Originariamente Scritto da
Alexeievic
Il 2007 come il 1937? I sintomi ci sono tutti. Nel 1937 la Germania inizia le provocazioni, mentre parla di pace si prepara alla guerra. Già si combatte in Spagna e l’Europa sta per cedere. La lotta contro gli ebrei, iniziata nel 1933, diventa sistematica violenza, mentre la propaganda nazista imbottisce il popolo gridando che per la Germania è giunta l’ora della riscossa, perché è “sopra tutto e sopra di tutti”. Da qualche mese, in aperta violazione del trattato di pace, aveva preso con le armi possesso della striscia di territorio lungo il confine franco-belga che era stata dichiarata zona franca. E l’Europa tace. Il 12 marzo del 1938 l’esercito di Hitler entra in Austria, dichiarandola annessa al territorio del Reich. E l’Europa tace. Il 28 settembre invia una ultimatum alla Cecoslovacchia per rivendicare l’annessione della Regione dei Sudeti alla grande Germania. Benito Mussolini, ormai fantoccio di Hitler, accetta la proposta inglese di convocare una “conferenza di pace” per decidere sul destino della Cecoslovacchia. La conferenza si tiene a Monaco e vince Hitler a piene mani, perché la Francia e l’Inghilterra accettano che la Cecoslovacchia ceda alla Germania il territorio dei Sudeti. Ed è il principio della fine: il 23 agosto 1939 Germania e Russia firmano un patto di non aggressione nel quale, fra l’altro, viene definita la spartizione della Polonia. Passano pochi giorni e l’1 settembre, la Germania invade la Polonia ed ha inizio la Seconda guerra mondiale. L’entrata in guerra degli Stati Uniti d’America contribuì in modo decisivo alla sconfitta di Hitler ed evitò l’annientamento degli ebrei e la “soluzione finale” - come diceva il nazismo - non ebbe luogo.
Ma, oggi, altre forze stanno riprendendo la lotta contro gli ebrei e contro il mondo occidentale e il primo segnale è stato l’attentato terroristico alle torri di New York. E si stanno delineando gli schieramenti. In odio al mondo occidentale e alle democrazie plutomassoniche, la Russia dei Soviet nel 1939 non esitò ad allearsi con Hitler, salvo ad abbandonarlo quando era ormai certa che, nonostante i primi successi territoriali, non avrebbe mai vinto la guerra. E solo la morte di Stalin impedì in Russia l’annientamento di tutti gli ebrei. Ora l’Islam fanatico, in attesa che l’Iran possa dotarsi delle arti atomiche, sta cercando il momento opportuno per arrivare alla “soluzione finale ebraica” con l’annientamento di Israele. Naturalmente ha bisogno di alleati, come Hitler nel 1939. Forse li sta trovando. Pochi giorni fa, dopo una esercitazione militare congiunta fra Russia e Cina, Putin ha annunciato che i bombardieri russi “si riprendono i cieli” e che “torna in volo la flotta strategica”. L’asse Berlino-Mosca di infausta memoria si sta mutando forse nell’asse Berlino-Shangai, in attesa di arrivare all’asse Mosca-Shangai-Teheran? Nel 1938, Hitler ha potuto contare sulla complicità di Mussolini e sull’incoscienza franco-inglese. La speranza degli uomini liberi (che vogliono rimanere tali) è che il mondo libero non commetta gli errori del 1938. Sarebbe la fine!
L’Avanti