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Discussione: La Carta del Carnaro

  1. #61
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    Citazione Originariamente Scritto da LupaNera Visualizza Messaggio
    Ah, Berto Ricci non fu "di sinistra" ma, guarda caso, gli intellettuali fascisti di sinistra si rifacevano al suo pensiero, e non solo al suo.
    Sarà stata una svista loro, probabilmente. Approfondirò lo studio.
    quali intellettuali fascisti di sinistra?
    nomi?
    Citazione Originariamente Scritto da LupaNera Visualizza Messaggio
    Non fu propriamente dissidente in quanto dirigeva la scuola di mistica, ma le sue posizioni erano tutt'altro che ortodosse rispetto alla linea "conservatrice".
    e se è vero che la scuola di mistica aveva lo scopo di fornire un'ortodossia, molti gerarchi furono sicuramente eretici. Delle due una.
    e quale sarebbe questa linea conservatrice?
    da chi era rappresentata?
    era mussolini che andava superato?
    e "molti gerarchi furono sicuramente eretici" cosa significa?
    ed eretici perchè?
    eretico di per sè non vuol dire nulla.



    Citazione Originariamente Scritto da LupaNera Visualizza Messaggio
    la sinistra fascista da cosa è caratterizzata?
    in primis sicuramente dalla lotta al capitalismo. Che questa corrente sia esistita lo spiega egregiamente lo stesso Buchignani.
    in quale dei suoi testi?
    Citazione Originariamente Scritto da LupaNera Visualizza Messaggio
    Fu, a grandi linee, quella che, post '45, si rifece a Ruinas, da una parte, e a Niccolai dall'altra.
    I tre personaggi avevano delle posizioni individuali, questo è chiarissimo mi pare. Tuttavia sono ascrivibili ad una stessa corrente di pensiero.
    quindi bombacci e ricci erano futuristi?
    e marinetti e bombacci erano universalisti?
    ma cosa c'entra marinetti e il futurismo con bombacci e ricci?
    ma hai una vaga idea dei periodi storici di questi personaggi?
    e del loro ruolo?
    non mi sembra che marinetti fosse un ideologo, o un politico.

  2. #62
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    Citazione Originariamente Scritto da LupaNera Visualizza Messaggio
    Ah, Berto Ricci non fu "di sinistra" ma, guarda caso, gli intellettuali fascisti di sinistra si rifacevano al suo pensiero, e non solo al suo.
    Sarà stata una svista loro, probabilmente. Approfondirò lo studio.
    Berto Ricci fu forse uno dei primi a sostenere che il Fascismo non era di dx o di sx ma fu E di destra E di sinistra.

    Citazione Originariamente Scritto da LupaNera Visualizza Messaggio
    Non fu propriamente dissidente in quanto dirigeva la scuola di mistica, ma le sue posizioni erano tutt'altro che ortodosse rispetto alla linea "conservatrice".
    e se è vero che la scuola di mistica aveva lo scopo di fornire un'ortodossia, molti gerarchi furono sicuramente eretici. Delle due una.
    Ricci era in contrasto più che altro con Farinacci.
    Il Duce propose più e più volte a Ricci di partecipare al Popolo d'Italia perché lo considerava una delle migliori menti del Fascismo.
    Pavolini alla fondazione della RSI ricordò Ricci fra i martiri del Fascismo a cui doversi ispirare, così come Giani e i "mistici".
    Cmq il fatto che ci fosse dialettica interna al Fascismo indica che fu movimento continuo e voce di tutto il popolo, quindi non vedo il problema


    Citazione Originariamente Scritto da LupaNera Visualizza Messaggio
    la sinistra fascista da cosa è caratterizzata?
    in primis sicuramente dalla lotta al capitalismo. Che questa corrente sia esistita lo spiega egregiamente lo stesso Buchignani. Fu, a grandi linee, quella che, post '45, si rifece a Ruinas, da una parte, e a Niccolai dall'altra.
    I tre personaggi avevano delle posizioni individuali, questo è chiarissimo mi pare. Tuttavia sono ascrivibili ad una stessa corrente di pensiero.
    mi vorresti forse dire che a opporsi al capitalismo fosse solo "una corrente minoritaria" del Fascismo e non tutto il Fascismo in toto, a partire da Mussolini? ma hai letto la Carta del Lavoro? i Punti di Verona? la teorizzazione della Socializzazione e la sua messa in paratica? non lo so, vogliamo continuare a blaterare sul fatto che il fascismo era il braccio armato del capitale contro i poveri lavoratori comunisti o vogliamo fare discorsi seri?

