Originariamente Scritto da
EresiaMaxima
Sull'articolo di Alessandro Cavallini, molto coraggioso nel linguaggio , colgo " tinte" non comprensibili ....
Inanzitutto il problema non è tanto quello di creare una sintesi con forze storiche delll'anti-fascismo (che è dentro la fogna della storia come l'anti-comunismo) , ma casomaidi creare
una sintesi culturale feconda tra ciò che fu il Fascismo e ciò che fu Socialismo ( ... o quello che ne rimane di entrambi); il tutto nel nome della Patria Sociale , della Nazione , insomma non un aut aut ma un Et/Et ; cioè accettare il fatto che alla fine
la vera matrice ideologica del Fascismo era "di Sinistra" e non "di Destra"
Ma quale fu questa VERA matrice ideologica ?
Quindi va individuato come nemico/concorrente, più che il minimalismo del Dio-Patria-Famiglia ( modello essenzialmente nazional-populista e difficilmente identificabile in destra e sinistra ) la "la destra nazionale".
Riconoscere il valore dell'anti-fascismo significa appiattirsi proprio su quelle posizioni oramai pienamente certificate dalla "destra nazionale", posizioni che lor signori hanno sempre certificato già da quando erano con-sunstanziali al regime fascista stesso.
E' l'anima malata e autoconservativa della peggiore borghesia italiana.
Stesso discorso vale per il neo-fascismo o il post-fascimo.
Il tentativo di liberare il neo-fascismo dalla destra nazionale fu fatto un tentativo intrapreso dal 1946 ad oggi; liberare il neo-fascismo da quelle componenti che hanno sempre inquinato su commisissione di terze parti "occidentali" la matrice "sostanzialmente" rivoluzionaria del fenomeno post-fascista.
Detto questo concordo pienamente con Cavallini sul fatto che sono stati mille volte più trasparenti i comunisti delle Brigate Garibaldi , piuttosto che la paccotiglia monarchico-massonica dei partigiani bianchi anti-comunisti, vero cancro filo-americano che ha inquinato il nostro " ambiente politico" legandolo ai progetto reazionari USA .
Attenzione inoltre su un altro fatto.
Il termine sinistra nazionale va accettato perchè le categorie del politico tradizionali ( quelle di Bobbio per intenderci) non sono affatto sorpassate.
Un giorno che il linguaggio post-moderno si imporrà definitivamente ( e siamo sulla buona strada) , allora potremmo cestinare tranquillamente i termini destra e sinistra e dedicarci finalmente ai contenuti più che alle forme.