il messaggio di Evola

[Giò]

Guarda, quando lo ritrovo, dovesse passare anche un mese, te lo faccio sapere.

Guarda Mogun, io "Fascismo e Terzo Reich", che è il libro in cui approfondisce meglio di tutti gli altri la sua posizione nei confronti del Fascismo e del Nazionalsocialismo, l'ho letto non moltissimo tempo fa e sono sicuro che non bolla tutto il Fascismo come "plebeo".

Beh, le critiche a "certe correnti del Fascismo", come dici tu, erano praticamente all'ordine del giorno....

stessa cosa facevano quelli dell'ala di sinistra del Fascismo. Non era Berto Ricci a disprezzare gli aspetti più conservatori del Fascismo?

Comunque, se teniamo conto del COME è sorto il Fascismo "movimento", è facile capire le opinioni del Maestro sulla natura originaria del Fascismo "regime".

Ma il primo Fascismo era un miscuglio di tante tendenze, anche le più disparate, come si fa a dare un giudizio complessivo che non sia di conseguenza semplicista?

[Giò]

GIò91 (anche se non è Evoliano)

Personalmente, non mi definisco "evoliano" per i seguenti motivi:
1)Il "Maestro" è stato sicuramente un grande e non è un caso che un certo Adriano Romualdi fosse suo "discepolo". Però il campo della pratica non era di competenza di Evola. E questa è una mancanza, che non cancella la grandezza di Evola ma pur sempre una mancanza rimane.
2)Evola avrebbe dovuto aprirsi di più sul "sociale". Ma questa è una conseguenza del punto 1, essendo quello economico-sociale un ambito molto "pratico" e "materiale".
Questo non fa comunque di Evola un cinico avversario della politica economico-sociale del Fascismo, che invece appoggiò.
3)Io sono cattolico tradizionalista, Evola era pagano. Nonostante riconoscesse un ruolo positivo al "cattolicesimo medievale" e a "quello del Sillabo", sostenne da sempre la necessità di un ritorno, prima o poi, al paganesimo.
4)Il "pensiero evoliano" (termine improprio, ma che utilizzo per semplicità) se applicato in modo estremo e anche nell'ambito politico non solo esclude la militanza nei partiti ma tende ad un isolamente dal resto del mondo improduttivo e impolitico.
Evola diede "indicazioni interiori" quando parlava di distacco totale dai valori del mondo borghese, ma se mal interpretata questa indicazione può portare a quanto ho appena scritto.

[Commissario Basettoni]

Meglio Nietzsche

[Berija]

Lui ci ha indicato la via!

Ecco, mi raccomando continua a seguire quella via, così un giorno diventerai un perfetto evolomane, in preda al pessimismo cosmico e che rifiuta di confrontarsi con la realtà.

[Klearchos]

Meglio Nietzsche

già

[Granitico]

Ecco, mi raccomando continua a seguire quella via, così un giorno diventerai un perfetto evolomane, in preda al pessimismo cosmico e che rifiuta di confrontarsi con la realtà.

Tutt'altro.....ci sono molti modi di far tradizione.....come le rievocazioni storiche e le associazioni culturali. Bisogna far rivivere la nostra Storia!

[Granitico]

e allora già che ci siamo esportiamolo in tutto il mondo, no?


Lo vogliamo provare?
E' per bocca dello stesso Mussolini che sappiamo che il Fascismo rappresenta l'esatta antitesti dei principi della rivoluzione francese.
Quali sono stati i principali nemici del Fascismo? Il liberalismo, la democrazia e il comunismo. Con la Rivoluzione Francese s'è dato un impulso ulteriore alla diffusione delle idee democratiche, illuministe e liberali da cui poi nacquero il socialismo e il comunismo.
Il Fascismo era corporativista. La prima cosa che fu abolita con la Rivoluzione Francese furono le corporazioni.
Basta leggersi la Dottrina del Fascismo, la cui bozza iniziale fu scritta da Gentile e poi venne revisionata e sottoscritta da Benito Mussolini in persona, per capire che liberalismo e socialismo (in particolar modo marxista) furono le negazioni del Fascismo.
E ti sto parlando di Gentile, di Mussolini, non di Evola.

Cosa riprese effettivamente dalla RF il Fascismo?
Dei principi praticamente nulla.
La sua base sociale fu effettivamente quella del ceto medio borghese. Ma non dimentichiamoci che chi riuscì a dimostare la forza del Fascismo fu l' "aristocrazia delle trincea", ossia gli squadristi, che erano in gran parte reduci di guerra, ex legionari fiumani e arditi.
Quindi anche qui vi è una certa differenza.
Da sempre nella storia si considera Robespierre come l'anticipatore del "totalitarismo".
Ma il "totalitarismo" non è stata l'essenza del Fascismo. Il totalitarismo fu necessario al Fascismo per tentare di cambiare radicalmente lo status quo dell'Italia. E di ciò Evola gliene diede atto al Fascismo, pur criticando appunto le derive pedagogico-totalitarie del regime.


Il Fascismo nella sua fase embrionale ebbe di tutto e di più: socialisti, nazionalisti, arditi, reduci di guerra, futuristi, monarchici, repubblicani, sindacalisti rivoluzionari, agrari, borghesi, cattolici e anticlericali ed ex legionari fiumani.
Di tutto e di più.

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[CetoMedio]