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COMUNICATO STAMPA
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Festa dei Veneti. L’autodeterminazione è più vicina.

Grazie alle parole del senatore Bofill di ERC e all’esempio positivo dell’autogoverno catalano che ci ha portato, possiamo ben dire che è più vicina anche l’autodeterminazione del Popolo Veneto.

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Treviso, 11 settembre 2007

Si è conclusa con un grande successo la quarta edizione della Festa dei Veneti, organizzata dall’Associazione Veneto Nostro. Sono stati indubbiamente tre giorni di successo: un successo di pubblico, un successo organizzativo, un successo di contenuti culturali. Un plauso e i migliori complimenti devono essere fatti all’Associazione Veneto Nostro, al giornale in lingua veneta Raixe Venete e a tutte le associazioni e i volontari che hanno contribuito alla crescita ormai inarrestabile dell’evento di riferimento per i veneti.

Da un punto di vista politico, la strada per l’ottenimento della nostra indipendenza è stata ben illustrata dall’esperienza catalana riportata dal senatore Miquel Bofill di ERC (Esquerra Repubblicana de Catalunya), partito indipendentista catalano al governo presso la Generalitat de Catalunya, che ha patrocinato l’evento, assieme alla Regione Veneto e a molte amministrazioni provinciali e comunali venete.

Il senatore Bofill ha messo in evidenza come il destino politico dei catalani spetti solo alla decisione dei catalani stessi. Egli ha annunciato inoltre che l’ERC sta lavorando all’indizione di un referendum sull’indipendenza della Catalunya, in collaborazione con altre forze autonomiste e indipendentiste catalane. Il referendum sarà indetto dalla Generalitat de Catalunya prevedibilmente entro il 2014. Il senatore Bofill ha anche messo in evidenza come la congiuntura internazionale sia molto favorevole alle cause delle Nazioni senza stato: Fiandre, Catalogna, Paesi Baschi, Quebec, Galles, Scozia, solo per citare gli esempi dell’ultimo anno. Tra esse, grazie anche alla Festa dei Veneti, ora emerge con forza anche la Causa Veneta.

Un plauso va pertanto al senatore Bofill che ha indicato il percorso politico che dovremo percorrere anche noi, per avere il pieno controllo sugli affari veneti e avere gli stessi diritti e le stesse responsabilità delle altre Nazioni del mondo. Grazie alle sue parole e all’esempio positivo dell’autogoverno catalano che ci ha portato, possiamo ben dire che è più vicina anche l’autodeterminazione del Popolo Veneto.

Purtroppo non abbiamo avvertito la stessa consapevolezza e maturità politica nelle personalità politiche venete che sono salite sul palco a porgere i loro saluti. Le promesse che sono state fatte (in particolare per quanto riguarda l’insegnamento della nostra storia e della nostra cultura nelle scuole venete) saranno in ogni caso oggetto di attenta verifica da parte nostra, per evitare che si tratti del solito vizietto di promettere per poi non mantenere, tipico di chi è stato formato dalla scuola politica italiana.

In ogni caso, I VENETI ribadiscono che la soluzione al problema della scuola veneta è nella possibilità di decidere da soli il nostro futuro, di poter fare leggi a tutela del nostro tessuto sociale e culturale, leggi che i veneti accoglierebbero con grande favore. In altri termini, l’indipendenza dei veneti.
Gianluca Busato
“I VENETI”