Alvaro Uribe e Benedetto XVI
Colombia, elezioni: successo per partiti vicini a Uribe
Roma, 15 mar (Velino/Velino Latam) - Il grande assente delle prossime presidenziali, il capo di Stato Alvaro Uribe, lascia il segno sull’ultimo voto politico del suo mandato: i partiti che lo sostengono, quando lo scrutinio ha superato il 60 per cento, si avviano a controllare la maggioranza di Caera e Senato. A giocarsi il ruolo di primo partito in un testa a testa sono il Partido della U, direttamente legato al presidente, e il Partido Conservador che ha guadagnato molto terreno. Insieme raggiungono il 46 per cento delle preferenze, alle quali si devono aggiungere i voti del Partido de integracion nacional, poco meno dell’otto per cento, terza componente della coalizione di governo ma molto contestata per i legami con il mondo del paramilitarismo. La terza forza del Paese è rappresentata dal Partido Liberal che a questo punto dello scrutinio si ferma poco sopra il 16 per cento, seguito da Cambio radical guidato dal dissidente liberale e prossimo candidato alla presidenza German Vargas Lleras. Gli elettori colombiani ieri hanno inoltre avuto la possibilità ieri di votare per le primarie presidenziali per il Partito conservatore, dove si registra un testa a testa tra gli ex ministri Andres Felipe Arias e Noemi Sanin, e per i Verdi, dove sembra nettamente favorito Antas Mockus.
In una giornata elettorale definita dal ministro della Difesa Gabriel Silva come “la meno violenta degli ultimi 30 anni”, non sono mancati momenti di tensione. Un presunto guerrigliero delle Farc (Fuerzas armadas revolucionarias de Colombia) è morto nel tentativo di innescare un autobomba ad Antioquia, mentre le forze dell’ordine (oltre 250 mila gli uomini messi in campo dal governo per la giornata elettorale) hanno disinnescato un ordigno nella cittadina di Arauca, vicino alla frontiera con il Venezuela. Il ministro dell’interno Fabio Valencia Cossio ha parlato di una riduzione del 92 per cento delle “azioni terroriste” rispetto alle politiche del 2006, opinione condivisa dagli oltre settemila osservatori che hanno seguito il voto nelle varie zone del Paese. Se la violenza non sembra aver condizionato significativamente la giornata elettorale, lo stesso non si può dire dei fenomeni di intimidazione e corruzione: sono state infatti centinaia le denunce ricevute proprio dalla Missione di osservazione elettorale che ha parlato di “pressioni fortissime” da parte di gruppi armati in vari municipi del Paese, così come della compravendita di pacchetti di voti. Uno dei partiti che sembra particolarmente attivo in quest’ultima pratica sarebbe Apertura liberal piccolo movimento politico guidato da Cristina Murcia, fratello di David Murcia considerato il Bernard Madoff colombiano ed estradato all’inizio dell’anno negli Stati Uniti dopo una gigantesca truffa finanziaria.
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