Perché se la messa il latino fa il botto, progressisti e illuministi si stracceranno le vesti, incapaci di comprendere il perché di questo fatto e scandalizzati dall'adesione popolare.
Se invece fa un fiasco, sarà un passo interessante verso una posizione differente della Chiesa nella società.
Veramente mi pare che Ratzinger abbia parlato di facoltà di celebrare la messa col vecchio rito, non di obbligo...Se poi nessuno lo fa mi sembra evidente che i "tradizionalisti" sono solo una sparuta e insignificante minoranza (con buona pace di quell' invasato di Socci)...
A parte Socci, che manco mi piace, qua nessuno crede che il Motu Proprio riempirà d'incanto le Chiese di gente e causerà un prorompente ritorno alla Fede.
Nè ci si aspetta che Vescovi farabutti formati alla scuola vaticanosecondista agevoleranno la cosa... anzi piuttosto la ostacoleranno, spesso con giustificazioni assurde (vedi Tettamanzi a Milano o Nogaro a Caserta....)
Veramente l'equivoco è il far credere che la messa in latino sia cosa da tradizionalisti fanatici e fuori dal tempo, quando sappiamo che non è affatto così. Non si tratta di un problema di lingua, intendiamoci. Il rito nuovo è ritagliato su misura per abbracciare la sensibilità dell'uomo moderno: chiassoso, superficiale, sbrigativo, politicamente corretto, spettacolare, buonista e pacifista. Per queste ragioni sarà difficile strapparne le radici, nonostante il tentativo più che onorabile di B16.
Le stramberie attirano sempre l'attenzione, ma, a parte le poche migliaia di ultraconservatori non credo ci sia gente veramente interessata a una liturgia incomprensibile e lontana dai gusti e dalle esigenze di partecipazione dei fedeli.
Comunque io mi auguro che effettivamente venga reintrodotta a larga scala la messa in latino, che richiamerà le poche migliaia di nostalgici e allontenerà la gran parte dei cattolici praticanti.
Ma i preti non saranno così stupidi da rinchiudersi ancor di più nei loro sacri palazzi e capiscono i rischi che corrono con la reintroduzione di un rito che pone le distanze tra il fedele e il celerante e rende la messa una pura cantilena.
I fenomeni di nicchia sono folcloristici ma non hanno alcuna reale incidenza.