Siamo tutti influenzati in senso umanistico e quindi tutti tendiamo a "degradare" la figura di Cristo. Questo succede perché anche incosciamente tendiamo a giustificarci a dire che, in fondo, quello che facciamo è "naturale".
Non si tratta di cercare sensi di colpa, per un cristiano, si tratta di sentire sempre presente e incolmata quella distanza che effettivamente lo separa da Cristo.
Secondo me giustificare se stessi in nome di un Cristo addomesticato a se stessi è la cosa peggiore.
E' meglio dire "Dio non c'è" e io seguo la natura. Almeno è più coerente.
Per questo Cristo è molto severo con il sale non salato, non con ciò che di fatto (come le "nazioni" e il mondo pagano) non è neppure sale. Cristo è severo con il tiepido, non tanto con il freddo che almeno appartiene ad una situazione precisa e distinta.
Tutto questo per dire che, confrontandosi con i riferimenti stabiliti dai Padri, molto probabilmente anche tu come molti hai parecchie venature secolaritiche nella tua fede.
La cosa non è un problema come non è un problema essere malati, dal momento che tutti più o meno lo siamo.
Il problema è negare tutto questo, ritenersi sempre dei buoni cristiani e trasformare il cristianesimo in qualcosa che lo nullifica e non eleva nessuno.