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Discussione: Gustavo Rol

  1. #11
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    Predefinito Rif: Gustavo Rol

    Gustavo Rol - Homepage

    Una delle persone più straordinarie che abbia mai 'incontrato'.
    Ultima modifica di Tomás de Torquemada; 10-01-10 alle 15:27
    Orientata verso l'immenso mare della bellezza

  2. #12
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    Predefinito Rif: Gustavo Rol

    Colloquio tra Rol e Krishnamurti
    domenica, 16 novembre 1930

    Ho veduto oggi Krishnamurti. Mr. Rajugopal mi condusse nella sua camera e ci lasciò soli. Krishnamurti è un giovane hindu di trentatre anni; veste all'europea, è alto e distinto ma non bello. Parla ora adagio, ora a scatti. Per quanto me lo si avesse descritto molto debole, anche a causa della sua recente malattia, ho avuto l'impressione che egli sia un uomo molto energico. <Voi pensate molto>, gli ho detto, <ma bisogna fare qualche cosa per l'umanità. Il mondo soffre molto in questo momento>. <Non si può far nulla,> rispose Krishnamurti, <c'è troppo vuoto nel mondo, troppo vuoto>. La sua camera era piena di frutta sul tavolo, sulle sedie, dappertutto. <Vi piace la frutta?> ed accennai ad un enorme grappolo d'uva, appeso alla chiave dell'armadio. <Quell'uva è pessima. L'ho messa così appesa perchè è bellissima a vedersi>. <Io sono venuto qui,> ripresi, <senza alcun desiderio speciale di vedervi. Se avessi inteso la vostra voce per telefono, sarebbe stato lo stesso. Io non sono un giornalista e neppure un curioso. Nella vita ho sempre pensato molto, fra tanta gente che ho incontrata che non pensa mai. Sono quindi lieto di sentire qualche vostra parola, perchè, qualunque siano le vostre idee, qualunque le vostre teorie, per il sol fatto che voi tanto pensate, la vostra vita si avvicina alla mia. Per chi pensa, per tutti quelli che pensano, la strada è una sola. Quella dell'astrazione assoluta da tutto ciò che ci circonda>. <E' vero,> egli rispose, <e per pensare, io ho tutto rifiutato, tutto abbandonato>. <Lo so, lo so,> gli dissi, <me lo riportarono i giornali>. <Ho veduto la vostra fotografia su di un giornale ed ho letto l'intervista che con voi ebbe un giornalista di Torino sul treno per Lyon>. <Non mi ricordo>. Quando pensa, i suoi occhi sono come velati ed appena afferra ciò che vuole, allora mandano bagliori di fuoco. Il signor Rajugopal venne ad avvisare che nel salone dell'hotel era convenuta molta gente per vedere il "nuovo Cristo". <Questa gente vi stancherà>. <Non avranno una sola parola. Darò soltanto qualche stretta di mano>. Mi alzai in piedi. <Vi scriverò, signor Krishnamurti, siate voi in russia ed io in sud america, metterò fra voi e me un filo di corrispondenza>. <Sta bene, ma non dimenticate di farlo>. <Non vi farò nessuna domanda. Vi dirò cose che solamente voi comprenderete e gli altri non afferrerebbero. Voi farete altrettanto>. <E' mio desiderio. domani vi manderò i miei libri. Quel poco che Rajugopal ha raccolto, perchè io detesto scrivere, vi ho detto, è inutile>. E ci separammo con una lunga e forte stretta di mano.

    Tratto da "io sono la grondaia" Diari, Lettere, Riflessioni di Gustavo Adolfo Rol. A cura di Catterina Ferrari
    Ultima modifica di Tomás de Torquemada; 07-01-10 alle 01:24
    Segni particolari: "macchina da espansione razziale euro-siberiana" (Giò91)

  3. #13
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    Predefinito

    Un personaggio controverso: secondo alcuni un genio del paranormale e dell'esoterismo, secondo altri un mistificatore. Ma Rol rifiutava qualsiasi etichetta. E rimane a tutt'oggi un mistero.


