Su base annua si registra un aumento del 2,4%, che corretto per giorni lavorativi diventa però -0,2%. Si allarga il gap con l'Eurozona (+0,6% e +3,7%)
Industria, produzione in calo a luglio -0,4% su giugno
In rialzo solo i beni strumentali. Negativi beni di consumo e intermedi
di ROSARIA AMATO


ROMA - Nuovamente in calo la produzione industriale a luglio: le rilevazioni Istat mostrano una riduzione dello 0,4 per cento rispetto a giugno. Rispetto allo stesso mese dell'anno precedente c'è stato invece un incremento del 2,4 per cento, ma solo perché i giorni lavorativi a luglio sono stati 22 contro 21 del 2006. Lo stesso dato corretto diventa - 0,2 per cento. In sette mesi, la produzione industriale mantiene una crescita dell'1,4 per cento tendenziale, secondo l'indice grezzo (non corretto per giorni lavorativi).

Gli economisti prevedevano una variazione nulla, più o meno come a giugno. Si amplia invece così la differenza con l'Eurozona, che a luglio ha registrato una variazione positiva dello 0,6 per cento rispetto a giugno, e del 3,7 per cento su base annua, aumenti che al contrario hanno superato le attese degli analisti.

In linea con l'andamento di giugno, ad arretrare sono i beni di consumo (-0,8 per cento su base annua, ma +0,5 per cento su base mensile), i beni intermedi (cioè i beni che servono a produrre altri beni), -1,7 per cento, e -1,5 per cento su base mensile, e l'energia (-1,3 per cento, e -0,5 per cento su base mensile), mentre i beni strumentali (d'investimento) registrano nello stesso periodo un balzo del 3,2 per cento (+0,3 per cento su base mensile).

Tra i beni d'investimento, a scendere sono soprattutto quelli durevoli (-2,1 per cento tendenziale), probabilmente anche per problemi legati al credito al consumo. Il differente andamento di beni strumentali e beni intermedi mostra una certa incertezza dal lato delle imprese: in assenza di una domanda forte da parte dei consumatori finali, infatti, le aziende non rinunciano agli investimenti, e gli effetti si dovrebbero già vedere dai prossimi mesi, suggerisce un analista, però non si aspettano risultati nel brevissimo periodo, anche perché "bisogna vedere come andranno la domanda estera, e l'andamento di euro, petrolio e i prezzi delle materie prime".

"Il dato è certamente deludente, va però considerato che i mesi di luglio e agosto sono molto volatili. Certamente siamo entrati deboli nel terzo trimestre, ma riteniamo plausibile un recupero nel mese di agosto", spiega Marco Valli, economista di Unicredit Global Research.

Tra i settori di attività, le variazioni positive più significative su base mensile si sono registrate per il tessile, +4 per cento, pelli e scarpe -5,2 per cento, carta e stampa +3,2 per cento, gomma -4,6 per cento, metallo -3,5 per cento, apparecchi elettrici e di precisione -2,9%.

Su base tendenziale: tessile +1,4 per cento, pelli e scarpe -7,8 per cento, legno (esclusi mobili) -3,9 per cento, raffinerie di petrolio +4,4 per cento, macchine e apparecchi meccanici +6,5 per cento, apparecchi elettrici -7,5 per cento; mezzi di trasporto +4,1 per cento (-1,1 per cento su mese), energia elettrica, gas e acqua -2,2 per cento (+0,4 per cento su mese).

(14 settembre 2007)
http://www.repubblica.it/2007/04/sez...glio-dati.html

Sempre + lontani dall'Europa.
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