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  1. #1
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    Post [Storia del pensiero politico] Mazzini

    Spero di fare una cosa gradita nell'inserire qui questa mia breve ricerca sul pensiero politico di Giuseppe Mazzini. Qualora foste interessati, continuerò a pubblicare le mie brevi ricerche. Un saluto a tutti gli amici appassionati di storia!

    L'IDEA DELLA TERZA ROMA IN G. MAZZINI

    L'idea della Terza Roma fu caratteristica costante della visione politica repubblicana di Mazzini scaturita dalla riflessione sulla sto*ria d'Italia. Egli scrisse che, quando l'Italia visse di vita propria e di un pensiero suo, "fu vita di tutti, quel pensiero fu l'Unità del Mondo. Mi stanno davanti il Campidoglio e il Vaticano, la Roma dei Cesari - o meglio della Repubblica, perché i Cesari, a pari di Napoleone, non fe*cero se non introdurre, sostituendo se stessi al pensiero collettivo, il gonne mortale alla missione civilizzatrice romana - e la Roma dei Pa*pi. E' mia colpa - si domandava Mazzini - s'io intravvedevo una ter*za missione, più grande, per la Terza Roma, per la Roma del popolo italiano?". Ed ancora: "Io sono italiano, ma uomo ed europeo ad un tempo. Adoro la mia patria perché adoro la Patria; la nostra libertà, perch'io credo nella Libertà; i nostri diritti, perché credo nel Diritto. La Nazionalità è per me santa, perch'io vedo in essa lo stromento del la*voro pel bene di tutti, pel progresso di tutti: le condizioni geografiche, le tradizioni stanche, la lingua, le tendenze, speciali, non ne sono per me che gli indizi; ma la missione ch'essa esercita o è chiamata ad eser*citare, ne è il battesimo e la consacrazione. La nazione deve essere per l'Umanità ciò che la famiglia è o dovrebbe essere per la Patria".1

    In una lettera del 5 dicembre 1866, Mazzini si rivolse ai romani nella sua qualità di "cittadino di Roma, dacché a voi piacque, in tem*pi gloriosi alla vostra città, farmi tale", "...io, Triumviro un giorno in Roma, incanutito nella chioma ma non nell'anima, serbo incontami*nata la Fede, che noi annunziavamo, allora uniti e volenti, all'Italia, dal Campidoglio"2. Il programma di Roma e dell'Italia futura si compendiava nella parola Repubblica come quando, il 3 luglio del 1849, un giorno dopo l'ingresso delle truppe francesi, la Costituzione della Repubblica venne solennemente letta alla moltitudine, dalla balconata del Campidoglio, quale testimonianza e monito per l'avvenire.

    Mazzini definì così la missione che solo Roma poteva assolvere: "Roma non è una città: Roma è una Idea. Roma è il sepolcro di due grandi religioni che furono vita al mondo del passato, e il Santuario di una terza che albeggia e darà vita al mondo dell'avvenire. Roma è lamissione d'Italia fra le nazioni: la Parola, il Verbo del nostro popolo ilVangelo Etemo d'unificazione alle genti".3 La missione di Roma la chiama per la terza volta a diffondere una parola d'incivilimento nel mondo, al fine di ricostituire l'Unità morale dell'Umanità come missione religiosa, fondata sulla inviolabilità della coscienza umana. Nella visione mazziniana, la dimensione del Progresso si sostituisce a quella della caduta e della redenzione per grazia, onde accompagnare lo sviluppo del principio di Nazionalità, come regolatore delle relazioni internazionali e pegno di pace nell'avvenire. Questa è, al tempo stesso, missione politica, connessa con quella religiosa, perché è rivolta alla instaurazione di nuovi rapporti europei, in tutte le grandi epoche sempre preludio ad una trasformazione spirituale.

    Mazzini precisò: "la tradizione è santa e dobbiamo rispettarla; ma,come in religione non è tradizione quella d'una sola Chiesa o d'una sola epoca, ma quella dell'Umanità che le abbraccia, le domina e le piega tutte, la tradizione politica non è tutto il passato, è quella parte del passato soltanto che interpreta la Legge Morale e segna la via che guida al Progresso: è la tradizione nel Bene, non quella che si svia nel Male e che, accettata, tenderebbe a perpetuarlo".4

    La filosofia di Giuseppe Mazzini ritrovò, dunque, nella parola Progresso la formula del nuovo concetto della relazione che annoda la terra a Dio. In essa l'Umanità è in grado di svolgere la sua finalità, cioè l'applicazione pratica, sempre più vasta, della legge morale affinché, congiunti tutti in unità di fede e di concordia di opere, la vita rappresenti, in ciascun individuo e nell'insieme, quanta più parte possibile dell'ideale e del pensiero divino che è l'anima dell'Universo.