  3. #63
    Berija
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    mi vorresti forse dire che a opporsi al capitalismo fosse solo "una corrente minoritaria" del Fascismo e non tutto il Fascismo in toto, a partire da Mussolini? ma hai letto la Carta del Lavoro? i Punti di Verona? la teorizzazione della Socializzazione e la sua messa in paratica? non lo so, vogliamo continuare a blaterare sul fatto che il fascismo era il braccio armato del capitale contro i poveri lavoratori comunisti o vogliamo fare discorsi seri?

    Le spinte conservatrici erano notevoli, per conservatrici intendo "reazionarie" , di privilegio, accentratrici e controcorrente. Il corporativismo doveva essere l'autogoverno della produzione da parte delle categorie economiche, un sistema organico di rappresentanza dei cittadini e dei gruppi produttivi, lo strumento per l'immissione delle masse popolari nello stato. Nulla di questo si realizzò. I sindacati erano organizzazioni burocratiche subordinate a Stato e Partito. Non era esattamente l'obiettivo di Rossoni e del sindacalismo nazionale, nè di Spirito o Bottai.
    Nonostante ciò il sindacalismo nazionale riuscì a strappare conquiste importanti. Come quella del Fiduciario di Azienda (1939) che non poteva essere nè trasferito nè licenziato per la propria attività sindacale. Ma queste non furono concessioni del fascismo in generale, ma fu opera di tutti coloro che sono ascrivibili alla sinistra del Partito e che, nel dopoguerra confluì nella Cgd'I, l'odierna Cgil. Ciò testimonia, volente o nolente, l'inevitabilità del conflitto di classe, pur in un contesto in cui si sostiene il superamento di tale conflittualità.

  4. #64
    Prof. cosa si fa domani sera ?
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    Ritornando all'esperienza fiumana, analizzando l'afflato, i concetti propugnati, il modo di porsi e quant'altro della corrente che a Fiume fu detta degli "scalmanati", non si tratta di ritrovare in essi, a mio avviso, del protofascismo (così come molti amano catalogare) ma di vero e proprio fascismo di sinistra.....E non tanto ante-litteram dato che il manifesto di S. Sepolcro è datato 23.03.19....E molti legionari dopo l'inerzia dell'Orbo Veggente troppo preso a trasfigurare in realtà i suoi "deliri" entrarono nelle file del movimento fascista.....Nonostante Mussolini fu il primo traditore della causa fiumana, rimpinguando le casse del proprio movimento con una fantomatica colletta "Pro Fiume" lanciata dalle colonne del Popolo.....E, come qualche malalingua ama ricordare, tramando con il nemico Cagoja........

  5. #65
    Berija
    Ospite

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    fascismo di sinistra


    A questo punto la definirei proprio Sinistra Nazionale.

  6. #66
    ulfenor
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    Citazione Originariamente Scritto da Berija Visualizza Messaggio
    Le spinte conservatrici erano notevoli, per conservatrici intendo "reazionarie" , di privilegio, accentratrici e controcorrente. Il corporativismo doveva essere l'autogoverno della produzione da parte delle categorie economiche, un sistema organico di rappresentanza dei cittadini e dei gruppi produttivi, lo strumento per l'immissione delle masse popolari nello stato. Nulla di questo si realizzò. I sindacati erano organizzazioni burocratiche subordinate a Stato e Partito. Non era esattamente l'obiettivo di Rossoni e del sindacalismo nazionale, nè di Spirito o Bottai.
    Nonostante ciò il sindacalismo nazionale riuscì a strappare conquiste importanti. Come quella del Fiduciario di Azienda (1939) che non poteva essere nè trasferito nè licenziato per la propria attività sindacale. Ma queste non furono concessioni del fascismo in generale, ma fu opera di tutti coloro che sono ascrivibili alla sinistra del Partito e che, nel dopoguerra confluì nella Cgd'I, l'odierna Cgil. Ciò testimonia, volente o nolente, l'inevitabilità del conflitto di classe, pur in un contesto in cui si sostiene il superamento di tale conflittualità.
    Si peccato che i fiduciari d'azienda in germania vi fossero gia dal 1934!

 

 
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