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  1. #1
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    Predefinito Ottimi risultati per CX

    Riporto alcuni dati inerenti la semestrale 2007,commentati da Tony Tyler, CEO di CX su un intervista al Sole 24 Ore di oggi:

    • 870 mln $ costo del carburante con un incremento del 14,9% rispetto al 2006
    • incremento del fatturato aziendale del 27,9%, si tratta di un vero record per CX
    • 11 mln di pax trasportati, con incremento del 4,1%
    • incremento dello yield del 10,9% rispetto al 2006
    • migliore rendimento procapite viene dalle rotte da e per l'Europa, con crescita del 14,7%
    • l'Italia è in linea con il trend europeo, con un traffico bilanciato nei periodi dell'anno
    • capitolo flotta: l'ampliamento sarà realizzato con l'ingresso di 23 777-300 ER, inoltre ci sarà la riconfigurazione delle 3 classi di viaggio per il potenziamento del traffico tra HKG e gli USA e l'Australia. Per ora invece CX non si dichiara interessata all'acquisto del 380.

  2. #2
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    Come sempre ottimi risultati quelli di Cathay. Riporto qui sotto l'articolo completo da "Il Sole24ore".


    “Per Cathay l’Europa ha le tratte più redditizie”

    Paolo Migliavacca


    Contrastare i continui aumenti di prezzo del carburante, misurarsi con la prevedibile espansione delle compagnie low cost e potenziare la propria posizione nel continente asiatico. Questi i tre principali obiettivi che il 51enne amministratore delegato Tony Tyler indica per Cathay Pacific.

    L’aviazione commerciale sembra non risentire gli effetti del caro-petrolio. Perché?
    Il successo di una compagnia aerea oggi si misura anche con la capacità di far fronte ai mutevoli e bruschi aumenti del costo del carburante, il maggiore fattore negativo nei suoi bilanci. L’impennata dell’ultimo periodo stimola i vettori aerei a sviluppare migliori sistemi di gestione delle entrate, al fine di ottimizzare la flotta e quindi di aumentare i guadagni dei segmenti passeggeri e cargo. La prima semestrale 2007 di Cathay Pacific, ad esempio, segnala 870 milioni di dollari di costo carburante, con un aumento del 14,9% sullo stesso periodo del 2006. A tale voce, che pesa per circa il 30% sui costi operativi netti totali, Cathay Pacific ha fatto fronte toccando addirittura un record storico per il fatturato aziendale, con un aumento del 27,9% nel primo semestre dell’anno. Gli 11 milioni di passeggeri trasportati (+4,1%) e soprattutto l’aumento del valore del “passenger yield” (+10,9%) ci hanno offerto questo risultato senza precedenti.

    Che spazio avranno i vettori low cost sulle lunghe distanze?
    I recenti successi delle compagnie low cost si basano su un diverso modello di business, orientato ai consumatori che badano soprattutto al fattore risparmio. Sono invece convinto che la competitività nel settore e la percezione del consumatore verso una compagnia aerea non si misurino solo con i risparmi sulle tariffe. I nostri clienti considerano anche molti altri fattori, quali la frequenza dei voli e le liste d’attesa, le connessioni con altri aeroporti, l’affidabilità, la qualità dei servizi a bordo e a terra. Da sempre Cathay Pacific mira a essere la migliore compagnia aerea mondiale, cioè quella che offre il miglior livello qualitativo disponibile sul mercato. Per ora non riteniamo le compagnie low cost un serio rischio per il nostro business, ma ciò non significa che Cathay Pacific sottovaluti il fattore prezzo : consideriamo le tariffe una leva potente di marketing, ma certo non l’unica utile a guadagnare quote di mercato e aumentare le vendite.

    Quali sono le rotte più redditizie per Cathay Pacific?
    Dalla prima semestrale 2007 emerge che l’Europa ottiene il miglior rendimento procapite (+14,7%), valore frutto della forte richiesta di First e Business class nei maggiori Paesi europei. L’Italia è in linea con il trend europeo, mantenendo alti valori di saturazione dei voli giornalieri da Roma, senza grandi differenze nei vari periodi dell’anno.

