Le ragioni dell'aragosta in discesa al box office
Sabina al cinema non decolla
Incassi modesti per la Guzzanti anche dopo l'incursione
ad «Annozero»
Sabina Guzzanti
MILANO — È partito male, ha continuato così così e non si è risollevato nemmeno grazie all'intervento di Santoro. Le ragioni dell'aragosta,
il film di Sabina Guzzanti, ha lasciato una flebile traccia nelle sale italiane. La storia degli attori di Avanzi (il programma satirico cult degli anni '90) che si ritrovano dopo 15 anni in un piccolo villaggio della Sardegna e che si barcamenano tra falso show, vero reality e finta confessione ha sbagliato bersaglio. E anche la presenza- spot di Sabina Guzzanti da Michele Santoro ad Annozero nella puntata dedicata a Grillo e al V-day non ha fatto da traino al film uscito lo scorso 7 settembre. Se la regista sperava in un sussulto d'incassi si è dovuta ricredere. Partito con 125 mila euro sulle ali del lancio a Venezia (è già non si tratta di una partenza indimenticabile), la settimana successiva il film ha replicato lo stesso incasso. Numeri decisamente modesti.
Lo scorso giovedì la Guzzanti si è materializzata da Santoro, si è parlato molto di Grillo, ma anche del suo film. Niente da fare. L'incasso non è decollato, e si è fermato a 90 mila euro: poca cosa. Lo spot non funziona. Chi ha guardato Santoro — e sono stati tanti, quasi 5 milioni di spettatori e il 20.94% di share, grandi numeri per Raidue — ha seguito il dibattito ma il giorno dopo non è andato al cinema, o se ci è andato ha visto altro. Il film insomma ha seguito il classico andamento di tutti i film, si chiami Shrek terzo o Le ragioni dell'aragosta: il «botto » di incassi è sempre all'inizio, all'uscita del film, poi il grafico del boxoffice è — inesorabilmente — sempre in discesa.
Alla fine più del film hanno fatto discutere le parole di Sabina Guzzanticontro il Tg1 che, a detta della regista, ha snobbato l'iniziativa di Grillo: l'8 settembre il Tg1 delle 20 ha dedicato al V-day 29 secondi e non ha mandato nessuna troupe a riprendere l'evento — questa l'accusa della Guzzanti —, quindi non c'è stata una copertura giornalistica adeguata. Affermazioni poco gradite dal cdr del telegiornale che aveva replicato a muso duro: «È falso — ha detto il cdr — affermare che la testata diretta da Gianni Riotta abbia oscurato Grillo: abbiamo coperto e analizzato sin dall'inizio il fenomeno V-day e V-people in tutta la sua rilevanza. Libera la Guzzanti — dicono — di esprimere i suoi giudizi apocalittici, ma eviti quelli infondati e le offese: i Tg "indecenti" sono quelli che censurano e manipolano, quelli che ignorano come vive la gente e cosa succede nella società e nel mondo in cui viviamo. Fortunatamente non è il caso del nostro Tg. E chi ci guarda lo sa».
R. Fra.
25 settembre 2007
http://www.corriere.it/Primo_Piano/C...aragosta.shtml