MILANO - sabato 6 Ottobre 2007 - Giornata per Luigi Ciavardini

[Hyspanico (POL)]

MILANO SABATO 6 OTTOBRE 2007

Proviamo a ripartire da quel giorno. Da quel DUE AGOSTO MILLENOVECENTOTTANTA.
Un botto. Una terribile esplosione che segna la fine di decine e decine di vite umane e l’inizio di una persecuzione. Una persecuzione verso un determinato tipo di umano. Verso un mondo che chiamano neofascista, senza neppur saper probabilmente cosa il fascismo sia. Verso un mondo che ha- a modo suo- combattuto una società in cui non si rispecchiava; un mondo che ha fatto certamente i suoi grossi sbagli, ma non per questo un mondo al quale si ha il diritto di additare ogni nefandezza.
Sono passati ben VENTISETTE ANNI da quella tragica giornata.
Bene, i colpevoli li hanno trovati. Anzi, male! Li hanno voluti trovare, li hanno dovuti trovare.
Iter giudiziari a non finire e 3 CONDANNE DEFINITIVE. Due- Valerio Fioravanti e Francesca Mambro- poco ci interessano. Hanno cambiato vita, forse percorso una scorciatoia, hanno comunque platee e paladini che già li difendono. La sinistra è tutta loro, è con loro e loro alla fine hanno pure una vita quasi normale. Certo, l’onta rimane, ma il loro percorso umano li ha oramai riabilitati.
Poi ce n’è un altro. Lui è Luigi Ciavardini, un ragazzo diventato uomo che ha deciso di non cambiar idea. Ha deciso che forse quella che dai media è definita parte sbagliata, non era poi così sbagliata. O comunque, semplicemente era la sua parte. Non ha fatto tragicomici mea-culpa, non ha esposto teorie sinistroidi che forse il comodo avrebbe consigliato.
Questo non significa definirsi necessariamente Fascisti, è cercare di essere semplicemente onesti in tutto e per tutto, è provare a non buttare al vento quella che è stata una idea e una condotta di vita giovanile. Un qualcosa che c’è stato e non si vuole e non si può cancellare. Non si vuole e non si può per il rispetto di chi non c’è più. Da una parte come dall’altra. Non è dire: “Scusate! Abbiamo sbagliato. Perdonateci che non lo facciamo più. Anzi ora se volete diventiamo paladini di giustizia!” ..come la sinistra (e non solo..) insegna.

Ora, fine duemilasette, UNA PERSONA INNOCENTE E’ IN CARCERE. Un’area è stata condannata. Condannata a prescindere, condannata a tavolino.
Poche ore e la matrice fascista è subito diventata certa in quel agosto millenovecentottanta.
Restavano da trovare i colpevoli, gli esecutori materiali. Chi allora? Vari nomi, ipotesi. E intanto un mondo già di suo ghettizzato che va ancor più in frantumi.
Poi i processi. Un unico obbiettivo. Trovare i colpevoli, scovarli tra i fascisti. E quindi- come è logico che sia- ecco che, se ad una sentenza oramai già scritta bisogna solo indicare dei papabili nomi e cognomi, ecco i COLPEVOLI DI COMODO. Loro tre. Due ora fuori, uno in carcere.
Prove ridicole, testimonianze chiaramente false e una opinione pubblica che- grazie ai due redenti- comincia a sospettare che forse non tutto sia così scontato… forse i fascisti non sono stati… o forse solamente la Mambro e Fioravanti non sono stati. Beh, è già qualcosa. Ma non va bene lo stesso. Non può andar bene. Che per esempio la sinistra si accorga di certe cose e sembri prendere le parti nostre può far forse comodo mediaticamente, ma non è quello che interessa. Ma c’è il trucco. Avanzano dubbi su Bologna per poi mettere invece in risalto come tra la nostra gente ci fossero comunque solo e sempre terroristi e stragisti. Così non va bene. Bologna deve essere una chiave di lettura lampante per capire che se la strage delle stragi non è fascista, probabilmente non lo sono nemmeno le altre ancora senza nome. Non l’opposto, come sinistra vorrebbe.
Alte cariche politiche e giuridiche oramai mettono in dubbio la veridicità di quello che è un granitico assioma che dura da quasi trenta anni. E allora?
E allora Luigi Ciavardini è in carcere con condanna definitiva. Qualcosa non torna. Anzi, non torna proprio un bel niente. E’ una sconfitta clamorosa per la giustizia. E’ la sconfitta delle sconfitte per la credibilità di quest’oramai logora democrazia.

