Cari amici del forum e della Calabria, mi chiamo Roberto Aiello ho 26 anni e vivo a Montalto Uffugo in provincia di Cosenza, spesso mi trovo a parlare con miei coetanei è chiedere a loro cosa ne pensano delle politica? non stupitevi e la risposta di circa il 95% dei giovani di oggi “Non mi interessa” o “Non ci capisco niente” o “ e sporca”. La realtà è purtroppo questa: i giovani si sentono sempre meno coinvolti o forse non vogliono essere coinvolti. La situazione è indubbiamente preoccupante, visto che la nuova generazione dovrà essere in parte la nuova classe dirigente di questo paese. I giovani come noi rappresentano il futuro del nostro paese.
Ma che prospettive offre loro la politica attuale? Quali valori e principi è in grado di trasmettere?
Noi, a differenza delle generazioni passate, abbiamo l’opportunità di decidere il nostro destino attraverso una scelta libera. Una scelta che, qualunque essa sia, non comporta una rinuncia ai propri valori o alla propria identità. Possediamo diritti civili e politici, diritti di cui però non siamo pienamente consapevoli.
Questo per un motivo semplicissimo: non sappiamo che cosa significhi veramente possederli, perché non ci rendiamo conto che molte persone hanno sacrificato la propria vita affinché oggi noi potessimo manifestare liberamente le nostre scelte e idee. L’ingresso dei giovani nella società quindi non è accompagnato da una vera “coscienza” politica. Anzi, addirittura non si riconosce il proprio ruolo all’interno della “macchina” di cui noi stessi siamo i legittimi proprietari. La politica si presenta come un universo a sé e spesso lontano dal mondo giovanile. Innanzitutto perché è incapace di trasmettere l’importanza della possibilità di votare. I giovani si sentono spesso quasi più “realizzati” a fare le proprie nomination, per escludere l’uno o l’altro concorrente dei reality show. Sconcertante o no è questo il paradosso che stiamo vivendo.
Ma fino al momento in cui non si sentiranno parte attiva e protagonisti a tutti gli effetti della vita politica, la situazione non cambierà molto. Il loro è un disinteresse che deriva dalla delusione per una politica poco attenta alle aspettative e alle esigenze dei giovani, al punto che quasi arrivano a chiedersi:
Penso che sia necessario attuare un cambio di rotta non indifferente. A partire da un nuovo modo di proporre la politica stessa. Risulta indispensabile proporre un rinnovamento non solo dei valori, ma anche generazionale. Ad esempio, traducendo la passione politica e sociale in una partecipazione effettiva già a livello di amministrazioni locali, dando un importante slancio a nuovi ideali e a progetti concreti. Nel periodo che precede le elezioni veniamo bombardati senza pietà dai buoni propositi espressi nei programmi dei partiti, negli scontri televisivi tra Destra e Sinistra, nei manifesti propagandistici affissi un po’ ovunque. Obiettivi e promesse tra i più disperati, che poi stentiamo a vederli, in secondo luogo, creano confusione. Così, anche il solo fatto di farsi una propria opinione, diventa una vera e propria impresa per qualsiasi giovane. Il rapporto tra giovani e politica è quindi un rapporto incrinato da tempo, che va rivisto e anche in fretta . I politici hanno il dovere di rientrare in contatto con noi giovani, misurandosi in un confronto “alla pari”, perché non si tratta più di investire per noi, bensì con noi.
Roberto Aiello__________________________________________________ __
Libertà non è l'assenza di obblighi, bensì la capacità di scegliere e di impegnarmi in ciò che ritengo sia meglio. "Paulo Coelho"