    L’Estremo Oriente sarà la regione-boom del XXI secolo, dal punto di vista dell’aviazione commerciale?
    Qui Cathay Pacific gioca in casa : questa è l’area geografica in cui storicamente opera, che conosce bene e in cui si è ulteriormente consolidata acquisendo l’anno scorso il 100% di Dragonair, compagnia che da una recente indagine di mercato indica come il miglior vettore aereo in Cina. Il Paese oggi offre uno straordinario terreno di crescita per molte aziende che vi hanno avviato business e investimenti, ma si segnala anche il crescente interesse del turismo leisure. La parallela partecipazione di Cathay Pacific in Air China permette di rafforzare ulteriormente la sua leadership nel Paese. Il tutto ruota sull’aeroporto di Hong Kong, eletto nella speciale classificas Skytrax come migliore hub al mondo. Su di esso puntiamo molto : abbiamo da poco avviato una gara d’appalto per costruire il terzo terminal per i voli cargo.

    Come giudica l’attuale sistema di grandi alleanze mondiale tra i maggiori vettori?
    Le alleanze di compagnie aeree oggi si suddividono il 60% del traffico aereo mondiale, con previsioni di notevole crescita nei prossimi anni. Far parte di una grande alleanza aeronautica mondiale oggi offre notevoli vantaggi competitivi dal punto di vista sia delle sinergie industriali e commerciali, sia del valore aggiunto, che si traduce in significativi benefit da offrire ai clienti. Cathay Pacific è socio fondatore di “Oneworld”, l’alleanza di 10 tra le maggiori compagnie mondiali. Grazie a essa, possiamo offrire infinite possibilità di connessione e di viaggio (orari, destinazioni, tratte, tariffe speciali), l’opportunità di condividere le lunge di prima e business class con le altre compagnie aeree, consentendo ai nostri clienti di avere sempre il migliore comfort e servizio ovunque nel mondo. Tutto ciò mantenendo il loro status di frequent flyer e i relativi vantaggi.

    Cathay è tra le compagnie che non hanno ancora acquistato l’aereo gigante A-380 : perché?
    Stiamo attuando il più importante ampliamento della flotta della nostra storia con l’acquisto di 23 Boeing777-300ER e la totale ri-configurazione delle tre classi di viaggio. Potremo così potenziare il traffico aereo tra Hong Kong e il Nord America e verso l’Australia. Per ora, quindi, non siamo interessati ad acquistare altri tipi di aeromobili, ma non escludiamo che in futuro, con diversi scenari di mercato, si possano effettuare nuovi potenziamenti della flotta.

  3. #3
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    Beh significativo l'andamento del volo da roma, con costanza annuale e in linea europea...alla faccia di chi le vuole male
    AZJumbo

  4. #4
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    Beh significativo l'andamento del volo da roma, con costanza annuale e in linea europea...alla faccia di chi le vuole male
    bè devi considerare che è un volo che opera in regime protezionistico, in regime di monopolio, ossia alitalia non ha un volo per hong kong e cathay può atterrare solo a roma e non a Malpensa o a Venezia perchè le è impedito dai bilaterali... inoltre il ministero dei trasporti non vuole dare il permesso a Oasis Hong Kong di operare sulla tratta Milano/HongKong appunto per proteggere il volo Roma/Hong ong di Cathay... quindi vorrei anche vedere che andasse male, di significativo c'è obiettivamente ben poco, se non il protezionismo verso l'aeroporto di fiumicino...

  5. #5
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    Citazione Originariamente Scritto da ainicar Visualizza Messaggio
    bè devi considerare che è un volo che opera in regime protezionistico, in regime di monopolio, ossia alitalia non ha un volo per hong kong e cathay può atterrare solo a roma e non a Malpensa o a Venezia perchè le è impedito dai bilaterali... inoltre il ministero dei trasporti non vuole dare il permesso a Oasis Hong Kong di operare sulla tratta Milano/HongKong appunto per proteggere il volo Roma/Hong ong di Cathay... quindi vorrei anche vedere che andasse male, di significativo c'è obiettivamente ben poco, se non il protezionismo verso l'aeroporto di fiumicino...
    Te l'ho già detto l'altra volta, sulla questione Cathay informati meglio. CX può operare pax anche a MXP. In seguito all'ultima revisione del bilaterale Italia-HK (nov 2005), Cathay ha conseguito 10 frequenze settimanali sull'Italia che sfrutta come lei meglio crede (e appunto sono 7 pax su FCO e 3 cargo su MXP). Qualora volesse potrebbe fare, ad es, 5 pax FCO + 5 pax MXP o mille altre combinazioni. Il ministero dei trasporti, dato che penso alludi a quello italiano, non ha competenza in materia circa le designazioni da lato cinese, sono le autorità di HK a decidere questo. E infatti loro hanno assegnato tutte le frequenze (10 su 10) a Cathay. Almeno al momento, finchè non seguirà un'ulteriore allargamento di frequenze, è logico che Oasis non abbia frequenze disponibili sull'Italia, ma non c'è dietro nessun protezionismo romano in questo, casomai sono le autorità di HK che stanno proteggendo il loro vettore di bandiera.

