggiamento 'aggressivo' che la Russia ha assunto ultimamente
e credono che sia nelle intenzioni di Mosca riguadagnare il suo
vecchio status di superpotenza, e anche il suo piccolo impero. Ma se
incassare i proventi del petrolio rientra nel quadro
dell'imperialismo, come possiamo spiegare le seguenti mosse degli
Stati Uniti?
10. Abbandono del Trattato Anti Missili Balistici
Nel dicembre 2001, tre mesi dopo l'11 settembre, il Presidente degli
U.S.A. George W. Bush ha comunicato al Presidente russo Vladimir
Putin che gli Stati Uniti si sarebbero ritirati dal trattato ABM
(Anti Missili Balistici) del 1972, un accordo risalente all'epoca
della Guerra Fredda che, nello specifico, vietava lo sviluppo e
l'impiego di sistemi di difesa antimissile. Il trattato assicurava
che i Paesi firmatari avrebbero aderito al concetto di Mutua
Distruzione Assicurata (MAD) – basato sulla formula "se tu ci
distruggi, noi distruggeremo te". E' stata senza dubbio una pazzia,
ma ha permesso di mantenere la pace per 30 anni. Il precedente
Segretario alla Difesa Donald Rumsfeld ha cercato di rassicurare
Mosca che questa decisione non rappresentava niente di
personale: "[Il trattato] non riconosce che l'Unione Sovietica non
esiste più e che la Russia non è, ovviamente, un nostro nemico".
Putin ha definito questa mossa come uno 'sbaglio'.
9. "Missione Compiuta"
Il 20 marzo 2003 gli Stati Uniti – senza alcun mandato delle Nazioni
Unite e nonostante le accese obiezioni di Francia, Germania e Russia-
hanno invaso l'Iraq con la scusa che il secolare stato Baahtista di
Saddam Hussein deteneva armi di distruzione di massa e che era un
orgoglioso sostenitore del terrorismo. E' stato poi provato che
entrambe le accuse erano infondate. Il precedente Segretario
Generale delle Nazioni Unite Kofi Annan ha detto in un'intervista
alla BBC che l'attacco ha rappresentato una violazione del diritto
internazionale: "Dal nostro punto di vista e sulla base del Trattato
delle Nazioni Unite, [la guerra] è stata illegale".
8. Le spese folli del Pentagono
Gli Stati Uniti, che hanno appena definito i dettagli di un conto
spese da 583 miliardi di dollari per il 2008, sono responsabili di
circa metà dei consumi globali (o delle prime 14 nazioni). In ogni
caso, come fa notare Robert Higgs dell'Independent Institute, 'il
budget di miliardi di dollari per la difesa è già stato stanziato'.
Higgs ha calcolato che, nel 2006, l'America ha destinato alla spese
militari una cifra pari a 934,9 miliardi di dollari, se si
comprendono in tale cifra i fondi a favore del Dipartimento
di 'Homeland Security' (69,1 miliardi di dollari), del Dipartimento
dell'Energia, che sovrintende alle armi nucleari (16,6 miliardi di
dollari), e del Dipartimento degli Affari per i Veterani (69.8
miliardi di dollari), così come qualche altro succoso stinco di
maiale. A maggio la maggioranza democratica e il Senato ha approvato
un budget di 95 miliardi di dollari a favore delle guerre in
Afghanistan e Iraq per il solo mese di settembre (forza
democratici!). Nel frattempo, l' 'aggressiva' Russia, i cui
stanziamenti per le spese militari sono cresciuti del 48% dal 1996,
investe nella difesa 'solo' 85 miliardi di dollari l'anno.
7. NATO extra-large
Come ha sottolineato nella Pittsburgh Post-Gazette Dan Simpson,
diplomatico americano oggi in pensione, 'L'America e gli altri
membri della NATO hanno intrapreso alcune azioni per garantire
l'acquiescenza dei russi fintantoché la NATO si espandeva per
includere le nazioni del Patto di Varsavia […] Gli argomenti
utilizzati erano che queste nazioni volevano entrare a far parte
della NATO e che il loro ingresso non avrebbe rappresentato alcun
pericolo per la Russia. Questa linea ha trionfato finché anche
stati, quali Estonia, Lettonia e Lituania, ex repubbliche
sovietiche, si sono aggiunti alla NATO. Adesso la Russia vede le
medesime argomentazioni essere proposte anche per la Georgia e
l'Ucraina. Questo vuol dire avvicinarsi a casa'.