    ROL, UN MONDO DIETRO IL MONDO

    dal sito La Storia siamo noi


    (© Archivio F. Rol)



    La vita
    Gustavo Rol nasce a Torino, in una famiglia dell'alta borghesia, nel 1903. E' un bambino curioso ma introverso e solitario. Passa il suo tempo leggendo i libri della biblioteca paterna, dipinge, suona e scrive poesie: passioni che diverranno in seguito un mezzo per manifestare alcuni dei suoi esperimenti paranormali. Nel 1922 si iscrive alla Facoltà di Giurisprudenza, ma una sottile malinconia lo distanzia dai suoi coetanei e dalla gente. L'anno seguente parte per il militare come alpino; tornato a Torino si sente profondamente cambiato: si è radicato in lui un desiderio di conoscenza, una grande sete di libertà e soprattutto un nuovo modo di vedere la vita. Così, per circa dieci anni, decide di girare l'Europa iniziando a lavorare per diverse banche. A Marsiglia penetra nella sua vita quotidiana quel desiderio di scoperta che dominerà per tutta la sua esistenza. Ma il suo bisogno di introspezione lo porta, almeno inizialmente, a sfiorare la disperazione e la follia.


    Le carte
    Un giorno, passando davanti ad un negozio, viene incuriosito da un mazzo di carte ed inizia per gioco un lunghissimo studio sul rapporto che lega il suo cervello con le sorgenti del caso e della materia. Piano piano il gioco di sentire e scoprire i semi delle carte diventa un'ossessione e l'istinto lo porta ad una grande rivelazione: "Ho scoperto una tremenda legge che lega il colore verde, la quinta musicale ed il calore . La potenza mi fa paura." La scoperta di questa misteriosa legge che gli fa scoprire di avere dei poteri straordinari, lo entusiasma ma allo stesso tempo lo destabilizza: "Non ho pace, mi sento un santo ed un criminale allo stesso tempo. Mi sento immensamente solo ed infelice. Sono un pazzo infelice, non sono un uomo, sono un'ombra. "

    Così Rol inizia a studiare le tradizioni della mistica e della teologia di tutte le religioni e si immerge in un cammino di profonda ricerca esoterica. E' soprattutto attraverso la pittura che Rol manifesta la sua comprensione delle leggi della materia. Molti racconteranno di aver visto i suoi quadri animarsi e trasformarsi. Come il giornalista e scrittore Nico Orengo che ci confida: "Mi colpì subito un quadro di Rol che raffigurava una casa con un grande muro, lungo quasi tutto il quadro ed un vecchio sulla sinistra all'inizio di questo muro. Quella serata finì con un piccolo trauma perché il vecchio, dipinto sul quadro, aveva compiuto tutto il tragitto della tela!"

    Dopo l'8 settembre 1943 Rol metterà in gioco i suoi poteri per salvare molte persone condannate alla fucilazione dai nazi-fascisti. Sembra infatti che Rol, tramite le sue potenzialità telecinetiche che tanto stupivano i generali tedeschi, sia riuscito ad ottenere la vita di alcuni partigiani in cambio di piccoli esperimenti richiesti da questi ultimi. A guerra finita, acquista a Torino, in Via Silvio Pellico, un bell'alloggio: la sua casa, nel corso del secolo, diventerà la meta privilegiata di tanti personaggi famosi. Persino John Kennedy, nel suo unico viaggio in Italia da Presidente, si reca appositamente a Torino per incontrarlo. Frequentano la sua casa anche "altri grandi" come Giovanni Agnelli, Vittorio Valletta, Cesare Romiti, Federico Fellini, Marcello Mastroianni, Nino Rota, Franco Zeffirelli, Valentina Cortese, Vittorio Gassman. Inoltre scriveranno di lui, nel corso degli anni, Pitigrilli, Dino Buzzati, Enzo Biagi, Guido Cernetti e molti altri.


    Autoritratto, 1987
    (© Archivio F. Rol)


    Gli esperimenti
    Gustavo Adolfo Rol è stato considerato il più grande "sensitivo" del XX secolo. Eppure il termine non è sufficiente a darne una definizione esaustiva. Il ruolo di Gustavo Rol è stato quello di mostrare l'esistenza di "possibilità" (come lui chiamava questi "poteri" ) che possono essere conseguite da ogni essere umano e di confermare la presenza di Dio fuori e dentro l'uomo.