    PS
    Oasis, tra l'altro, è interessata a volare pure a Roma. Trovi tutto sul loro sito. Questo dimostra a maggior ragione che non esiste alcun 'capriccio' romano dietro a ciò.

  6. #6
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    I fatti contro la teoria del complotto.
    Chi la vincera'?

    :-)

  7. #7
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    Citazione Originariamente Scritto da ainicar Visualizza Messaggio
    bè devi considerare che è un volo che opera in regime protezionistico, in regime di monopolio, ossia alitalia non ha un volo per hong kong e cathay può atterrare solo a roma e non a Malpensa o a Venezia perchè le è impedito dai bilaterali... inoltre il ministero dei trasporti non vuole dare il permesso a Oasis Hong Kong di operare sulla tratta Milano/HongKong appunto per proteggere il volo Roma/Hong ong di Cathay... quindi vorrei anche vedere che andasse male, di significativo c'è obiettivamente ben poco, se non il protezionismo verso l'aeroporto di fiumicino...
    cough cough...
    se nn sbaglio fino a qualche mese fa anche il Milano - Washington di Alitalia operava in regime monopolistico... ossia nessuno aveva un volo da milano per Washington e alitalia lo operava solo da Milano ... e mi risulta che andasse tutt'altro che bene.....

    conseguentmente nn è per nulla scontato che un volo operante in regime monopolistico vada bene.... :P

  8. #8
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    Bè innanzi tutto cathay ha accordi di code share a fiumicino con altre compagnie che a Milano non avrebbe. Quando mi riferivo al protezionismo intendevo cha cathay non ha concorrenti in Italia sulla Hong Kong, perchè sono anche sicuro che quel 7x sia stato un accordo tra cathay, alitalia e adr... alitalia ha detto a cathay: noi non mettiamo il volo da Milano, voi fate il volo da Roma e ci garantite che a Milano fate solo il cargo, e vi scordate il servizio passeggeri per hong kong così si avvantaggia Fiumicino... e il monopolio è fatto, rotta in esclusiva per cathay... allo stesso modo hanno fatto sulla washington: cari, tanto si sa che poi tornerà tutto a roma, noi togliamo la rotta da Malpensa e voi la mettete a Fiumcino... e un altro monopolio è fatto... molto semplice... allo stesso modo alitalia non aveva voli da seoul, taipei che aveva lasciato ad altre compagnie a fiumicino. Alitalia è venuta a Malpensa ed è rimasta il tempo necessario a consolidare il traffico delle compagnie intercontinentali estere su Fiumicino per poi al momento opportuno andarsene da Malpensa e occupare gli slot senza utilizzarli, il piano Prato viene da lontano dal 98 anno di apertura di Malpensa. Ed infatti il ritorno di Alitalia a Fiumicino non andrà per nulla ad intaccare il traffico delle compagnie estere intercontinentali... ed infatti se Alitalia mette un 7x da Fiumicino poi Cathay sarebbe costretta ad andare a Malpensa... bè si vede che siete molto bravi nei monopoli di stato, in questo caso avete superato voi stessi: avete creato dei monopoli di stato esteri (essendo coinvolte compagnie estere)... in fondo li avete inventati voi dal momento che il centro, la mente dello stato ha sede a roma..

  9. #9
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    giusto per sapere... in questo meraviglioso quadro quale sarebbe il tornaconto di AZ sulla Washington????? PErchè UA avvicina principalmente con AP, non con AZ... è una perdita secca....

    Con tutto il dovuto rispetto, secondo me tu riconosci al management di Alitalia una astuzia e una capacità che probabilmente non hanno ma che anzi nemmeno sognano!!!

  10. #10
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    Ma alitalia in questo scenario non conta nulla, è una pedina da muovere a proprio piacere... a chi tesse le fila del trasporto aereo in Italia l'unica cosa che conta è il traffico su Adr e Fiumicino... è evidente... se noti ap va bene a fiumicino e infatti non ha mai messo piede a Malpensa e resterà anche con tutta Alitalia a Fiumicino senza pestarsi troppo i piedi... non importa che alitalia abbia un suo tornaconto, anche perchè se si fosse puntato al suo tornaconto, in 30 anni di storia avrebbe avuto almeno un anno un utile e non l'ha mai avuto, e infatti anche quell'utile prima dell'apertura di Malpensa derivava dalla vendita di fiumicino ai privati 1200 miliardi di lire...

 

 
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