6. Nuovi errori militari
Mentre il governo pachistano del generale Pervez Musharraf si batte
per contenere gli effetti di un combattimento di 8 giorni contro i
militanti alla Lal Masjid (Moschea Rossa), un ufficiale americano
scalda gli animi dicendo alla CNN che se gli Stati Uniti 'avessero
bersagli su cui agire, da qualsiasi parte nel mondo', compreso il
Pakistan, allora 'ci dedicheremmo a quei bersagli'. Nel frattempo,
continuano i discorsi di un possibile attacco all'Iran, una nazione
che è salita di posizione nell'asse Americano della classifica del
male.
5. Dimostrazione di forza degli accademici
Keir A. Lieber e Daryl G. Press hanno scritto un articolo nel
prestigioso periodico americano Foreign Affairs dal
titolo "Supremazia Nucleare" (marzo/aprile 2006) nel quale, in poche
parole, sostengono che 'E' plausibile che a breve gli Stati Uniti
riescano a distruggere con un unico colpo gli arsenali nucleari ad
ampio raggio della Russia o della Cina'. Questo è il tipo di
articolo che l'America dovrebbe sostenere se volesse far credere
alla Russia che gli elementi del sistema missilistico di difesa
proposto dagli Stati Uniti in Polonia e... ops! Non voglio rovinare
la trama! In ogni caso, Mosca ha 'risposto' con un colpo accurato un
anno dopo, quando ha testato il proprio missile balistico RS-24 che,
si dice, sarebbe in grado di 'dominare ogni sistema missilistico di
difesa sviluppato dagli altri paesi'.
4. Il conforto di Cheney
Un mese dopo che la citata lettera d'amore ha raggiunto le edicole,
il Vice Presidente Dick Cheney, durante un viaggio a Vilnius
(Lituania) ha attenuato le paure di Mosca ripetendo ancora una volta
che 'la Russia non ha niente di cui preoccuparsi e ha tutto da
guadagnare' dalle 'attività democratiche' che si svolgono attorno ai
suoi confini.
3. La comunità trincerata di Gates
All'inizio del 2007, il capo del Pentagono Robert Gates ha
incoraggiato all'attenzione quando ha avvertito 'Noi non sappiamo
cosa verrà sviluppato da stati come la Russia e la Cina, la Corea
del Nord, l'Iran e in altri paesi'. Che questo sia stato solamente
un caso di scambio d'identità da parte di un ex analista della
Russia per la Casa Bianca? In ogni caso, ciò ha senza dubbio aiutato
a provocare l'acceso discorso di Putin a Monaco in febbraio, nel
quale egli ha ammonito l' 'unico capo, unico sovrano' del mondo.
2. Le colpe dell'Unione Europea
Mentre la Guerra al Terrore continua, l'Europa sta perdendo la sua
innocenza da Biancaneve. Come ha riportato il giornale tedesco Der
Spiegel, 'Il 19 luglio 2002 un jet "Gulfstream" è decollato da
Frankfurt am Main diretto ad Amman, in Giordania. Al volo è stata
concessa una deroga dalle regole ATFM [un codice che sta a
significare 'situazione di pericolo'] nonostante non portasse né
malati né politici. Invece, il jet aveva a bordo un team della CIA
che stava trasportando un sospetto terrorista della Mauritania […] a
Guantanamo'. Der Spiegel ha riportato che tale 'mascheramento di un
rapimento illegale come volo di soccorso' non ha rappresentato un
evento isolato: ci sono stati 390 decolli e atterraggi simili in
Germania tra il 2002 e il 2006. E se si considerano gli hotel
dell'est Europa, fa paura pensare alle prigioni dove vengono
rinchiusi quei terroristi segreti che si dice esistano in Polonia e
Romania.
1. Non preoccuparti, questi missili anti-missile non ti faranno del
male, davvero
Washington è adesso incredula, scioccata, mortificata del fatto che
Mosca abbia avuto il coraggio di sospettare che potrebbero esserci
intenzioni non proprio buone coinvolte nella costruzione di un
sistema di difesa anti-missilistico in Polonia e Repubblica Ceca,
nonostante non ci siano all'orizzonte tecnologie di stati malvagi
che un tale sistema potrebbe intercettare. Ma tu pensa!
Titolo originale: "Ten Reasons Why Russia Can't Trust Uncle Sam"
Articoli di Robert Bridge per Global Research
Fonte: http://www.globalresearch.ca/
Link
26.08.2007
Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di RACHELE MATERASSI