    Oltre a una vasta antologia di prodigi spontanei, ha codificato una originale serie di esperimenti che si situano nel confine metafisico dove convergono scienza e religione. Il suo strumento preferito erano le carte da gioco, il che ha fatto insinuare ad alcuni che facesse della prestidigitazione. Tuttavia queste carte, che nella maggior parte dei casi, così come raccontano, non erano da lui nemmeno toccate, costituivano solo il primo e più semplice gradino cui accedevano i neofiti durante le cosiddette "serate" di esperimenti, oppure erano un mezzo divertente e dinamico per scaldare l'ambiente.

    In generale, le possibilità di Rol spaziavano dalla visione a distanza (lettura di libri chiusi, visione di cose che si trovano in un altro luogo) ai viaggi nel tempo (con escursioni nel passato e nel futuro), dalla veggenza selettiva (osservazione dell'aura energetica che circonda il corpo umano) all'endoscopia (la visione dell'interno del corpo umano).

    Coloro che lo hanno conosciuto, raccontano che era in grado di agire dinamicamente sulla materia, ovvero spostare a distanza oggetti di qualsiasi genere (telecinesi ), o materializzarli e smaterializzarli ( apporti / asporti ). Sapeva prevedere gli eventi futuri (chiaroveggenza ), leggeva nel pensiero (telepatia), era in grado di guarire persone ammalate anche molto distanti (tra i sistemi usati anche quello della pranoterapia) o trovarsi in due luoghi differenti nello stesso momento (bilocazione ). Poteva attraversare superfici solide o far attraversare superfici solide a qualsiasi oggetto, così come poteva estendere o ridurre il corpo fisico a piacimento.

    Durante i suoi esperimenti potevano verificarsi epifanie di spiriti, che contribuivano alla dinamica degli esperimenti. Questi spiriti non erano però quelli dei defunti, anche perché Rol sosteneva fermamente che i defunti non fossero tra noi, ma erano i residui psichici lasciati da questi al momento della morte. Infatti, così come viene lasciato un residuo organico alla morte del corpo, viene anche lasciato un residuo psichico. Questo residuo è stato chiamato da Rol "spirito intelligente".

    Rol produceva altri due tipi di fenomeni particolari, e cioé la proiezione a distanza di figure o scritte (soprattutto a grafite) su ogni genere di superficie e la pittura a distanza (che potremmo chiamare telepittura) - dove pennelli e spatole si libravano per aria da soli e dipingevano in pochi minuti quadri di pregevole fattura con l'aiuto, secondo lo stesso Rol, dello "spirito intelligente" di un pittore scomparso (Ravier, Picasso, Goya, etc.).

    «È così che ho sperato che fosse proprio la Scienza ad aiutarmi a riconoscere e codificare queste mie sensazioni che sono certo ogni uomo possiede, e sarà la Scienza stessa a rivelare queste facoltà e promuoverle in tutti gli uomini...».

    Ultima modifica di Silvia; 06-01-10 alle 19:28

  4. #14
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    Predefinito Rif: Gustavo Rol

    Ultima modifica di Tomás de Torquemada; 14-10-16 alle 21:22
    "Tante aurore devono ancora splendere" (Ṛgveda)

  5. #15
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    Predefinito

    Giuditta Dembech

    GUSTAVO AUGUSTO ROL


    Sono trascorsi quasi dieci anni dalla scomparsa di Gustavo Adolfo Rol, il più grande, il più famoso sensitivo dell'occidente. La sua presenza ha attirato a Torino negli ultimi sessant'anni, industriali, artisti, politici, scrittori, alti prelati, ambasciatori, tutti in trepidante attesa di essere ammessi nel suo salotto.

    Come Merlino , che è da qualche parte, nascosto nelle nebbie di Avalon, è come se anche il Vecchio, il Grande Vecchio fosse ancora lassù nella sua bella casa sul Valentino, a vegliare sui destini e sui sogni di tutti noi che lo abbiamo amato.

