Tenete presente l' informazione DITTATORIALE cioè che..se succede un delitto al nord..aprono tutti i TIGGI con questa notizia per settimane intere. Al zudde..dove ogni gggiòrno..si ammazza di qui..si ammazza di là..ogni gggiòrno...delitti familiari, di gelosia, invidia..vendetta ..di camorra..ndrangheta, escèttera escèttera..lo dicono in un angolino una volta e basta. Insomma un po' di onestà please! Oppure il mondo itagliano è pieno di imboglioni...La realtà è questa..Via...via ...separazione come minimo.
Notizia di oggi...
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Incontri tra i clan della Camorra
e cocaina nell'ufficio dei vigili urbani
Il gruppo camorrista dei Casalesi
aveva scelto come base logistica il
comando di San Cipriano d'Aversa
CASERTA
Una decina di informazioni di garanzia sono state consegnate dagli agenti della squadra Mobile di Caserta, firmate dal coordinatore della Direzione distrettuale antimafia di Napoli, Franco Roberti ad ex appartenenti e appartenenti al corpo dei vigili urbani di San Cipriano d’Aversa (Caserta). Secondo quanto si è appreso da fonti investigative al centro dell’attenzione della polizia ci sarebbe il comando dei vigili urbani di San Cipriano d’Aversa una delle zone più infestate dalla camorra del clan dei Casalesi.
In sostanza nel comando dei vigili urbani si sarebbero tenute riunioni tra pregiudicati. A queste riunioni avrebbe partecipato anche un vigile urbano sospeso dal servizio nel ’95, Giuseppe Iovine, fratello del latitante Antonio, detto "o Ninno". Secondo gli inquirenti Iovine «grazie al ruolo che gli deriva dall’appartenenza alla famiglia di un leader dei Casalesi, esercita un assoluto predominio all’interno del comando dei vigili urbani, nonostante la Prefettura di Caserta gli abbia sospeso la qualifica di agente di Ps e gli abbia fatto divieto di detenere armi».
Gli uffici del comando dei Vigili urbani di San Cipriano d’Aversa non erano solo il quartiere generale utilizzato dal clan per le riunioni ma anche il luogo dove smistare cocaina. Mezzi tecnici e auto del Corpo erano utilizzati dagli indagati per uso personale anche per curare gli interessi della banda. Secondo gli investigatori, Iovine e alcuni suoi ex colleghi tra i quali «lo stesso comandante -spiega la polizia- costringevano alcuni operatori economici della zona a versare loro somme di denaro, talvolta con cadenza mensile». Gli agenti della Squadra Mobile di Caserta hanno eseguito perquisizioni nelle abitazioni degli indagati, a San Cipriano d’Aversa, Casal di Principe e Aversa.
http://www.lastampa.it/redazione/cms...6168girata.asp