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L’Aula approva il punto relativo al congelamento delle nomine Rai e l'Unione ritira la propria mozione.
Mastella: «Maggioranza non c'è più»
ROMA
Colpo di scena nell’aula del Senato, la mozione firmata da tutti i capigruppo della maggioranza è stata ritirata perchè era già stata votata in modo quasi unanime (295 sì, 8 contrari e 3 no) quella parte della mozione Bordon-Manzione che conteneva la richiesta di congelare le nomine in attesa di un piano industriale sul rilancio dell’azienda. L’annuncio è stato fatto in aula dal senatore della Sinistra Democratica Paolo Brutti.
L’Aula del Senato ha invece approvato a larga maggioranza il punto della mozione Manzione-Bordon relativo al congelamento delle nuove nomine in Rai: i sì sono stati 295, 8 i contrari, 3 gli astenuti. Governo battuto, invece, sui punti due e tre sui quali il ministro Padoa-Schioppa aveva espresso parere favorevole. In particolare, è stato bocciato con 145 favorevoli, 158 contrari e due astenuti il punto in cui si chiede di "rivisitare" le nomine già fatte. Stop anche alla parte del dispositivo in cui si faceva riferimento alla necessità di sollecitare un nuovo piano industriale: i sì sono stati 149, i no 156, un astenuto.
Clemente Mastella e i senatori dell’Udeur lasciano l’aula di Palazzo Madama e annunciano non partecipano alle votazioni sulla Rai. «Non c’è più la maggioranza - dice Mastella - allora serve un chiarimento politico, oppure si va al voto». Il ministro della Giustizia spiega: «Sono in cinque della maggioranza a votare contro, Bordon, Manzione, Scalera, D’Amico e Barbieri. Allora, o c’è un chiarimento politico o non ha senso».
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