    Il giorno del suo funerale, scalino dietro scalino, i torinesi in fila ordinata, (perché nella vecchia Torino tutto è ordine) sono saliti fino a lui, al quinto piano, per portargli il loro silenzioso, accorato affetto, gratitudine, ringraziamento...

    Quel giorno le porte della sua casa, di solito gelosamente sorvegliate dal custode, erano aperte a tutti, ma non c'erano curiosi, c'era tutta la città. C'era la Torino-bene, l'aristocrazia, c'erano auto blu con l'autista. Forse mancava qualcuno che Lui si sarebbe aspettato di vedere, ma in compenso c'erano anche tantissimi giovani. Tanti ragazzi in jeans, con lo zainetto dei libri a tracolla che forse hanno marinato la scuola per correre da lui.

    La coda si snodava già lungo il marciapiede, in tanti avevano colto quell'unica occasione per varcare quella soglia misteriosa e stare vicino a Lui anche soltanto per un momento.

    Noi che lo abbiamo conosciuto e frequentato, sappiamo che non torneremo mai più lassù, che non rivedremo più la bella stanza rotonda col soffitto di specchi dove lui ci teneva sospesi fra due mondi con i suoi esperimenti...

    Quella sua casa incantata è stata disfatta, venduta; non voglio sapere chi vi abita… I mobili antichi e preziosi, i quadri d'autore, i tanti oggetti rari, le cose appartenute Napoleone, sono andati all'asta da Sotheby, contesi da un pubblico che cercava di raccogliere anche le briciole di ciò che gli è appartenuto.

    Ma per noi, quella casa è ferma e sospesa nel tempo, indelebile nella memoria. E' come se anche lui fosse ancora lassù, nel suo studio che dipinge rose, o si muove leggero dietro alle tende di raso, spiando il nostro arrivo sul marciapiede per aprirci il portone.
    Aveva mobili antichi molto pregiati, ma il suo salotto preferito aveva la praticità delle cose moderne. Da quando lo ricordo, era rivestito di un bel tessuto di lino a grandi rose....


    Casa Rol (© Archivio F. Rol)


    Ci riceveva a piccoli gruppi, non più di sette-otto persone per volta, decidendo personalmente l'assegnazione dei posti.. Sono convinta che scegliesse con cura, anche l'assortimento dei suoi ospiti, secondo criteri per noi imperscrutabili. Credo che amasse intrecciare le nostre vite in qualche strana geometria, legando le nostre reciproche esperienze in una sorta di fratellanza che sarebbe rimasta indissolubile fra noi.

    Quando si arrivava lassù, dopo i cinque piani nel vecchio ascensore lucido di cera e di ottone, tutti noi suoi ospiti eravamo lievemente euforici, sapevamo che il mondo esterno si sarebbe chiuso alle nostre spalle, dietro quella porta piena di catenacci e chiavistelli che Rol apriva e chiudeva personalmente per accoglierci.

    Prima ancora che lui facesse le presentazioni, ci guardavamo un po’emozionati, con un'aria di complice simpatia,con un'intesa tutta particolare, poichè tutti avevamo la sensazione che avremmo preso parte ad un qualcosa di unico, irripetibile. Trovarsi davanti al mito vivente, avvolti dalla sua presenza, così intensa e magnetica, ci dava il batticuore...

    Una volta sistemati, ci osservava con sorridente simpatia, ci guardava negli occhi uno per volta, forse scrutando nella nostra mente o nel nostro cuore alla ricerca di qualcosa che solo lui poteva vedere… E poi s'informava amabilmente sul nostro lavoro, la salute, gli affetti. Talvolta gettava là, quasi casualmente una frase, una parola che faceva trasalire segretamente il diretto interessato, rispondendo o illuminando un segreto che lui solo poteva conoscere.

    Non c'era mai un tema preciso, sarebbe venuto fuori “casualmente”nel corso della serata. Rol era geniale, stravagante, ironico, pronto ad avvolgerci con quella sua cortesia d’altri tempi, talvolta sperticata o a fulminarci con qualche battuta micidiale.

