Due eventi sulle devastazioni dei monasteri serbo-ortodossi del Kosovo e Methohija:

A) Proiezione del documentario di Elisabetta Valgiusti "Enclave Kosovo"

Venerdì 28 settembre, ore 16:00

Fondazione Dragan
Palazzo Roccagiovine
Foro Traiano 1/a – zona Piazza Venezia
Roma


B) Mostra fotografica di Maria Lina Veca "Kosovo perduto?"

Venerdì 28 settembre, ore 18:00

Basilica di S. Maria in Aracoeli-Cappella dell'Ordine francescano secolare
Piazza Aracoeli - Roma

La mostra rimarrà aperta dal 28 settembre al 4 ottobre (orario 9:00/120 - 15:00/18:00)
Per l'occasione saranno presenti a Roma i bambini della Scuola Branko Radicevic dell'Enclave Serba di Cernica, gemellata con la Scuola Eduardo De Filippo di Colleverde (Roma)


I due eventi sono organizzati dalle Onlus
Insieme per l’Athos e Rinascere
con il patrocinio dell’Ambasciata della Repubblica di Serbia in Italia

Le due iniziative si svolgono nell’ambito del progetto “Arca di Pace” con il patrocinio della Provincia di Roma

La persistente impossibilità di costruire un futuro di pacifica convivenza per popoli di culture, lingue e religioni diverse, è senza dubbio una delle più tragiche e devastanti conseguenze della lunga guerra seguita alla disentegrazione della Jugoslavia a ai recenti conflitti nei Balcani.
Dopo la fine instabile e non definitiva della guerra in Kosovo sono continuate le violenze, le sopraffazioni, le ingiustizie.
Gran parte dei 250 mila profughi non può ancora tornare nei luoghi di origine. Le reiterate richieste di indipendenza da parte della maggioranza albanese rischiano di allontanare nel tempo l'avvento di una pace definitiva e di fomentare nuove violenze.
Ne è prova la condizione miserevole di quanti vivono nelle enclavi serbe, prigioni a cielo aperto, fatte per scacciare le persone e impedire anche solo l'idea di un possibile ritorno.
In particolare, sotto attacco si trova l'inestimabile patrimonio artistico e spirituale costituito dai monasteri e dai monumenti ortodossi situati in Kosovo.
Dall'inizio della guerra oltre 200 monumenti sono stati distrutti o profanati e, nel solo 2004, 35 monasteri sono stati completamente devastati.
Eppure, un pesante velo di indifferenza sembra essere calato su quanto avviene oggi alle porte di casa nostra.
Complice il silenzio dei media; la mancanza di informazione è pressoché totale e l'opinione pubblica sembra ignara del presente di violenza che si sta perpetuando.
(dalla locandina di presentazione)


Fonti:
http://www.eurasia-rivista.org/cogit...ssandro_.shtml

http://www.eurasia-rivista.org/cogit..._perduto.shtml