-
2) Riforma delle pensioni
DOCUMENTO DA SOTTOPORRE ALL'ATTENZIONE DEL MOVIMENTO PER L'APPROVAZIONE, RELATIVO ALLA RIFORMA DEL SISTEMA PENSIONISTICO.
Forza Liberale propone il passaggio nel nostro Paese ad un sistema pensionistico a Capitalizzazione Individuale, sull'esempio del modello introdotto in Cile dall'economista liberista Josè Pinera:
Principali caratteristiche del sistema a capitalizzazione individuale ideato da Josè Pinera.:
Nel modello cileno né il lavoratore né il datore di lavoro versano soldi allo Stato. Ovviamente, quindi, il lavoratore non percepisce una pensione statale al termine della vita lavorativa. Durante la propria vita il lavoratore risparmia obbligatoriamente un 10% del proprio stipendio e il datore di lavoro deposita mensilmente quel 10% in un conto a capitalizzazione individuale che appartiene al dipendente stesso. Questa percentuale si applica solamente ai primi 25.000 dollari di stipendio annuale. Un lavoratore può contribuire con un 10% addizionale del suo stipendio mensile, anch'esso esente da imposte, ad un conto di risparmio volontario, se desidera ad esempio andare in pensione anticipatamente oppure ottenere una pensione più alta.
Lo stesso lavoratore sceglie un "Amministratore dei Fondi pensione" (AFP) per amministrare il suo conto a capitalizzazione individuale. Queste società sono soggette ad un controllo severo da parte del governo e non possono svolgere attività alternative . Il controllo è esercitato da un ente governativo indipendente, la "Sovrintendenza delle AFP". Qualsiasi soggetto è libero di entrare nel mercato delle AFP. Ciascun AFP investe in azioni, buoni o altri strumenti finanziari che vengono trattati sui mercati. Le decisioni degli investimenti sono di competenza degli AFP. La legge stabilisce i limiti massimi sia per i tipi di strumenti che per la composizione complessiva del portafoglio.
I lavoratori sono liberi di passare da un AFP ad un altro. Iscrivendosi ad un AFP ciascun lavoratore riceve un libretto col quale potrà sapere lo stato di capitalizzazione che ha raggiunto; inoltre l'AFP è obbligato ad inviargli ogni tre mesi il rendiconto sulle contribuzioni accreditate e sul rendimento del suo fondo. I fondi accumulati nel fondo a capitalizzazione individuale e i profitti sugli investimenti sono esenti da imposte.
La riforma cilena ha coinvolto sia i lavoratori pubblici che quelli privati. Gli unici esclusi sono stati gli appartenenti alle forze armate.
Tutti i lavoratori dipendenti devono avere un conto a capitalizzazione individuale mentre i lavoratori autonomi possono entrare a far parte di questo sistema. Esiste una pensione minima garantita dallo Stato, finanziata con le entrate tributarie, per tutti i lavoratori che abbiano contribuito almeno per 20 anni al sistema di capitalizzazione individuale.
E’ prevista inoltre anche un'assicurazione sulla morte prematura e sull'invalidità.
Ciascun AFP offre questo tipo di copertura ai suoi clienti, assicurata con contribuzione aggiuntiva del lavoratore, che si aggira intorno al 2,9% dello stipendio.
L’età legale di pensionamento è di 65 anni per gli uomini e di 60 per le donne. I lavoratori possono continuare a lavorare anche dopo aver raggiunto le soglie di pensionamento, e ciò non impedisce loro di percepire mensilmente la pensione dal proprio conto individuale. D’altra parte, una volta raggiunta l’età pensionabile non si deve più versare il 10% dello stipendio all’AFP.
I lavoratori con risparmi sufficienti sui loro conti, tali da garantire almeno un 50% dello stipendio medio durante gli ultimi 10 anni lavorativi (sempre che sia superiore alla pensione minima), possono optare per il prepensionamento.
Al momento del pensionamento , il lavoratore può scegliere tra due opzioni. Innanzitutto può usare i risparmi del suo conto personale per acquistare un vitalizio da una società di assicurazioni privata che gli garantirà una rendita mensile costante per tutta la vita, indicizzata all’inflazione.
L’alternativa è quella di lasciare i fondi sul conto a capitalizzazione individuale e fare prelievi in maniera programmata. In tale ipotesi, in caso di morte, i soldi rimanenti sul fondo individuale diventano parte dell'eredità.