    Poi, si passava nella "sala degli specchi", quella che più profondamente è rimasta nel cuore di tutti noi, descritta nei romanzi di scrittori che sono passati di là. In quella quella stanza, (ma poteva accadere ovunque) le leggi della fisica, dello spazio e del tempo si fermavano. Nel corso degli esperimenti poteva accadere di tutto: apporti, smaterializzazioni, testimonianze dal passato, o visioni dal futuro...

    Spesso si presentavano gli Spiriti Intelligenti di grandi personaggi del passato, lasciando nelle tasche dei presenti, messaggi scritti sui fogli bianchi prelevati in precedenza dal centro tavola. Qualche volta piombavano sul tavolo oggetti materializzati dal nulla, o forse sarebbe meglio dire da "altrove", poiché il nulla non esiste...

    Attorno a quel tavolo ovale è passato il fior fiore dell'intellighenzia europea del novecento, compresi Tullio Regge e Piero Angela. In quel salotto sono passati i più bei nomi della finanza, dell'industria, dello spettacolo, della scienza, intellettuali e qualche premio Nobel. Pitigrilli era di casa, Fellini prendeva spunti surreali per i suoi film. Nino Rota compose sul mitico pianoforte bianco il tema di ”il padrino”, e tanti altri nomi della politica e della finanza su cui ci chiese spesso di mantenere il segreto…Talvolta riceveva privatamente capi di stato o altri personaggi che arrivavano in incognito.

    La sua casa era inviolabile, le tende abbassate per timore di essere fotografato da lontano con il teleobiettivo (era già accaduto). Di giorno, un portiere implacabile come un mastino precludeva il passaggio a chiunque. La sera il portone era chiuso, niente citofoni e nessun nome sul campanello. All’ora esattamente convenuta scrutava il marciapiede dabbasso da dietro una tenda, ci riconosceva, ci contava, e soltanto allora mandava ad aprire il portone.

    Incontrarsi nel suo salotto ci faceva sentire accettati in una èlite particolarissima, ricevere una sorta di iniziazione. In tutti noi c'era uno strano miscuglio di emozioni: aspettativa, gratitudine, una punta di orgoglio, batticuore, ma soprattutto la consapevolezza che al suo cospetto, tutte le leggi conosciute della natura venivano sospese e modificate da un qualcosa di arcano e meraviglioso...

    Con Rol è finita un'epoca. E' finita come la Belle Époque, come l'Orient Express e la Valigia delle Indie. Una grande luce si è spenta su Torino, e tutta la città ne brillava di riflesso, la stessa cosa che abbiamo percepito quando si è spento Agnelli...

    Ora ci restano soltanto i ricordi, e non è neppure facile parlarne. Si vorrebbero raccontare tante cose, poi c'è una sorta di riserbo che ci trattiene; ci sono cose che non racconteremo mai, altre che riserveremo per i nostri nipoti. Altre cose ancora sono sulla bocca di tutti, sussurrate, a volte distorte, alimentando quella che sarà l’ultima leggenda metropolitana, la prima da tramandare al nuovo secolo…

    Ultima modifica di Silvia; 08-01-10 alle 22:08

  6. #16
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    Predefinito Rif: Gustavo Rol

    Ultima modifica di Tomás de Torquemada; 06-06-13 alle 04:24
    Gli Arya seggono ancora al picco dell'avvoltoio.

  7. #17
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    Predefinito Rif: Riferimento: Gustavo Rol