    Note

    1. Giuseppe Mazzini, Scritti editi ed inediti, Imola, Galeati (d'ora in poi SEI), 1935, vol. LXIX, pp.187, 189.

    2 SEI, 1940, vol. LXXXVI, p.61.

    3 SEI, 1940, vol. LXXXVI, p.65.

    4 SEI, 1941, vol. XCII., p.155.

  2. #2
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    Peccato che sia molto breve....così, ora, oltre alle "bocciature" di Pietro mi becco pure del massone dai cuginetti DR !

  3. #3
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    Citazione Originariamente Scritto da Stan Ruinas Visualizza Messaggio
    Peccato che sia molto breve....così, ora, oltre alle "bocciature" di Pietro mi becco pure del massone dai cuginetti DR !
    ...in realtà, è la prima parte di un piccolo studio che ho svolto in ambito universitario. Siccome sono un anti-accademico, mi piace rendere pubblico quello che posso... Su questa storia della massoneria, per quel che riguarda G. Mazzini, ne potremmo parlare. Le fonti non confermano pienamente questa presunta affiliazione e, dove ho trovato dei possibili riscontri, si parla di movimento politico, non certo delle fantasiose ricostruzioni dei "cuginetti", come li chiami tu.

  4. #4
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    In ogni caso, e lo stesso vale per Garibaldi, la massoneria di allora ha nulla a che vedere con quella piduista o moderna.
    Fu un mezzo per avere accesso ad una borghesia illuminata e la segretezza era necessaria per mera sopravvivenza e non finire incarcerati dalle polizie dei vari regni

  5. #5
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    Citazione Originariamente Scritto da Stan Ruinas Visualizza Messaggio
    In ogni caso, e lo stesso vale per Garibaldi, la massoneria di allora ha nulla a che vedere con quella piduista o moderna.
    Fu un mezzo per avere accesso ad una borghesia illuminata e la segretezza era necessaria per mera sopravvivenza e non finire incarcerati dalle polizie dei vari regni
    Sì. questo mi sembra già più conivisibile, rispetto all'idea di un Mazzini con cappuccio e veste lunga, tipo Ku Klux Klan, per intenderci. Ne riparleremo...

  6. #6
    SOCIALISMO O BARBARIE!!!
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    Citazione Originariamente Scritto da Outis Visualizza Messaggio
    Sì. questo mi sembra già più conivisibile, rispetto all'idea di un Mazzini con cappuccio e veste lunga, tipo Ku Klux Klan, per intenderci. Ne riparleremo...
    D'altronde, la vera massoneria, la cd borghesia pseudoilluminata del NordItalia, operò contro il Sud a torto giudicato "borbonico e retrogrado" attraverso i seguenti provvedimenti:

    a) sterminio pianificato dei contadini e di tutti coloro che si opponevano al nuovo regime anti-sociale, suffragato da un mascalzone autorizzato come Lombroso (che riteneva i meridionali una razza inferiore) sotto il paravento della "lotta al brigantaggio".

    b) introduzione della tassa sul macinato che inchiodava l'agricoltura meridionale e istituzione della leva obbligatoria per tre anni (sic!!) sottraendo importanti e giovani risorse umane allo stesso comparto agricolo...evitando soprattutto ogni pericolo di ribellione e di lotta anti-padronale

    c)l'adozione di una politica protezionistica dell'ex mazziniano Crispi, che uccise definitivamente l'agricoltura meridionale (con il plauso, ahimè mi duole dirlo , delle stesse cooperative socialiste emiliano-romanole) che viveva sull'esportazioni in Francia e in altri luoghi del Nord Europa. Risultato finale....le grandi emigrazioni (che si aggiunsero a quella veneta) di tanti connazionali verso le Americhe costretti a sfuggire alla miseria e all'affamamento per opera di un governo indegno.

    PS anche Gramsci, al riguardo, ha avuto modo di denunciare queste forme di ingiustizia nelle sue brillanti analisi storiografiche

  7. #7
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    Ottimo post, laciano!

  8. #8
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    Assolutamente eggettivamente condivisibile e non credo certo rispondente ai desiderata di Mazzini.

  9. #9
    SOCIALISMO O BARBARIE!!!
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    Citazione Originariamente Scritto da Outis Visualizza Messaggio
    Ottimo post, laciano!
    Grazie del complimento,

    comunque per tranquillizzarvi non sono ne' un nostalgico neoborbonico nè un antirisorgimentalista...massimo rispetto per Mazzini e Pisacane, i quali non credo che avrebbero gioito davanti alle conseguenze dell' unificazione politica dell'Italia per giungere infine alla triste situazione attuale (mafia, corruzione, clientelismo, disoccupazione, sfruttamento...etc).


    W la Rivoluzione Sociale

  10. #10
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    Citazione Originariamente Scritto da Outis Visualizza Messaggio
    L'IDEA DELLA TERZA ROMA IN G. MAZZINI.
    Mazzini è stato il primo grande comunitarista della storia moderna.
    Te ne renderai meglio conto quando, nel corso delle tue ricerche, ti imbatterai nel pensiero mazziniano riguardo al lavoro cooperativo e all' associazionismo, contrapposto sia al liberismo individualista capitalista sia al collettivismo forzato socialista.

 

 
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