Logica vuole che se non si conoscono i termini del contendere, non si entri in discussione.
Di libri di Storia sul periodo garibaldino e su quello post-unitario ce ne sono molti (non solo quelli editi dal “Cerchio” o da “Controcorrente”).
Ti consiglio di leggerli per colmare queste tue lacune storiche su di un aspetto importantissimo del pensiero garibaldino, che va analizzato se si vuole parlare di Garibaldi in modo serio e non macchiettistico.
Non gettiamo fumo negli occhi, per cortesia!
La polemica gramsciana sul Risorgimento nasce dall’evidenza che il processo risorgimentale è stato guidato da forze moderate e si è rivelato incapace di svolgere appieno la sua funzione “rivoluzionaria” (appunto, la famosa “rivoluzione mancata”).
Viene criticata la mancanza di partecipazione e la marginalizzazione dei ceti contadini e la non accettazione (a causa del monopolio del Partito d’Azione) delle loro istanze sociali.
Tra l’altro, il Risorgimento, non viene neanche considerato fenomeno totalmente negativo.
Dopo aver letto di Gramsci “socialdemocratico”, spero vivamente che qualcuno non lo faccia passare per una specie di legittimista borbonico inalberante vessilli del Sacro Cuore.
Mi si risparmi almeno questo!
Non è colpa mia se in quel personaggio, mi riferisco al negriero non c'è NULLA di SERIO. O Tragedia, vd BRONTE o commedia, battaglie vinte con l'oro inglese. Che poi un personaggio così ROZZO avesse pure un pensiero politco, mi sembra a dir poco esagerato. Giusto in un posto con il nostro si può credere a simili baggianate. Costui fece un bel pò di proclami DEMAGOCICI in Sicilia e in Calabria, terre ai ctnadini, abolizioni di tasse etc etc. Poi qnd i cotnadini lo presero sul serio scattò fecroce la repressione, vd Bronte. E non mi risulta che nel 1861 le terre fossero dei contadini, nè che fossero stati espropriati i latifondisti. Anzi, spesso i latifondisti erano i signorotti liberali filosaboiardi, che in Siiclia diedero i loro uomini (spesso mafiosi) per l'impresa del pirata di Nice.
Per dirla con Adolfo Morganti, costui era solo un colossale PALLONE GONFIATO!
Non stiamo parlando di un Pisacane, che era mosso da fini ideali, ideali per i quali andò incontro alla morte in un'impresa folle. Ma l'ex ufficiale napoletano non aveva alcun appoggio esterno, azni il suo piano prevedeva un'insurrezione anche a Genova, saccheggiata nel '49 dai saboia, contro la ccorona savoiarda, considerata da lui più dannosa del "governo tirannico" di FerdinandoII e pari al governo austriaco nel Lombardo-Veneto.
Un utile idiota
un eroe piemontese
appunto.