    Citazione Originariamente Scritto da Tomás de Torquemada Visualizza Messaggio
    Interessantissimo.... posso chiederti che idea te ne sei fatto e cosa si diceva di lui, in merito ai poteri che gli sono attribuiti?
    Non sono mai riuscito a farmi un'idea sensata del personaggio.
    Io ero troppo piccolo per essere ammesso alle sue " non so come chiamarle"
    Ne so qualcosa di riferito dai miei.
    Ogni tanto veniva in casa nostra e pare facesse cose stupefacenti.
    Mi è stato narrato che oltre a scrivere sulle carte di mazzi nuovi, naturalmente senza aprirli e mandati a comprare appositamente per garantirne la verginità, abbia operato spostamenti di oggetti da locali
    diversi da quello in cui era "apparentemente presente".
    Ho sentito dire che gli "spostamenti" riguardavano anche persone.
    Io lo ricordo nella sua forma"normale" mentre discorreva con mia madre.
    Ci si incontratva abbastanza di frequente, anche in strada, dato che le nostre abitazioni erano contigue.
    Non ho nessuna idea in proposito.
    Sono naturalmente scettico
    Però mi fido dell'opinione di coloro che mi circondavano e oggi non sono più.
    Io ho visto con i miei occhi le scritte sulle carte, ma non avendo presenziato all'esperimento, questo non vuol dir nulla.
    Riproviamoci.
    La Repubblica l'ho rispettata, ma non sono stato rispettato.
    Restauriamo la Monarchia.
    Voglio tornare a casa e se non ci fosse più una casa, beh la ricostruiremo.

  8. #18
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    Predefinito Rif: Gustavo Rol

    Si è sempe mantenuto in disparte, e Pietro Angela lo ha aperatamente accusato di essere un millantatore per il semplice fatto che non lo ha mai potuto entrare in casa di Rol, perché era persona indesiderata.
    Pietro Angela un camaleonte allevato in RAI, convinto di poter decidere le sorti dei torinesi illustri. Lui con l'aiuto del CICAP voleva convincere l'Italia e il mondo della malafede di Rol. Il tempo sta già dando la sentenza.
    Pietro Angela sei uno dei tanti figli della mediocrità!

  9. #19
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    Predefinito Rif: Riferimento: Gustavo Rol

    Citazione Originariamente Scritto da assurbanipal Visualizza Messaggio
    Non sono mai riuscito a farmi un'idea sensata del personaggio.
    Io ero troppo piccolo per essere ammesso alle sue " non so come chiamarle"
    Ne so qualcosa di riferito dai miei.
    Ogni tanto veniva in casa nostra e pare facesse cose stupefacenti.
    Mi è stato narrato che oltre a scrivere sulle carte di mazzi nuovi, naturalmente senza aprirli e mandati a comprare appositamente per garantirne la verginità, abbia operato spostamenti di oggetti da locali
    diversi da quello in cui era "apparentemente presente".
    Ho sentito dire che gli "spostamenti" riguardavano anche persone.
    Io lo ricordo nella sua forma"normale" mentre discorreva con mia madre.
    Ci si incontratva abbastanza di frequente, anche in strada, dato che le nostre abitazioni erano contigue.
    Non ho nessuna idea in proposito.
    Sono naturalmente scettico
    Però mi fido dell'opinione di coloro che mi circondavano e oggi non sono più.
    Io ho visto con i miei occhi le scritte sulle carte, ma non avendo presenziato all'esperimento, questo non vuol dir nulla.
    Grazie per averci narrato questi dettagli.

    Pur non essendo una testimonianza "diretta", per le ragioni che ci hai ben posto in evidenza e che giustamente ti inducono alla cautela, il fatto che provenga dalla tua famiglia le conferisce un altissimo grado di interesse... Mi appare inoltre densa di particolari preziosi, utili per meglio tratteggiare la figura di un uomo comunque fuori dall'ordinario.
    Ultima modifica di Tomás de Torquemada; 10-01-10 alle 17:37
    "Tante aurore devono ancora splendere" (Ṛgveda)

  10. #20
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    Predefinito Rif: Gustavo Rol

    Citazione Originariamente Scritto da sideros Visualizza Messaggio
    Si è sempe mantenuto in disparte, e Pietro Angela lo ha aperatamente accusato di essere un millantatore per il semplice fatto che non lo ha mai potuto entrare in casa di Rol, perché era persona indesiderata.
    Pietro Angela un camaleonte allevato in RAI, convinto di poter decidere le sorti dei torinesi illustri. Lui con l'aiuto del CICAP voleva convincere l'Italia e il mondo della malafede di Rol. Il tempo sta già dando la sentenza.
    Pietro Angela sei uno dei tanti figli della mediocrità!
    Beh, secondo Piero Angela, anche il mago Arsenio ( onf: ) era in grado di replicare gli "esperimenti" di Rol...

    Piero Angela e Rol

 

 
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