In entrambi i casi, un pensionato può ritirare tutta la cifra, in una sola volta, dei fondi in eccesso rispetto a quelli necessari per avere un vitalizio o per fare prelievi programmati mensili equivalenti al 70% degli ultimi stipendi.
Il conto di ciascun lavoratore è completamente trasferibile da un amministratore all’altro: ciò genere grande concorrenza tra i vari AFP.
I risultati: La riforma pensionistica di Josè Pinera, unitamente al grande processo di liberalizzazioni e privatizzazioni , ha prodotto una fortissima crescita del P.I.L. cileno nel ventennio 1986-2005.
Nel 1981 il PIL subì un incremento del 6,2%, cui seguirono però due risultati consecutivi molto negativi. Nel corso del 1982 infatti la produzione calò del 13,2% e nell’anno successivo del 2,8%. La ripresa dell’ economia ebbe inizio nel 1984 . Il PIL cominciò a salire vertiginosamente, toccando picchi di crescita altissimi nel 1989, nel 1992 e nel 1995. L’andamento si è mantenuto crescente fino al 1999, anno in cui si registrò un calo dello 0,8%, dovuto principalmente alle ripercussioni della crisi internazionale e ad una politica interna assai severa di riduzione della spesa pubblica.
Dal 2000 in poi la situazione si è progressivamente ristabilizzata. Nel 2004 e 2005 la crescita del PIL è stata superiore al 6% e si prevede si mantenga sugli stessi livelli anche nel 2006 e 2007.
Mediamente tra il 1986 e il 2005 il PIL è cresciuto del 6,015%.
E’ interessante analizzare anche l’evoluzione di altri indicatori economici, quali il tasso d’inflazione , il tasso di disoccupazione e quello di risparmio. Nel 1980 l’ inflazione in Cile segnò un tragico aumento del 35,5% rispetto all’anno precedente. La crescita esponenziale dei prezzi al consumo costituiva una vera piaga per le famiglie cilene, soprattutto per quelle meno fortunate, ridotte alla miseria da decenni di politiche economiche scellerate. La riforma del settore previdenziale , rientrante in un più ampio progetto di liberalizzazione e modernizzazione dell’economia nazionale, ha contribuito a restituire potere d’acquisto e ricchezza ai lavoratori cileni. L’inflazione si era praticamente più che dimezzata nel 1995 e oggi è al 3,1% annuo, dopo aver raggiunto la soglia minima dell’ 1,1 % nel 2004.
Più altalenante è stato in questi venticinque anni di riforma l’andamento del tasso di disoccupazione cileno. Nel 1987 i disoccupati erano circa l’11% della forza lavoro, distribuiti in prevalenza nelle regioni rurali del paese. La percentuale scese progressivamente fino a raggiungere il 6,1% nel 1997. La crisi internazionale del 1999 provocò però un forte aumento della disoccupazione, che ritornò pericolosamente a valori vicini al 10%. Negli ultimi anni si è registrato un lento ma continuo calo dei senza lavoro , che oggi costituiscono l’ 8,1% della popolazione.
Strepitoso, infine, è stato l’ incremento del Tasso di risparmio nei venticinque anni di funzionamento del sistema a capitalizzazione individuale. Nel 1985 il Tasso di risparmio nazionale era pari al 7,8% del Prodotto Interno Lordo. A partire dal 1988 si è mantenuto costantemente al di sopra del 20% , raggiungendo punte prossime al 30% per diversi anni.
I principali Vantaggi della Capitalizzazione Individuale
1) La valorizzazione della responsabilità personale , della proprietà privata, della libertà di scelta degli individui. Oggi in Cile esistono 7 milioni e mezzo di lavoratori-capitalisti. Lavoro e Capitale per i cileni non sono più sfere distinte e in perpetuo contrasto tra di loro, ma un connubio indissolubile .
2)La relazione diretta tra contribuzioni e benefici , che stimola la laboriosità e disincentiva l’evasione.
3) La trasparenza nell’ amministrazione dei fondi, ogni contribuente può in qualsiasi istante conoscere l'ammontare del proprio fondo e l'evoluzione della sua crescita .
4) Il fondamentale ruolo di garanzia ricoperto dallo stato , che si realizza mediante le attività di supervisione e controllo sull’effettivo funzionamento del sistema.
5) Il conseguimento di tassi elevatissimi di rendimento ed il pagamento di alti benefici pensionistici, corrispondenti al 70-80% dell’ultimo salario al termine dell’attività lavorativa.
6) Lo sviluppo del mercato dei capitali e di altri mercati diversi, quali ad esempio quello assicurativo, bancario.