Noi non vogliamo dire chi è stato. Non possiamo. Certe dinamiche non le possiamo sapere. Non ci interessano le varie piste estere che nel corso degli anni si sono susseguite. Non sono prioritarie per noi. La nostra unica priorità è che emerga la verità, la verità quantomeno su chi non è stato. La verità che rimetta Luigi Ciavardini in libertà.


ECCO PERCHE’ NOI VOGLIAMO PARTIRE DA QUEL 2 AGOSTO MILLENOVECENTOTTANTA.
Ripartire da quel 2 agosto per capire che questa è una battaglia che va oltre le scelte personali, che va al di là dei singoli percorsi.
Il 6 ottobre 2007, a Milano, Cuore Nero organizza una giornata per ribadire- ancora una volta- l’innocenza di Luigi Ciavardini e l’estraneità di qualsiasi matrice fascista alla strage.
E quindi chiediamo uno “sforzo” a tutti. Perché questa è una battaglia che coinvolge tutti noi.
L’unità d’area non è possibile e forse nemmeno auspicabile. Ma la verità- e quindi la giustizia- sulla strage di Bologna è un qualcosa che deve unire.

Ipoteticamente. Essere fianco a fianco- magari anche per un solo giorno- a persone con cui non parli e che forse addirittura disprezzi o ti disprezzano. Riuscire a capire che la nostra militanza non può essere solo progetto politico e/o vita da strada. È anche testimonianza.
Esserci perché va fatto. Esserci per testimonianza e per dovere. Un senso del dovere che non può non nascere di fronte a questa spietata accusa di strage.
Noi non facciamo politica, non ne saremmo forse capaci. Non vogliamo essere migliori e/o peggiori di nessuno. Ma una cosa è certa: LA STRAGE NON E’ FASCISTA.
Ecco perché invitiamo tutti ad esserci. I nostri concittadini su tutti. Tutti coloro che non possono accettare il continuo di questa non-giustizia.
Milano aspetta la sua gente da tutta Italia, a braccia aperte e levate verso il sole.
LUIGI E’ IN CARCERE, NON DIMENTICHIAMOLO MAI!

CUORE NERO

[Hyspanico (POL)]

[normanno]

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[natoW]

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[arjuna88]

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[arjuna88]

Vogliamo Tenerlo Su!
E' Importante

[Figliodegliavi]

la strage non è fascista e lo stato ha approfitato di quella tragedia per sbatetrci addosso tanta merda
Ma non santifichiamo Ciavardini: è giusto assolevrlo perché con questa pagliacciata non c'entra NULLA, ma non dimentichiamo la sua storia precedente.
Non credo che l'Area possa trasformare in santi degli ammazza-sbirri, limitiamoci a chiedere la verità su Bologna, che è tutta dalla nostra parte

[arjuna88]

la strage non è fascista e lo stato ha approfitato di quella tragedia per sbatetrci addosso tanta merda
Ma non santifichiamo Ciavardini: è giusto assolevrlo perché con questa pagliacciata non c'entra NULLA, ma non dimentichiamo la sua storia precedente.
Non credo che l'Area possa trasformare in santi degli ammazza-sbirri, limitiamoci a chiedere la verità su Bologna, che è tutta dalla nostra parte

A volte sarebbe meglio tacere, è molto più onorevole.
SU

[PasionariaNera]

la strage non è fascista e lo stato ha approfitato di quella tragedia per sbatetrci addosso tanta merda
Ma non santifichiamo Ciavardini: è giusto assolevrlo perché con questa pagliacciata non c'entra NULLA, ma non dimentichiamo la sua storia precedente.
Non credo che l'Area possa trasformare in santi degli ammazza-sbirri, limitiamoci a chiedere la verità su Bologna, che è tutta dalla nostra parte

Non commento se no so troppo cattiva.
Stupidino!

[Figliodegliavi]

A volte sarebbe meglio tacere, è molto più onorevole.
SU

io preferirei un commento, ribadisco che è giusto lottare per l'innocenza di Ciavardini su questa vicenda perché la strage di Bologna non ha nulla a che vedere con il cosidetto terrorismo nero
Allo stesso tempo se Ciavardini ha ammazzato in collaborazione coi Nar l'agente "Persico" (scusate, nn ricordo il nome vero) non possiamo santificarlo
Cosa ho detto di "stupidino"?