LETTERA APERTA AI PARROCI DI ANZIO E NETTUNO
In quale Parrocchia è stata ripristinata l’antica liturgia preconciliare?
Questa estate, Papa Benedetto XVI con il Motu proprio ha ripristinato il rito tridentino per porre un argine al progressismo che sta rovinando il cattolicesimo. Ha scritto a tal proposito l’ottimo Antonio Socci su “Libero”: “Nel delirio post-conciliare l’intolleranza progressista riuscì a far credere che [l’antico rito] fosse stato messo al bando. Fu quello il tempo di una spaventosa apostasia di fedeli e un’apocalittica crisi del clero: dal 1965 circa 100 mila sacerdoti abbandonarono l’abito e 107.600 monache e suore lasciarono le loro congregazioni fra 1966 e 1988. Una tragedia senza eguali nella storia della Chiesa. Segno, per una mente cristiana, che Dio non aveva benedetto certi ‘rinnovamenti’ che si dicevano ‘conciliari’, ma anzi ne era disgustato”.
Dal 14 settembre, grazie all’intervento di Papa Benedetto XVI, sarà possibile in tutte le Chiese – e, quindi, anche in quelle di Anzio e Nettuno – assistere alla Santa Messa in rito tridentino, quella di San Pio V per intenderci. Scrive ancora Socci: “Benedetto XVI ha affidato le nuove norme alla ‘potente intercessione di Maria’. E le ha pubblicate nel novantesimo anniversario delle apparizioni di Fatima, in uno dei primi sabati del mese (giorno della Madonna di Fatima), un 7 luglio, lo stesso giorno in cui Pio XII, nel 1952, promulgò la Sacro vergente anno, dove finalmente consacrò la Russia al Cuore Immacolato di Maria come richiesto da lei a Fatima. Infine, Benedetto XVI vara il suo Motu proprio dal 14 settembre, festa dell’Esaltazione della S. Croce, a ricordare la natura ‘sacrificale’ della Messa che proprio nella riforma del 1969 era sta messa in ombra per avvicinarsi ai protestanti”.
Tuttavia, alcuni fedeli, sono rimasti perplessi dal fatto che ancora in nessuna delle Chiese del litorale è prevista l’introduzione di una Santa Messa secondo il rito preconciliare. E il fatto è molto grave se si pensa alle varie iniziative che molti Parroci del territorio portano avanti in compagnia di “gruppi” che definire eterodossi è pure poco.
Diffusissima ormai la cattiva abitudine – o sacrilegio? – di prendere l’ostia consacrata con le mani durante la comunione, contraddicendo la stessa sacralità del rito. Quasi nessuno, del resto, si confessa più prima di comunicarsi e nelle Chiese compaiono sempre più spesso nuovi simboli “religiosi” e rituali modernisti che nulla hanno a che fare con la Tradizione.
Molti edifici di culto, che un tempo rappresentavano la Casa del Signore, sono costruiti oggi in modo agghiacciante, scopiazzando progetti più adatti per un supermercato o per una palestra.
Come mai questo allontanamento dalla dottrina cristiano-cattolico-romana?
La risposta è semplice, ma non vogliamo gettare benzina sul fuoco. E’ possibile, però, che anche dopo il Motu proprio di Papa Benedetto XVI per i cattolici – quelli veri – sia impossibile assistere alla celebrazione della vera Santa Messa in una Chiesa del litorale?
Chiediamo, quindi, a tutti i Parroci di Anzio e Nettuno che – oltre alle varie iniziative che nulla hanno a che fare con la Tradizione della Chiesa – introducano nel calendario delle Messe della domenica anche una celebrazione in rito tridentino.
E’ molto grave che i fedeli cattolici romani siano costretti ad assistere alle Sante Messe con rito preconciliare solo poche volte all’anno, grazie ai custodi del Campo della Memoria, il Sacrario dei Caduti della RSI, dove mai i Parroci di Anzio e Nettuno si sono recati per dire una preghiera…
Certo, ci viene da dire: ma i Sacerdoti del litorale, lo conoscono il rito tridentino? Conoscono il messale in latino?
Purtroppo, visto le attività eterodosse che si svolgono nelle Parrocchie di Anzio e Nettuno, sia il fondato timore che un’ignoranza diffusa, quanto un ostentato modernismo, la facciano da padrone. In barba alla precisa dottrina della Chiesa contro il modernismo, della Tradizione cristiana certamente non ecumenica e della stessa enciclica Pascendi dominici gregis, ma chi se la ricorda più? Chi l’ha mai letta?
Non ci scoraggiamo, in caso che i Parroci del litorale non siano in grado di celebrare in latino, mettano a disposizione le “loro” Chiese, almeno una volta alla settimana, ai Sacerdoti della Fraternità San Pio X che saranno lieti di ridonare ai fedeli di Anzio e Nettuno l’antica e vera Santa Messa.
Un gruppo di fedeli